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Spero solo Nairobi stia bene e non sia in pericolo... Ma questo è impossibile saperlo. Se è con Gandia non sarà mai al sicuro.

Scendo le scale cercando di evitare movimenti bruschi.
Arriviamo al piano di sotto. Bogotà sta per aprire la porta ma degli spari dalla parte opposta della porta ci fermano tutti quanti.
Dopo poco la testa di Nairobi è fuori mentre gli lega una corda al collo e probabilmente anche le mani.
La vista di ciò mi fa barcollare, ma dietro di me trovo Berlino che mi afferra dicendo:"Sta tranquilla, sta calma tieni." Mi da una pistola vedendo che sono disarmata.
La afferro.

Helsinki gli si avvicina facendogli dei segni per fargli capire che stava per sparare.
Annuisce con estrema calma ed Helsinki comincia a sparare.
Un urlo si rilascia dalla bocca di Nairobi subito dopo uno sparo sta volta da Gandia.
"State tutti fermi!" Urla Berlino. 
"Dove ti ha sparato?" Gli chiede Bogotà.
"Alla mano." Risponde sommessamente Nairobi, mentre vedo una lacrima solcare il suo viso.
"Brutto sadico di merda..." Sussurro tremante dalla rabbia e dalla paura.

"Il prossimo glielo pianto nella testa." Dice Gandia dall'altra parte.
Stiamo tutti fermi, mentre Gandia chiude i buchi sulla porta con della carta.
"Lo stai facendo molto bene meticcia. Sembri Gesù Cristo." Sentiamo dire da quel figlio di puttana.
"Ti fa male la mano?" Gli chiede Bogotà.
"Sono piena di morfina. Avete trovato Tokyo?" Domanda.
"Non ancora." Gli risponde Berlino.
"E' nella panic room." 
"Tu stai bene?"  Chiede rivolta verso di me.
Sto ancora tremando. 
"Per quel che si può." Rispondo semplicemente. "Tieni duro." Gli dico con occhi puntati solo su di lei. Come siamo finiti qui? A questo punto?
Sospira mentre dei rumori dai condotti di areazione fanno insospettire Gandia.

"Li sentirà se fanno così." Dico a Berlino, non ha il tempo di rispondermi che pochi secondi dopo gli spari di una pistola ci fanno scattare.
"Merda!" Esclama Palermo. "Gandia non hai via d'uscita." Sentenzia Palermo.
"Chi ti dice che io voglio scappare frocio mezzo cieco." Gli dice. "Il divertimento è qui cazzo, è qui." risponde a voce alta.
"Quanti caricatori ti restano soldatino eh?" Gli intima Bogotà.
"Entra e contali no? Perché non vieni a contarli?" Gli domanda e subito dopo quattro colpi di pistola.

"Cominciate a portare i trapani e a fare i buchi nella parete!" Suggerisce Nairobi, o meglio dal tono di voce ordina.
"Per ogni buco che fanno loro io ne farò uno a te. Intesi?" Si sente dire da Gandia mentre una smorfia di dolore rilascia la faccia di Nairobi.
Faccio cenno di no con la testa avvicinandomi di poco.

"Tranquilli, non mi torcerà un capello. Se mi uccide è morto." 
"Berlino, ha ragione. Non gli farà nulla." Sussurra Bogotà.
"E' troppo rischioso. Continuerà a spararle." Dice Palermo.
"Ha ragione Palermo." Asserisce Berlino.

"Gandia! La sai una cosa?" Le chiede Nairobi. "Che alla fine mia sorella ti farà il culo e sarai ucciso da due froci." Dice Nairobi cercando di irritarlo. "Cosa credi sia peggio? Essere ucciso da un cieco argentino o da un soldato serbo?" Dice a voce alta mentre dice rivolta verso Helsinki a voce bassa:"Giurami che farai fuori questo bastardo."
"Te lo juro Nairobi. Te lo juro." Gli risponde Helsinki.
"Che cosa diranno i tuoi amici del poligono, Gandia?  Che ti ha ucciso un orsetto!" Gli dice.
"Nairobi, risparmia le forze, ti prego." Gli dico sussurrando con le lacrime che scendono lentamente sulle guance.
"Devi promettere che glielo dirai." 
"Che cosa?" Domando non capendo dove vuole arrivare.
"Lo sai a che cosa mi riferisco. Prometti che glielo dirai prima possibile ti prego." Mi dice.
"Glielo diremo insieme Nairobi."
Si riferisce al bambino.
Non so nemmeno come stia visto il calcio che ho ricevuto poco fa. L'insieme di tutto mi fa piangere. Mi fa sentire male con me stessa.

"Così mi innervosite l'ostaggio, e io invece la voglio riposata e rilassata." Dice alla porta, lo si intuisce perché la voce arriva meno ovattata, più chiara. "Quindi ora cantiamo. Voglio sentire tutti, così saprò dove siete." Dice. " E per ogni persona che non sento cantare, uno sparo! Vero Nairobi? Su inizia tu! Lo conosci il pescador de hombres?" Gli chiede ma Nairobi gli tira un calcio.
"Smettila di prendermi a calci, cazzo." Gli dice Gandia. "CANTA!" Gli urla.

"Tú has venido a la orilla.
Forza, andiamo!" Urla.
"No has buscado ni a sabios ni a ricos, tan solo quieres que yo te siga." Continua Nairobi.
"Vi ho detto di cantare e chi non la sa la deve canticchiare!" Urla. 
E' un metodo per capire dove sono Rio e Denver.
"Tan solo quires que yo te siga." Iniziano a cantare un po' tutti ma io non riesco a sollevare mezza parola.
"Senor me has mirado a los ojos." Un altro sparo.
"Non sento il coro! Parigi, Denver avete delle belle voci non sento le vostre." Urla ancora. "En la orilla he dejado mi barca." Continua lui.
"Junto a ti buscaré otro mar." Finisco io.

E' una canzone da funerale. Lo sappiamo bene tutti. 
Il funerale di tutti noi.

"Che cosa ci fai qui?" chiede Berlino vedendo arrivare Manila, la cugina di Denver che viene però fermata da Palermo.
"Ma che cazzo?" Chiede. "Dov'è Denver?" 
"Denver sta bene." Gli dice Stoccolma.
"Chi c'è?" Si sente udire dall'altra parte della porta.
"Un ostaggio." Gli dice Helsinki.
"Portala via, Matias." Ordina Berlino.
"Andiamo." Gli dice il ragazzo.
"Al diavolo, io resto." Dice con voce ferma. 
"No, tu non resti." Gli intima ancora Berlino.
"Dammi una pistola." Dice tendendo la mano aspettando che il freddo materiale della pistola gli si lasci in mano.
"No, Manila. Vattene." Gli dice Palermo.
"Stiamo nella fottuta merda, dammi una pistola." Esclama rivolta verso Berlino.
Prendo la mia pistola e gliela metto in mano e poi gli dico:" Ora va. La stiamo mettendo più in pericolo di quanto già non lo sia." Gli dico e viene riportata da Matias con gli altri ostaggi nella biblioteca. 
Sembra che questo piano  stia per crollare, come si fa con le carte. Prima si costruisce la casa con le carte, e basta un minimo movimento a farlo cadere a pezzi.

"Berlino... Fa qualcosa." Gli dico.
"Gandia!" Lo richiama. " Negoziamo." Gli dice.
"Negoziare? Ora ti spiego la situazione. Opzione numero uno: Esco con la pistola puntata alla testa di Nairobi, voi state contro la parete destra. La lascio andare e nessuno muore." Dice mentre tutti ascoltiamo ciò che dice. E' un buon accordo no? Zero a zero. Pareggio. Opzione numero due: Invece di uscire io, entrate voi. La conseguenza? Io sparo in testa a Nairobi. Mi sparate ma avrei una mano libera per rispondere al fuoco e giuro su Dio che ne farò fuori più di uno di voi." Finisce il suo discorso.
"Hai dimenticato l'opzione tre, Gandia." Interviene Palermo. "Esci in ginocchio, disarmato, ti arrendi e consegni Nairobi. E' un altro pareggio che ne pensi?" Gli chiede.
"Non mi inginocchio nemmeno davanti a Dio e non mi inginocchierò di certo davanti a voi." Dice. "Vi do un minuto per decidere, altrimenti inizierò a sparare.
A voi la scelta."

1 minuto.
60 secondi.

"Dobbiamo tirarla fuori." Sono le uniche parole che riesco a dire.

°♡°
Nuovo capitolo.
Fatemi sapere come vi sembra e lasciate un stellina ☆
Nel frattempo sto incominciando a revisionare i capitoli di questa storia e sto aggiungendo anche alcuni pezzi🙈

•Prossimo aggiornamento Venerdì•

Firmato
Animanera🖤













Molto meglio dell'oro.- Berlino Y Parigi./La casa di carta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora