"Dimmi Palermo." Non appena entriamo Berlino cerca di tagliare corto il discorso.
"Il professore ha parlato con..." Sembra esitare.
"Con chi? Con Tamajo, no?" Lo sollecita.
"Alicia Sierra." Dice.
Non dice nulla, solo si tocca il mento, e non dice nulla, anzi esce dalla biblioteca. E ora cosa gli prende?Guardo Palermo e scendo dagli ostaggi con Denver che aiuta Palermo a camminare, nonostante ora l'occhio sinistro gli faccia vedere, seppur sfocate, delle figure.
"...Ma posso chiamarti anche vendicocomeri, se non ti piace meticcia. Tu e quella stupida di tua sorella. Perchè siete sorelle no?"Gandia sta provocando Nairobi, e lei gli è molto vicino.
"Devi stare zitto."
"Ucciderò prima te e poi tua sorella."
"Sta zitto." Continua a dirgli mentre prego con tutta me stessa che non gli pianti una pallottola nel petto.
Tutti si girano verso Palermo che fa rumore sulla ringhiera per attirare l'attenzione."Gandia." Lo richiama a gran voce.
"Potrei sbagliarmi ma avverto una certa negatività. Mi sbaglio? Sono vibrazioni molto lievi." Continua mentre io me ne resto in disparte ma sempre sull'attenti.
"Portami da lui voglio parlarci e lasciaci soli."
"E' seduto davanti a te." Gli dice Denver allontanandosi di un passo."
"Odora di zolfo. Non ci vedo molto bene ma... Sto sviluppando altri sensi, e la mia intuizione dice che non ci rispetti." Gli riferisce Palermo con tono calmo ma allo stesso tempo angosciante.
"E' quello che ottengono i deficienti con la maschera." Gli risponde.
"Un ragionamento logico ma... su di me ti sei sbagliato. O hai guardato molta tv e pensi che siamo dei Robin Hood, che siamo come dei pupazzi dalle forme adorabili. E' giusto?"
"Quello che penso io è che siete tutti pezzi di merda e tu sei un pezzo di merda, immigrato e frocio."
"Immigrato? Si... Hai ragione... Però della scuola tedesca, quella di Berlino." Gli dice prima di prendere il bastone e cominciare a stagliarsi su Gandia con violenti percosse.
Ma cosa gli prende?Gli ostaggi cominciano ad urlare come galline impazzite e questo no0n fa altro che darmi sui nervi.
"Ora basta! State giù." Urlo mentre cerco di ristabilire l'ordine, per quanto possibile."Sono l'immigrato venuto a riportare a casa l'oro che avete rubato, pezzo di merda!" Gli urla contro.
Denver riesce a fermarlo e lasciamo Stoccolma con gli ostaggi, mentre tentiamo di portare di sopra Palermo."Ci hai messo allo stesso fottutissimo livello dei talebani! Ma cosa ti salta in mente eh?!" Gli urlo contro in faccia con tutta la rabbia che ho in corpo.
"Il professore ha messo questo pazzo al comando? Questo qua?! Che manco sa badare a se stesso!" Urla iracondo Denver.
"Che cosa volevi dimostrare? Superiorità? Autorità? Colpire a bruciapelo un uomo che per di più è legato non dimostra niente, niente se non incutere timore e paura agli ostaggi!" Gli urla in faccia.
"Tu e tua sorella fareste bene a ringraziarmi. Vi ha fatto apprezzamenti poco carini sulle vostre origini. Vi ho solo difese." Dice proiettandosi verso me e mia sorella.
Fa sul serio?
"Cos'è tutto un tratto ti sei affezionato a noi che vuoi diventare il papà bello, gioioso e carino che protegge le figlie? Ma fammi il piacere Palermo!" Urlo in preda alla rabbia.
"No, no ascoltami Palermo qui abbiamo un piano e abbiamo delle regole. Le ha stabilite il professore ed è lui che comanda." Gli dice Nairobi, cercando di farlo ragionare.
"Ah si? E dov'è ora il professore? Eh?! Dov'è il signor Professore so tutto io! Te lo dico io: Non c'è mai e sai perché? Sai perché non vuole mettere piede dentro alla Banca? O perché non lo ha messo nella Zecca?! Perché lui non vuole rischiare la sua fottuta vita! Capisci?" Inveisce contro di noi.
"E ti spiego una cosa... A quel grandissimo figlio di puttana che si permette di insultare i membri della banda gli apro la testa in due, e voi ve ne dovete stare solo che zitte." Mi metto di fronte a lui.
"A meno che tu non voglia aprire la bocca per ringraziarmi, per esempio."Lo guardo con disgusto. Si crede il capo del mondo. Il re della banda. Vengo scostata con gentilezza da Nairobi.
"Noi non abbiamo bisogno che un pezzo di merda come te ci difenda, lo abbiamo sempre fatto da sole. Non ti rendi conto che come tu ti sei permesso di prendere a calci e pugni un ostaggio io prendo il mio fucile, ti faccio esplodere la testa e ti faccio secco! E assumo il tuo posto." Gli dice, mentre io mi faccio da parte.
"Ah si? Helsinki legala." Gli dice, al sentire quelle parole mi giro di scatto.
"Come?" Gli chiede Nairobi.
"Helsinki fallo. Legala mani e portala alla fornace per insurrezione."Helsinki, da quale buon soldato serbo è, prende delle corde e si dirige verso Nairobi.
"Helsinki... Cosa fai? Helsi..." Lo chiama cercando di farlo ragionare.
"Nairobi..."
"Oh Helsi, Helsi... Chiedo scusa. E' un idea mia oppure ti stai rivolgendo a lui con tutto il tuo bagaglio emotivo?"
Tengo la mano ben salda sulla pistola che ancora non ho preso in mano, ma sono pronta a farlo.
"Pensi davvero che potrai diventare la donna di Helsinki?" Gli chiede ridacchiando.Nairobi lo sapeva già che Helsinki non avrebbe ricambiato per ovvi motivi e non si sa quante volte abbiamo aperto questo argomento durante i cinque mesi passati a Toledo ormai tre anni fa orsono... Ma lei ci ha voluto sbattere la testa e continuare a credere nell'amore anche se non corrisposto.
"Perché Nairobi ti ostini ad inseguire un amore impossibile, ti stai prendendo in giro da sola signorina so tutto io." Mia sorella si gira e sta per uscire dalla stanza.
"Mi dispiace dirti che per ora puoi assumere soltanto il ruolo dell'amica del frocio. Sei l'amica etero sfigata, mi dispiace per te!" Continua a dire Palermo.
"Ti voglio spiegare una cosa, visto che ormai sei grandicella. Nelle relazioni c'è chi ama e chi è amato.
Chi ama vive la relazione con passione, con dedizione, con sentimento.
Chi è amato, invece, si limita ad essere idolatrato, amato... Attenzione non sto dicendo che amare fa schifo però c'è una conseguenza... Si soffre molto amore mio.
Nella nostra relazione io ne traggo un solo vantaggio: quello sessuale. Mi dispiace molto Nairobi ma sono le leggi dell'amore."
Termina Palermo.
Sto per rispondere io dicendo di farla finita con questa pagliacciata ma Nairobi prende la parola."L'unico miserabile che c'è in tutta questa storia sei tu, Palermo." Gli dice Nairobi con le lacrime agli occhi. "Con i tuoi discorsi sull'amore, sul bum bum ciao. Questo perché non hai il coraggio di dire la verità." Gli continua a dire. Vederla così mi spezza.
Non è la solita gioiosa Nairobi che cerca di trovare il lato positivo.
"La sola ed unica verità è la realtà. Cerco di spiegartelo: tu ami Helsinki, Helsinki ama me ed io non amo nessuno, ed è per questo che mi odi." Gli dice guardandola bene in faccia."Tu non ami nessuno?" Gli chiede avvicinandosi a lui. "Certo che no tesoro. Non hai i coglioni per amare ci vuole coraggio ed io ce l'ho.
Guarda." Gli dice girandosi verso Helsinki e dire:"Helsinki io ti amo. Ti amo così tanto che vorrei una famiglia con te." Si gira di nuovo verso Palermo e dice:"Questo è il coraggio. Lo sento e lo dico. E questo tu non lo hai saputo fare. Perché hai passato dieci anni ad essere innamorato di Berlino, ed ora si ritrova fidanzato e felicemente innamorato di Parigi. E non sai che fartene ora del tuo amore verso di lui perché non sarà mai ricambiato e non hai mai avuto il coraggio di aprire bocca. E ti puoi solo coprire con i tuoi discorsetti di merda sul bum bum ciao solo perché ti senti vuoto.
Mettiamoci a lavoro adesso." Dice uscendo dalla stanza.Davvero è innamorato di Berlino? Ho sempre negato l'evidenza.
Lo guardo per qualche secondo.
"Ora capisco tutta la rabbia nei miei confronti." Dico prima di uscire e seguire mia sorella.°♡°
Ecco il tanto atteso capitolo. Ci ho messo molto a farlo uscire c'era sempre qualche parte che mi convincevano poco...Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!REVISIONATO
Firmato
Animanera🖤
![](https://img.wattpad.com/cover/238203549-288-k593338.jpg)
STAI LEGGENDO
Molto meglio dell'oro.- Berlino Y Parigi./La casa di carta.
FanficSEQUEL DI "Criminal~Berlino&Parigi" "Parigi." Dice Tokyo non appena mi vede. "In carne ed ossa." Dico abbracciandola e tenendola forte a me. Nonostante tutto abbiamo vissuto insieme per cinque mesi e abbiamo rapinato la Zecca di Stato insieme. "Ho c...