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" Va bene ma dei miei occhi ci occuperemo dopo. Denver alla mia destra.
Berlino?"
"È con gli ostaggi." Lo informo.
"Bene, ci sono 14 tonnellate di acciaio qua sotto. Nairobi è con Bogotà?"
"Si è con lui." Dico.
"E tu perché non sei con loro? Quello è il tuo compito.
Porta il culo fuori da questa stanza."
"Palermo io-."
"Niente 'ma' e niente 'se'. Vai." Mi ordina.

A malavoglia me ne vado.
Le schegge di vetro potrebbero fare infezione.
Ad ogni modo scendo e trovo Nairobi, che chiama l'ascensore.

Ora arriva la parte più pericolosa, ma anche quella che mi farà scorrere adrenalina nelle vene.

"Ma io dico cosa ti salta in mente?" Urla Nairobi contro un "finto ostaggio".
"Da dove cazzo ti è uscito 'non sono volontario'?" Gli chiede Bogotà. Probabilmente il più giovane ha voluto incrementare la sua partecipazione infilandosi nei panni dell'ostaggio.
"Volevo renderlo più credibile." Spiega.
"Più credibile. Chi ti credi di essere un attore, per caso?" Gli dice Bogotà alzando il tono della voce.
"Dovevo sembrare un ostaggio." Dice abbassando lo sguardo.
"Mi stai prendendo per il culo? Sono sei anni cazzo, sei che lavoro con questo e ogni anno ho desiderato mettergli la testa tra due vagoni." Dice guardandomi, e annuncio appena un sorrido divertito.
"Shh." Lo ferma Nairobi ed io la affianco.
"Ci siamo." Sussurro.

Le porte dell'ascensore si aprono  e subito puntiamo alla maledetta, ma anche tanto bramata, camera blindata che possiede in se tutto l'oro che ci fornirà un futuro.

"Allora miei cari. Nei prossimi minuti vi giocherete le palle." Constata mia sorella affianco a me.
Sorrido.

"16 minuti e 15 secondi.
E' il tempo che abbiamo.
Nel momento in cui toccherete questa porta la camera comincerà ad inondarsi d'acqua.
16 minuti per fare in modo che l'acqua arrivi fino a qui." Dice indicando un punto sulla porta e continua a dire:"O facciamo un bel buco o finiamo in carcere. E per cosa poi?
Per aver rotto una porta! Però noi questo no. A noi questo non può accadere, perchè Bogotà? " Esclama enfatizzando come a dare carica agli uomini dinnanzi a se.
"Perchè siamo fottuti campioni.
Cosa siamo?" Dice con voce ferma Bogotà.
"Fottuti campioni." Dicono i quattro saldatori con un volume della voce alquanto pacata.
"No, così non si può buttare giù una porta. Che cosa siamo?" Urla Nairobi.
"Fottuti campioni." Ripetononquesta volta  con voce più marcata.
"Che cosa siamo?" 
"Fottuti campioni!" Esclamano tutti insieme.
"Adesso si, forza con quelle lance!"
Apro il getto di fuoco che avvierà le loro lance e mentre le accendo una Nairobi dice:"Questa che avete di fronte a voi non è una porta... Questo è come burro e voi lo scioglierete." 
"Manteca colorà in posizione." Esclama e tutti cominciano a fondere la porta.

Mi volto verso mia sorella con uno sguardo agguerrito e intrecciamo le nostre mani e uniamo le nostre fronti guardandoci negli occhi quasi con rabbia.
"Ce la facciamo." Dico e lei annuisce ci stacchiamo ed entrambe teniamo d'occhio il cronometro.

Ce la dobbiamo fare.
Ci siamo preparate per questo. 
Abbiamo studiato per questo come se dovessimo dare un esame all'università. L'ultimo prima della fine di tutto, per iniziare a lavorare sul serio.
A differenza il nostro lavoro durerà tre giorni e fonderemo tutta la fottuta riserva nazionale.

Non appena il fuoco delle lance a toccato la porta l'anticamera ha cominciato a brulicare di un silenzio sommesso, miracoloso se non fosse per la luce ad intermittenza rossa ed un rumore fastidiosissimo per le orecchie.

Dopo svariati minuti abbiamo messo il tubo di connessione tra la camera e noi.
"Vai." Dice Nairobi a Bogotà che dopo qualche secondo è dentro. Una volta dalla parte opposta metto sul 'carrello' la maschera per la saldatura e le bombole dell'ossigeno.
"Prima l'ossigeno!" Urlo.
"No."
"Come no?!" Gli urlo spazientita e con i nervi a fior di pelle.
"C'è tempo cazzo, c'è tempo." Dice chiudendo il passaggio dal suo lato.
"Io mi chiedo perchè c'è sempre qualcuno che deve mettere in pericolo la sua cazzo di vita. Perchè qualcuno deve fare sempre il cazzo di eroe!" Urlo chiudendo dalla mia parte e i nostri Saldatori di Fiducia saldano il tubo dalla  nostra parte. Spero solo che Bogotà sappia bene quello che fa.

I minuti a seguire sono tutto un tremolio nel corpo dove sia io che Nairobi controlliamo perennemente il cronosmetro.
Manca un minuto.

Trenta secondi.

La luce si ristabilisce e subito Nairobi urla:"Entro dentro."
"Sta attena." Dico e lei accenna un si con la testa.
La mando dentro e dopo qualche minuto la ritrovo fuori, che esclama a gran voce:" Amori, amori, amori miei! Guardate cosa vi ho portato!"

Dice mentre Matias la alza su e poi viene da me e i dice:" Guarda che orecchini eh?"
La abbraccio forte e poi da i due lingotti d'oro a Matias.

"Aprite a Bogotà e cambiategli la bombola! E voi altri su forza a lavoro! Andiamo uomini! Voglio i forni tutti in funzione! Muoversi,muoversi, muoversi!" Urla.

"Vado ad avvisare Palermo e Berlino." Dico a Nairobi che nel frattempo coordina tutto il lavoro.
Salgo con l'ascensore ai piani superiori, e per un attimo mi fermo a guardare fuori da una finestra del corridoio.
I blindati  sono disposti in fila davanti ad una specie di trincea costruita da loro stessi.
La tenda della polizia che escogita un piano per entrare o quanto meno per imbrogliarci.

"Palermo, sono entrati." Dico mentre entro nella biblioteca dove Helsinki sta togliendo le schegge di vetro dai suoi occhi.
"Bene, Helsinki quanto ti manca?" Chiede all'uomo di fronte a se.
"Poco, quasi fatto." Dice e successivamente due mani si posano sui miei fianchi.
Girandomi vedo che è Andres che mi guarda soddisfatto, sarà dietro di me da un po', tanto da sapere che siamo riuscito ad entrare nella camera blindata dato il suo sorriso.

"Ce l'abbiamo fatta." Gli dico.
"Ho sentito. Sapevo che ci saresti riuscita." Mi dice sfiorandomi le mie labbra con le sue senza farle toccare veramente, ma facendomi sentire le classiche farfalle nello stomaco adolescenziali.
"Mi stavi spiando?" Gli dico ridendo ma ad interromperci è Palermo.

"Scusate se interrompo le vostre effusioni d'amore ma c'è il Professore." Annuncia.
Sugli occhi porta una benda nera, ma sento il suo sguardo bruciarmi lo stesso sulla pelle, non gli sono stata mai troppo simpatica.

"Dov'è Berlino?" La voce del professore risuona nelle nostre orecchie e così , Andres, si dirige verso  Palermo e gli prende la radio dalle mani dicendo:"Sono qui."
"Hanno scoperto che li intercettavamo, dobbiamo accelerare il tutto ma senza perdere la calma." Dice e Palermo risponde:" La calma ce l'avete dove siete voi. Qui abbiamo addosso l'esercito e non sappiamo quando attaccheranno e da dove lo faranno." Dice ma Berlino lo allontana rispondendo:" Accelereremo, nessun problema." 
"Bogotà ha già iniziato?" Chiede riferendosi al fatto che dovrà aprire un buco nella parete per prendere le "cassette porta segreti", le ho rinominate così e c'è una parte di verità.
Le cassette che stiamo cercando di prendere contengono i segreti di Stato, un nostro lascia passare e un metodo per prendere tempo prezioso.
Mi passa la radio e rispondo:" Si, è disotto da un bel po'. Per aprire la porta ci vuole più di un'ora, magari anche due." Dico stando a come mi ha detto Bogotà.
Resta in silenzio e così dico:"Quanto tempo ci rimane?"
"Quattordici minuti?" Mi risponde Lisbona, Raquel.
"Cosa?!" Esclama Palermo.
"Io proverei qualcosa di diverso. Ed ho anche dei dubbi su Prieto, quel pezzo di merda di Tamayo violerà tutte le regole." Dice.
"Questo cosa significa?" Chiede Berlino riprendendo in mano la situazione.
"Significa che entreranno non appena si sbloccheranno le porte." La voce di Raquel arriva come una pugnalata in pieno petto, perforandolo lentamente.
"Bene, allora non abbiamo altra soluzione che usare il delfino." Dice Palermo e dall'altra parte della radio arriva un "si" convinto da parte di Lisbona.
"Ce lo avete?" Chiede successivamente.
"Si, flipper è qui in  nostra compagnia." Risponde Berlino, guardandomi negli occhi con uno sguardo carico di fora, di voglia di uscire liberi insieme e vivi da qui per viverci la nostra vita.

°♡°
Nuovo capitolo!!
Spero vi piaccia, lasciate un commento per farmelo sapere!♡
Scusate gli eventuali errori di grammatica.

Firmato
Animanera🖤




Molto meglio dell'oro.- Berlino Y Parigi./La casa di carta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora