21 Ep.

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Mi diressi verso l'aula, la lezione stava per iniziare e Thomas era già seduto al suo posto, mi misi accanto a lui dovevo dimostrargli come quel piccolo malinteso non mi aveva spaventata.

Misi i miei libri sul banco sbattendoli, lui fece un sussulto e mi guardò compiaciuto mentre sistemavo le mie cose, egocentrico che non era altro, ti faceva sentire come la più piccola nullità del mondo, ma avevo finito di farmi spaventare. Cominciò la lezione, mentre scrivevo i miei appunti lui si avvicinò al mio orecchio, scostò i capelli per potermi far ascoltare meglio ciò che aveva da dirmi, la pelle delle sue mani era stranamente morbida, potevo sentire il suo profumo.

T: '' Quindi non ti ho spaventata abbastanza '' Era compiaciuto credendo di avermi in pugno, mi girai verso di lui , i nostri nasi erano vicino e il suo sguardo si postò a guardare le mie labbra.

L: '' Certo che deve essere frustrante vero Thom ?''

Rimase perplesso dalla mia frase.

T: '' in che senso ?''

Chiusi le labbra feci un piccolo sorriso e ricomincia a parlare.

L: '' Sì deve essere frustrante, credersi Dio ed essere STO CAZZO''

Non potevo trattenere la risate,  mi ero beffata di lui.

Era tremendamente adirato, la sua mano che prima era appoggiata al banco si trasformò in un pugno, con l'altra afferrò lo schienale della mia sedia facendola inarcare leggermente.

T: '' Stai facendo un grosso errore, ancora non ti sei chiesta come mai io sia qui ?''

L: '' Lo scoprirò presto ''

T: '' Posso dirtelo io, ma non so quanto questo possa farti piacere''

L: '' Illuminami allora ''

T: '' Il Signore oscuro mi ha ordinato di uccidere una persona, una persona che non sta svolgendo i suoi compiti adeguatamente ''

Deglutii, il mio pensiero andò subito a Draco, o forse potevo essere io la persona che intendeva. Sussurrai facendo trasparire tutta la mia insicurezza.

L:'' A chi ti riferisci ''

T: '' Oh mia cara lo scoprirai molto presto non voglio rovinarti lo spettacolo ''

La discussione finì insieme al suono della campanella, ero sconvolta, dovevo scoprire chi avrebbe dovuto uccidere, dovevo proteggere quella persona non potevo far finta di nulla. E se fosse stato Draco non l'avrei mai permesso,  ma non potevo saperlo dentro questa scuola chiunque poteva essersi unito a Voldemort. Thomas rimase sull'uscio della porta a fissarmi, mentre con calma mettevo le mie cose cercando di sembrare più disinvolta possibile.

T: '' Che c'è hai perso la lingua ?''

L: '' Sarò un grosso problema per te ''

Si scagliò contro di me, eravamo rimasti solo io e lui e devo ammettere che non ero più sicura come qualche minuto prima.

T: '' Un grosso problema dici ? Io vedo una ragazzina in preda a una crisi di panico, di cosa dovrei aver paura ?''

Mi aveva annientata. Con quella frase la mia autostima si era volatilizzata, mi aveva resa una bambola di pezza. Aveva ragione, stavo per avere una brutta crisi, ma pensai a qualcosa che potesse calmarmi, mi passai una mano trai capelli, misi la borsa alla spalla, mi ricomposi e lo guardai.

L: '' Quindi mi insegnerai a essere come te ''

Dovevo per forza tenerlo vicino se volevo scoprire cosa avesse in mente, se si fosse fidato di me avrei scoperto più in fretta chi doveva uccidere e avrei potuto impedirglielo, magari cambiarlo renderlo più umano e non un mostro.

Non mi rispose si limitò a farmi passare davanti a lui, posizionare la sua mano dietro la mia schiena accompagnandomi nel corridoio, mentre camminavamo cercò di avere un dialogo con me, anche se erano più delle insinuazioni sulla mia vita privata.

T: '' Tra te e Draco quindi ?''

Mentii '' Il mio nome e quello di Malfoy non hanno senso nemmeno solo se pronunciati insieme ''

T: '' Eppure non mi è sembrato ''

L: '' Forse eri troppo impegnato a strangolarmi, ho ancora i tuoi segni addosso ''

T: '' E non sei contenta ?, c'è gente che pagherebbe ''

L : '' Sei troppo pieno di te '''

T: '' Eh non ti piaccio Lia ?''

Si fermò, mi girò il volto verso di lui.

L: '' NO ''

Fece un ghigno, l'avevo rifiutato non gli avrei mai permesso di toccarmi, ne carezze ne botte, avevo solo un compito nei suoi confronti, il mio cuore era già dipendente di qualcun altro che non sarebbe stato d'accordo di questa scenetta.

Cercai di divincolarmi, ormai le lezioni erano finite, dovevamo rientrare nelle nostre stanze prima della cena.

L: '' Vado a darmi una rinfrescata, potresti fare lo stesso''

Me ne andai, mentre lui mi guardava allontanarmi, un po' perplesso.

Entrai in bagno, mi spogliai feci scorrere l'acqua per farmi una lunga doccia, dovevo togliermi quella sensazione terribile da dosso, le mani di Thomas attorno al mio collo le potevo ancora sentire, era doloroso, ero dentro una cosa molto più grande di me, sì anche per una strafottente come me era troppo, avrei voluto avere qualcuno con cui confidarmi ma non potevo rivolgermi a nessuno. Avevo le emozioni che mi stavano prendendo a schiaffi. Speravo che Draco bussasse alla mia porta da un momento all'altro, avevo bisogno di lui un bisogno carnale di sentire la sua pelle a contatto con la mia. Non cambio mai, chiunque avrebbe detto che stavo sbagliando, sono sempre tutti pronti a giudicarti senza conoscerti. L'avevo promesso a me stessa, il primo giorno in cui sono entrata in questa scuola che sarei stata vera che non sarei cambiata eppure avevo messo tutto a repentaglio per un'amore malato che mi era entrato dentro, fatto spazio tra le mie viscere fino a diventare una maledetta dipendenza,e non potevo sopportare che qualcuna lo guardasse lo toccasse o gli parlasse, mi saliva il sangue al cervello solo al pensiero di una cosa del genere, presi a pugni il muro della doccia mentre mi ricordavo della sua bocca vicino all'orecchio di Astoria, basta dovevo vederlo.

Uscii dalla doccia, mi misi  comoda, una maglietta bianca che si era bagnata a contatto con la mia pelle umida, i capelli ancora gocciolanti, senza accorgermene ero già davanti alla camera di Draco. Bussai e mi aprì, non gli diedi tempo di dire niente lo baciai, passionale, sconvolgente. Potevo finalmente toccare di nuovo le sue spalle, la sua schiena il suo corpo.

D: '' Queste sorprese dovresti farmele più spesso''

L: '' Fai silenzio adesso ti prego ''

Mi trascinò nel letto, mi mise sopra di lui avevo bisogno di questo, il mio corpo me lo stava chiedendo.

D: '' Adesso fatti dominare ragazzina ''

Mi lasciai fare, aveva pieno controllo di me, mi sarei fatta fare qualsiasi cosa in quel momento, entrò dentro di me, le sue mani sui mie fianchi, quasi non riuscivo a reggermi sopra di lui mentre spingeva ripetutamente dentro di me, caddi sul suo petto, iniziò a leccarmi il seno il piacere era troppo.

D: '' Vieni per me ''

Così feci, obbedii lui raggiunse l'apice poco dopo di me , lo strinsi tra le mie braccia, dovevo sentire il suo calore.

D: '' Quindi cos'è successo ?''

Mi conosceva sapeva che non non era da me un comportamento del genere, ma non potevo dire nulla e mentii ancora una volta.

L:'' Mi mancavi possibile ?''

D: '' Allora meglio così, spero di mancarti più spesso''

Ci sdraiammo uno accanto all'altro, non volevo andarmene ma non sapevo se lui sarebbe stato d'accordo.

D: '' Stai qui stanotte ''

Era come se potesse leggermi dentro.

L: '' Certo ''

Ci addormentammo, vicini, insieme come non era mai successo, io avevo il suo cuore e lui il mio..

Mr. Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora