Erano passati alcuni giorni dal nostro ultimo incontro, cercavo di isolarmi da tutto e da tutti compreso Thomas, anche se non riusciva a lasciarmi stare. Io cercavo di scappare anche da lui. Il mio cuore era troppo compromesso per portare avanti qualsiasi cosa. Quel giorno mi svegliai più tardi del solito, andai verso le aule, la lezione stava per iniziare, presi posto e con il viso assente feci ciò che era diventata abitudine.
Non ero più la stessa, non riuscivo più a controllarmi, se avessi anche solo pensato di voler far del male a qualcuno il mio potere avrebbe agito al posto mio. Mi bastava pensare a un incantesimo per compierlo, ero pericolosa. Ogni tanto provavo a scambiare sguardi con Malfoy, ma lui era sempre distratto da altro. Ora sapevo cosa volesse dire essere dimenticati. Se solo avessi avuto un'altra occasione..
Thomas mise il suo braccio sullo schienale della mia sedia e mi trascinò più vicino a lui.
T: '' Vuoi compagnia oggi ?''
Non riuscivo nemmeno a guardarlo, ero preda della mia disperazione.
L: '' No Thomas, oggi no ''
T: '' Sono giorni che non mi parli, che non mi guardi, credevo avessimo risolto ''
Un brivido risalì verso la mia schiena, la rabbia si fece spazio, dovevo controllarmi o con un'occhiataccia di troppo lo avrei scaraventato al muro. Presi un respiro, mi portai le mani alle ginocchia e gli risposi.
L: '' Credevi male ''
La campanella risuonò la fine dell'ennesima giornata, ci alzammo dal banco, lui mi voltò le spalle correndo fuori dalla stanza. Misi le mie cose nella borsa e mi incamminai verso il giardino. L'inverno era arrivato prepotente in quei giorni, la neve aveva colorato di bianco tutto quanto. Affondai i piedi nel terriccio, il freddo fece diventare le mie guance rossastre. Mi misi seduta nell'unica panchina libera e respirai, era in quei momenti che ripensavo a ogni cosa cercando la calma che mi aveva lasciata da tempo.
Sentii dei passi dietro di me, non avevo le forze di guadare chi fosse. Non mi importava, l'unica persona che avrei voluto vedere non sarebbe mai venuta da me, il resto era noia.
A: '' Siamo alla resa dei conti allora '' La voce stridula di Astoria aveva disturbato la mia quiete.
L: '' Ancora tu ''
Mi guardava sorridendo, cercai con tutte le forze di non agitarmi.
A: '' Alla fine ha scelto me ''
Le sue parole risuonarono come la più crudele della melodie. Questa volta però, avrebbe ricevuto tutta la mia furia.
L: '' Ti consiglio di andartene ''
Tirò fuori la bacchetta, una scintilla blu mi colpì in pieno petto e mi scaraventò giù dalla panchina, alcuni alunni si avvicinarono per godersi lo spettacolo. Mi rialzai, mi scrollai la neve dalla divisa, alzai lo sguardo le sorrisi e la ricambiai con la stessa moneta, mi bastò pensare al suo corpo contro la parete rocciosa dietro di lei, fu trascinata contro di essa sbattendo il suo inutile corpicino nelle pietre ricadendo con la faccia a terra.
L: '' Hai sbagliato questa volta, VUOI GIOCARE CON LA MAGIA ?''
Le mie urla la spaventarono ancora di più mentre cercava di alzarsi, le persone intorno a noi non emettevano un suono, il silenzio regnava sovrano mentre io sfogavo tutta la mia rabbia contro di lei.
L: '' RISPONDI ! ''
La sua voce stridula emise un suono lieve mentre tremava al mio cospetto.
A: '' Non mi fai paura ''
Ero incredula per quanto fosse stupida.
L: '' Iniziamo allora''
Tirai fuori la bacchetta ero pronta a infliggerle la maledizione crociatus ''Cruc-'' , poi riconobbi la sua voce e mi fermai immediatamente. Draco Malfoy si chinò su Astoria, l'aiutò a rialzarsi, poi si girò verso di me.
D: '' Fermati ''
Era la prima volta che mi rivolgeva parola dopo giorni, ma lo stava facendo per il motivo sbagliato, stava proteggendo quell'inutile ragazzina da me.
L: '' Allontani Malfoy ha iniziato lei ''
D: '' Allora io finisco '' Gridò, chiunque fosse lì in quel momento rabbrividì al suono delle sue urla. Non sapevo come reagire, una figura dietro di me prese piede e si mise tra noi due. Thomas ancora una volta era venuto a proteggermi.
T: '' Giochiamo a armi pari allora '' Tirò fuori la sua bacchetta puntandola contro a Draco, i due si trovavano faccia a faccia. Era tutto così assurdo, non gli avrei mai permesso di farsi del male a vicenda.
L: '' ORA BASTA '' Al suono delle mie parole una folata di vento si scaraventò contro di loro portando la loro attenzione su di me. Malfoy mi guardò dall'alto al basso, era quasi schifato, aiutò Astoria a rientrare e scomparve dentro la scuola. C'eravamo persi.
Riuscivo a sentire il dolore risalire verso il cuore come delle schegge, era una sensazione terribile. Rivolsi lo sguardo verso Thomas.
L: '' Ancora tu, non ti ho chiesto di aiutarmi ! ''
Sbarrò gli occhi sentendo la mia frase, stupito di quanto fossi irriconoscente.
T: '' Ma che problemi hai ? Ti ho salvata dopo come mi hai trattato !
Mi girai dandogli le spalle. Non feci in tempo a raccogliere le cose che erano cadute a terra dopo lo scontro che si palesò davanti a me.
T: '' Non darmi le spalle, MAI PIU' ''
L: '' Avrei dovuto lasciarti perdere molto tempo fa '' Ero fatta così, allontanavo tutti prima o poi, il mio carattere mi impediva di essere docile; non gli avrei mai fatto pensare di potermi proteggere.
Mi afferrò il polso, lo portò verso il suo petto e mi guardò '' TU MENTI ''.
Aveva ragione, stavo mantenendo la mia maschera con tutti, l'unico che mi conosceva davvero era Malfoy. Non gli risposi, sospirai guardando il cielo che piangeva fiocchi di neve, uno di questi gli si posò nei capelli. Con la mano libera gli accarezzai il volto, nel giro di un attimo le nostre labbra si incollarono ancora una volta.
Fummo presto interrotti dai bisbigli degli alunni attorno a noi, eravamo così concentrati su noi stessi da non accorgerci della folla che ci circondava. Mi scansai velocemente '' Magari possiamo vederci dopo cena '', gli rivolsi un ultimo sguardo prima di allontanarmi, avevo bisogno di tornare in camera e fare una doccia per schiarirmi le idee..
STAI LEGGENDO
Mr. Draco Malfoy
FanfictionLia Viper, Serpeverde, scopre di possedere un dono e cercherà in tutti in modi di tenere con sè Draco Malfoy. #1 Draco Malfoy 27/01/2021 Estratto : " io non riesco a guardarti accanto a lei, le tue mani che la toccano, la tua bocca che le rivolge...