25 Ep.

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Un respiro profondo mentre mi avvicinavo al mio banco ampiamente occupato da Thomas. Ci scambiavamo sguardi imbarazzati cercando di non ricordare ciò che era appena successo in quello stanzino, così stretto da farmi sentire il suo profumo ancora addosso. Aprii il libro cercando di seguire la lezione, mi morsi il labbro, non ero concentrata avevo la testa completamente altrove.

T: '' A che pensi ?''

Eccolo mentre mi sferrava un altro sguardo minaccioso, sembrava mi potesse leggere dentro.

L: '' Ciò che devi fare per conto di tu sai chi è spregevole''

T: '' Mi spiace '' Disse palesando una risata, della mia opinione non gli interessava granché.

Misi la mano sul suo braccio poggiato nel tavolo, lui si irrigidii immediatamente, posò la sua mano sulla mia.

T: '' Non farlo''

Era palesemente contrario al mio tocco, comunque lo avevo appena rifiutato.

L: '' Quello che ti hanno insegnato è tutto sbagliato, io voglio starti accanto ''

T: '' Non capisco perché ti preoccupi tanto se nemmeno ti interesso''

L: '' Il fatto che tu non mi piaccia non centra nulla, credo tu abbia bisogno di me più di quanto  creda''

Si girò, non mi degnò di una risposta, si scrollò la mia mano di dosso, cominciò a prendere dei finti appunti pur di non incrociare più il mio sguardo. Ero arrabbiata non sapevo come avvicinarmi a lui, ma non gli avrei permesso di allontanarmi ancora. Qualsiasi cosa stesse nascondendo lo avrei scoperto.

Suonò la campanella, non potei non fare un sospiro di sollievo, cercai di stare dietro a Thom. Lui era consapevole che fossi sempre dietro di lui e comunque non mi lasciava modo di raggiungerlo. Ero stanca questo gioco doveva finire.

L: '' Thomas cazzo vuoi aspettarmi ?!'' Urlai. Lui si piantò con i piedi serrati a terra immobile, non si girò per vedere a che punto fossi, mi fece un cenno con il dito per richiamarmi a lui.

Mi misi al suo fianco '' Adesso mi vuoi dire dove stai andando ?''

I suoi occhi su di me, la mano nuovamente dietro la mia schiena. Era forte, le sue grosse spalle poteva rinchiudermi in lui. '' Ti ho concesso di seguirmi ora non fare domande ''

Entrammo in una strana stanza, le porte si aprirono solo dopo che lui pronunciò delle parole sottovoce, era inquietante, l'aria fredda mi toccava il viso, era tutto più tetro rispetto all'esterno. Lui era concentrato nel cercare qualcosa, non mi concesse di stargli dietro in quel momento. Si volatilizzò dietro le montagne di oggetti accumulati, lo cercai continuamente. Lo chiamai, la situazione si stava facendo pesante, non sapevo cosa stesse prendendo.

Finché non comparve dietro la mia schiena, ero affannata dopo che avevo passato l'ultima mezz'ora a correre senza accorgermene che stavo facendo sempre lo stesso percorso senza trovarlo mai.

T: '' Calmati ragazzina sono venuto a prenderti ''

L: '' Tu sei una persona disgustosa ''

T: '' Pensavo ti piacesse essere abbandonata, scartata come immondizia, non è così che ti fa sentire Draco Malfoy?''

L: '' Tu non sai di cosa parli '' Gettai gli occhi a terra, si era vero molte volte mi son sentita usata da lui ma era diverso.

L: '' Sei indisponente ''

T: '' Ragazzina ''

Feci un passo verso di lui.

L: '' Mi dai sui nervi dal primo giorno che ti ho visto ''

Due passi verso di lui.

T: '' Se continui così saremo troppo vicini Lia ''

Era la prima volta che pronunciava il mio nome, non riuscivo a non guardarlo, statuario di fronte a me era irritante quanto seducente.

Tre passi verso di lui, ero contro il suo petto, occhi contro occhi.

L: '' Io-i''

Mi prese, mano dietro la nuca per impedirmi altri movimenti, labbra contro le mie. Forte, ero la sua preda e io non riuscivo più a scappare.

Mi scostai bruscamente '' Tu non hai il diritto di toccarmi ''

T: '' Te l'avevo detto che saremmo stati troppo vicini''

Vidi dietro di lui le porte d'ingresso, lo scavalcai sbattendo contro la sua spalla e corsi via. No questo non sarebbe dovuto succedere, Thomas quello stronzo si stava prendendo gioco di me per impedirmi di stargli tra i piedi quando gli fosse servito.

Varcai la porta di camera mia, ancora sotto pressione pensando alle sue labbra contro le mie, come aveva potuto. Sentii un leggero tocco sulla porta, pensai fosse lui '' Vattene non sono stata abbastanza chiara ?''

D: '' Con chi ce l'hai ?''

Cazzo era Draco ora come potevo spiegargli cos'era successo, non potevo.

L: '' Solite discussione con quel ragazzo montato ''

D: '' Beh sono venuto a prenderti come ti avevo promesso ''

I suoi occhi pieni di lussuria mentre mi squadrava proprio nel punto dove le sue labbra si erano fiondate poche ore prima nei bagni, ma per una volta volevo sedurlo diversamente.

L: '' Siediti ''

D: '' Sfidi la sorte, non darmi ordini ''

L: '' Per favore ?''

Un mezzo sorriso, fece come gli avevo chiesto.

Mi misi davanti a lui, iniziai a slacciarmi i bottoni della camicia , 1.. 2.. i suoi occhi erano fissi sulle mia mani che si muovevano lente mentre mi sbottonavo.

D: '' Troppa stoffa ''

L: '' Silenzio Malfoy''

Via la camicia, abbassai la cerniera sul lato della gonna la feci scorrere lungo le mie forme, inguine, cosce, ginocchia. Potevo vedere la sua erezione nei pantaloni mentre lui ci passava le mani sopra.

Rimasi in intimo di pizzo, mi misi a cavalcioni su di lui, un bacio sul collo e portai le braccia dietro la mia schiena '' Stai calmo Draco'' gli sussurrai.

Mi sganciai il reggiseno tenendo solo la parte davanti con una mano '' Questo piccolo pezzetto di stoffa ci divide '' gli dissi guardandolo compiaciuta.

D: '' Toglilo mi stai facendo morire ''

Lo lasciai cadere a terra mostrandogli il mio seno prosperoso, anche se lo aveva visto altre volte era come se fosse la prima, passò le sue mani su di me prima di fiondarsi con la sua bocca nei mie capezzoli inarcai la schiena, testa indietro mentre muovevo il mio inguine sopra di lui.

D: '' Ora sei tu che devi stare ferma ''

Si alzò con me ancora a cavalcioni, mi mise sul letto e iniziò il sesso migliore della mia vita.

Sentivo il suo corpo, una sensazione indescrivibile non c'era niente che poteva essere paragonato a lui. Lo baciai ripetutamente non potevo farne a meno.

Ci accasciammo sulle lenzuola di seta, mi trascinò a lui la mia schiena contro il suo petto, nudi non ci saremmo spostati da quella posizione per niente al mondo..

Mr. Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora