33 Ep.

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Ero uscita da quella torre lasciando Thomas in quella stanza, non sapevo se fosse compiaciuto o se fosse uno psicopatico che anche questa volta mi aveva manipolata più di quanto non fossi riuscita a fare io.

Stavo percorrendo i lunghi corridoi bui, ogni tanto mi passavano accanto i fantasmi del castello, le luci soffuse rendevano il tutto ancora più tetro, incredibile quanto fosse diverso di giorno con tutti gli alunni in giro.  Mentre stringevo i pugni cercando di camminare il più velocemente possibile per arrivare nel dormitorio, il marchio sul mio braccio iniziò a bruciare terribilmente, era come se un coltello mi stesse aprendo di nuovo la carne, dovetti fermarmi e prendere fiato per resistere, ma sapevo che era lui che mi stava chiamando ancora.

Poi lo sentii, di nuovo dentro la mia testa, le sue parole pronunciate come un serpente mi facevano rabbrividire ogni attimo di più, non potevo muovermi. Aveva in pugno la mia testa e il mio corpo nonostante non fosse lì presente, riusciva a creare la paura vera, il terrore.

V: '' Sto aspettando notizie '' Non sapevo cosa dire, stavo mentendo a tutti per la pressione che non riuscivo più a sopportare, ma lui non avrebbe accettato scuse, avrebbe preso la mia vita in cambio. Ero forse una codarda ?

L: '' Prendi me ti prego '' Piagnucolai l'unica cosa che mi venne in mente, avevo troppi segreti da mantenere, forse ero l'unica a sapere il vero piano del Signore Oscuro e arrivati a questo punto non sapevo più che fare.  La sua risata dentro la mia testa risuonò come in un film dell'orrore.

V: '' Io ti ho già '' Il gelo era entrato anche nelle mie vene, ero pietrificata completamente immobile. Ancora, la sua voce tagliente dentro le mie viscere '' Non hai più molto tempo, presto dovrai fare ciò che ti ho chiesto ''

Poi il silenzio, il mio sguardo non riusciva a alzarsi da terra, le mie braccia erano attorno al mio busto, ero una persona orribile, avrei dovuto fare qualcosa di tremendo. Non potevo parlarne con nessuno, nessuno mi avrebbe potuto aiutare, non c'era il principe che salvava la principessa c'ero solo io che volevo essere una guerriera mentre ero solo una ragazzina. Che immatura, che incosciente, sapevo che unendomi a lui avrebbe usato la mia arte nel nascondere le cose a suo favore, il mio amore contro me stessa.

C'era un piano dietro tutto questo, non avevo mai agito da sola, ero guidata come una marionetta sotto le dita del Signore Oscuro, non c'entrava più Astoria, sarebbe stata una splendida copertura. Ero io la cattiva, nessun altro, presto avrei dovuto compiere la cosa più difficile al mondo. Le mie gambe camminavano senza il mio controllo, volevo solo andare in camera, strapparmi da dosso questa tremenda inquietudine. Varcai l'ingresso del dormitorio Serpeverde, solo pochi passi mi separavano dalla mia camera, finalmente.

Strinsi la maniglia, una piccola spinta ed ero dentro, era buia come il resto là fuori, solo la luna illuminava leggermente il mio letto, sembrava stregato come tutto in questa scuola, nemmeno il cielo sembrava reale, era forse tutto frutto della mia immaginazione. Stavo divagando, pur di staccare la mente da ciò che stavo facendo, mi spogliai in fretta credendo di pulirmi anche la coscienza. Poi un dolce bussare, mi misi la prima maglietta trovata a terra in tutto il casino. Era Malfoy, non potevo mentire anche a lui, gli avrei detto tutta la verità, non so come avrei fatto.

Aprii la porta, lo vidi nel suo splendido abito nero.

D'istinto mi buttai tra le sue braccia '' Che succede '' il suo tono era pacato, dolce. Come avrei potuto rovinare tutto di nuovo. '' Draco io ti devo parlare ''.

Lo presi per mano, lo portai verso il letto e lo feci sedere, mi inginocchiai davanti a lui come a chiedere perdono. Era scioccato da ciò che stava assistendo '' Mi stai spaventando ''.

L: '' Draco io ho fatto una cosa orribile, ma tu devi promettermi che mi ascolterai e poi se non vorrai più vedermi capirò ''

Fece un sospiro profondo, incrociò le braccia, sollevò la schiena eretta sulla mia figura ricurva tra le sue gambe. Presi tutto il coraggio che mi era rimasto.

L: '' Ho fatto credere a Thom che c'è qualcosa tra me e lui, l'ho baciato e mi è piaciuto più di quanto potessi immaginare, ho sbagliato, un tremendo errore me ne rendo conto, ma devo farlo ''

Scattò, mise le sue mani intorno alle mie spalle stringendo forte, probabilmente voleva farmi provare anche solo un minimo il suo dolore, non potevo dirgli altro. Ero costretta a comportarmi così, non ero più io a governare le mie azioni, anzi non sono mai stata io. Da quando sono arrivata ho sempre avuto qualcun altro a guidare ogni mia mossa.

L: '' MI DISPIACE, CREDIMI TI PREGO ''

D: '' Dimmi perché '' Era supplicante di risposte, ma sapeva già che non avrei potuto dirgli altro, era cosciente più di me che c'era qualcosa più in alto di noi.

L: '' Draco-'' Scaraventò il cuscino del letto contro la porta, si alzò, rovesciò tutto ciò che c'era sulla scrivania, ruppe tutto ciò che gli capitava a tiro, niente rimase intatto, un disastro ambulante.

Poi un attimo di calma apparente, rivolse il suo sguardo lacrimante verso di me.

D: '' Tu sei tutto quello che ho ''

Era un folle, eravamo folli, non riuscivamo a separarci come una droga che ti uccide piano piano. La dipendenza ci portava a fare cose stupide, non poteva fare altrimenti.

Fece due passi verso la mia figura schiacciando i detriti che aveva creato a terra, porse la mano verso di me, l'afferrai con tutta la forza che avevo, stretti in una morsa mortale.

D: '' Non voglio vederti con lui, non voglio sapere cosa fai, non accetto questa cosa, ma devo farlo altrimenti perderò il senno ''

Misi le braccia attorno al suo collo, strinsi i suoi capelli avvicinandolo a me. Lo baciai, i morsi che davo alle sue labbra aprirono leggere ferite, il sapore del suo sangue era come un elisir  non potevo smettere.

L: '' Sei l'unico con cui non ho mai finto Malfoy ''

Era vero, anche se le mie mosse erano state attentamente manovrate , il mio sentimento era l'unica cosa che mi mandava avanti. Le carte erano state scoperte, presto avrei rivelato a tutti di che pasta ero fatta e al mio fianco avevo uno dei maghi più potenti..

 Le carte erano state scoperte, presto avrei rivelato a tutti di che pasta ero fatta e al mio fianco avevo uno dei maghi più potenti

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QUINDI, QUINDI, QUINDI, CHI ERA DAVVERO LIA ?

Mr. Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora