35 Ep.

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Scesi gli scalini fino ad arrivare ai corridoi che conducevano alle classi. Non sarei riuscita a seguire la lezione, non poteva essere così semplice, non potevo essere così insensibile anche con me stessa. Guardai Draco entrare in aula, i nostri sguardi erano incatenati, mi sembrava di poter sentire il suo battito, i suoi sentimenti soffocati. Interruppe il contatto con me quando entrò in sezione. Mi chiusi in un respiro, mi chiedevo cosa fosse il tempo, quale fosse la ragione per cui riuscivo a essere così bugiarda.

Anche se eravamo distanti a me andava bene così, lo facevamo per noi, sapeva che prima o poi tutto sarebbe finito nel bene o nel male. Dovevo far tornare il mio cuore un ghiacciolo per poter affrontare tutto. Ogni istante lo avrei comunque portato con me.

Sentii una presenza dietro le mie spalle, come quando ti senti fissare mentre dormi e non sai come mai ma apri gli occhi. Mi girai, Thomas come un'enorme montagna sovrastava la mia figura. Accennai un sorriso finto, spensi i pensieri, spensi i sentimenti. Mi aspettava, lo avrei preso per mano condotto dove potevamo stare soli. Mi sarei insinuata nei suoi pensieri, lo avrei manipolato come mi era stato richiesto, dovevo riuscirci. Non avevo niente di vero a parte quel momento.

Feci un passo verso di lui, senza accorgermene ci smaterializzò lontano dalla scuola, lontano dai professori, lontano da chiunque potesse mettersi tra noi.

Era una casa immersa nella foresta, piccola e intima, non aveva niente a che fare con le proprietà delle nostre famiglie. Era palese che non ci abitasse nessuno da molti anni, i mobili avevano lasciato spazio alla polvere. La sala mostrava ancora dei festoni color verdone, come poteva essere diverso, i muri bianchi splendenti, un'enorme tavolata, bicchieri distrutti, piatti a terra, sembrava fosse successo qualcosa di brutto, ma che nessuno se lo aspettasse. Mi provocò una tremenda inquietudine, il divano enorme che prendeva gran parte della sala era sgualcito, tagliato, bruciato. I brividi percorrevano il mio corpo alla visione di quel tremendo scenario.

Thomas aprì con cura una vetrinetta ormai distrutta, prese l'unica bottiglia intatta di Whisky, versò il contenuto in due bicchieri di cristallo davanti a lui, si mise seduto in mezzo ai detriti e mi chiese di sedermi accanto .

Così feci, mi misi poco distante da lui, l'uno accanto all'altra, accavallai le gambe presi il bicchiere avanti a me e mi appoggiai allo schienale del divano decadente. Mise la sua mano sul mio ginocchio esposto, era un tocco così calmo, non ero abituata a tutto questo.

T: '' So che ieri Malfoy era da te'' Ruppe il silenzio che regnava sovrano nella stanza.

L: '' Sì '' Dissi con fermezza, non aveva senso mentire.

T: '' Ci sei andata a letto ?'' La sua voce si fece più cupa, sapevo avrebbe voluto una risposta negativa, ma come ho detto prima non aveva senso mentire.

L: '' Sì Thomas '' Misi la mia mano sopra la sua, alzai lo sguardo verso di lui, mi stringeva le sue dita entravano nella mia pelle.

L: '' Dove mi hai portata ?'' Volevo cambiare discorso, dovevo scoprire il più possibile su di lui, non volevo farlo arrabbiare parlando di Draco.

Lasciò la presa, continuò invece a accarezzarmi sospirando a ogni movimento.

T: '' Questa era casa mia, quando ancora i miei erano in vita, sono morti qui sotto i miei occhi ''

Non potei fare a meno di stringere la sua mano, volevo consolarlo, si era aperto con me. Mi aveva portato in un posto importante per lui, non sapevo ancora per quale motivazione aveva fatto tutto ciò, ma ero contenta.

L: '' Mi dispiace ''

T: '' Non ho bisogno della tua compassione '' Era duro, impenetrabile.

L: '' Tutti hanno bisogno di qualcuno '' Sfoderai tutte le mie armi nascoste, lo scrutavo nella sua camicia bianca, sbottonata leggermente, i pantaloni gli calzavano a pennello, era impossibile non notare la sua prestanza fisica. Era così vulnerabile in quel momento.

Così mi avvicinai ancora di più, mai alzai dal divano mi misi tra le sue gambe, seppur fossi in piedi era comunque più grande di me, appoggiai le mie braccia sulle sue spalle e lo strinsi in un abbraccio che rivelava tutto il sentimento che provavo per lui.

Tentò di esitare, di non ricambiare, ma poi quando l'odio lasciò spazio alla follia strinse le sue braccia attorno il mio corpo

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Tentò di esitare, di non ricambiare, ma poi quando l'odio lasciò spazio alla follia strinse le sue braccia attorno il mio corpo.

Staccai il viso dalla sua spalla portandolo davanti al suo, vicini come non lo eravamo mai stati. Fu in quel momento che affondò le sue labbra tra le mie, non riuscivo a pensar altro se non a lui. Non mi sarei tirata indietro, ricambiai il bacio con tutta la passione che potevo. Lingua contro lingua, le sua mani si abbassarono fino alle mie cosce, mi sollevò e mi mise a cavalcioni sopra di lui, non riuscivamo a fermarci.

T: '' E' sbagliato '' Cercò di bisbigliare tra un bacio e l'altro.

L: '' Tremendamente sbagliato '' Gli risposi senza curarmi delle conseguenze.

Eravamo destinati a provare tutto questo, qualcuno ci aveva obbligati a stare insieme per motivi diversi, ma quell'istante non era obbligato da nessuno, eravamo noi a volerlo immensamente.

Cominciai a slacciare la sua camicia, scesi fino alla cintura, finalmente avevo il via li libera nel suo corpo. Alzò la mia gonna, spostò il mio intimo di pizzo per avere l'accesso. Si infilò dentro di me, lo sentivo ovunque in me. Mi diede modo, almeno all'inizio, di condurre il gioco, mi muovevo su di lui era così fottutamente piacevole mentre mi toccava ogni parte. Finché non prese il comando e non vedevo l'ora che lo facesse, mise una mano sul mio seno facendomi inarcare la schiena così da avere lo spazio perfetto per spingersi tutto dentro di me. Era forte, era veloce, impetuoso. Non potevamo fare a meno di ansimare, non c'era nessuno, eravamo soli.

Urlai il suo nome '' Thomas '' , '' Sì ti prego '', era impossibile restare in silenzio e a lui piaceva. Sentivo i suoi versi di lussuria, era una sinfonia. Arrivammo all'apice grugnendo entrambi senza freni.

Era stato così selvaggio, così se stesso, completava alla perfezione la parte più nascosta di me. Come dicevo non avrei permesso a nessuno di portarmi via ne lui ne Draco. Li avrei tenuti stretti finché ne avrei avuto la possibilità.

Ci rivestimmo guardandoci increduli per quello che avevamo appena fatto.

T: '' Nessuno mi avrà mai come mi hai avuto tu oggi '' Era così strano sentirgli dire queste cose.

L: '' Questo è ciò che conta di più per me '' Era vero, l'unica cosa che mi interessava era possederli come nessuno poteva fare, erano parte di me. Avrei ucciso per loro.

Mi prese per il braccio portandomi vicino a lui, era così eccitante come se anche per lui non fosse abbastanza.

T: '' Arriverà il momento in cui dovrai fare una scelta '' Non sapeva quanto fosse vero, non sapeva quanto le sue parole fossero una pugnalata nel mio cuore, aveva perfettamente ragione.

Accarezzai il suo volto ci smaterializzò nuovamente a scuola, eravamo ancora così intrecciati alla perfezione non mi sarei mai staccata da lui..

Mr. Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora