Capitolo 20

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Arya's pov

Merda ed ora. Okay mi siedo in veranda e rifletto, ancora non ci credo mi ha appena baciata. Sono sconvolta. Che labbra soffici che ha, lo bacerei all'infinito ma con un vero bacio.
Poi perché se ne andato? Credevo di essere io quella che aveva problemi non di certo lui.
Cosa dovrei fare ora, consolarlo? No non credo. Ma che gli è preso?

"Arya non volevo" dice arrivando alle mie spalle spaventandomi.

"Tranqui" non che mi sia dispiaciuto ma evito di dirglielo.

"Ti accompagno a casa" dice avviandosi.

"Arrivo" dico alzandomi e seguendolo.

Mi siedo silenziosamente al posto del passassero, so che preferisce guidare lui anche se è la mia macchina e ci tengo come se fosse un bambino.

"Perché non volevi baciarmi?" Prendo coraggio per chiederglielo dopo un po'.

"Non l'ho mai detto" dice continuano a guardare la strada.

"Hai detto che non volevi" dico ripetendo le sue parole.

"Intendevo ferirti, Arya tu mi piaci, sei bellissima e volevo baciare le tue labbra molto prima, ma ti conosco" dice guardandomi per un attimo.

"Non mi hai ferito." Dico seria.

"Mi è piaciuto" continuo un po' in imbarazzo.

"Anche a me, nemmeno immagini quanto" dice serio.

"Allora perché te ne sei andato?" Chiedo curiosa.

"Non sapevo come avresti reagito" ribatte.

"Non sarei scappata" dico lanciandogli una frecciatina alla quale lui non risponde.

"Come mai tutti quei tatuaggi?" Domando curiosa dopo un po'.

"Non sono molto più figo così?" Dice pavoneggiandosi.

"Hai il tuo fascino" dico assecondandolo perché effettivamente è così.

"Lo so bene bambolina" dice sicuro di se.

"Quanto narcisista sei?" Domando sorridendogli.

"Nemmeno un po' bambolina" dice sorridendomi.

Arriviamo poco dopo sotto casa mia, dovrei invitarlo su? Oppure no. Ora come dovrei comportarmi con lui, è il mio capo. Oddio cosa devo fare?

"Vuoi salire?" Dico decidendomi più o meno.

"Certo" acconsente passandomi le chiavi della mia macchina.

"Prendiamo le scale?" Chiedo sperando mi dica di sì.

"Come mai?" Mi domanda curioso.

"Fa bene tenersi allenati" dico dicendogli una mezza verità.

"Ma io mi alleno" dice fiero. Inserisco le chiavi nella toppa ed entriamo.

"Vuoi qualcosa da mangiare da bere?" Gli chiedo cercando di essere ospitale.

"No grazie, il bagno?" Mi chiede.

"In cima alle scale, l'ultima porta infondo" dico indicandogliele. Controllo se abbiamo qualcosa da mangiare in frigo, noto con mio grande disappunto che non c'è un granché. È da un po' che Jace è in bagno, vado a controllare.
Mi stanno già passando per la mente scenari che non vorrei proprio immaginare.

"Jace?" Dico avvicinandomi alla porta del bagno. Vedo che la porta della mia camera è leggermente aperta e lo intravedo.

"Cosa ci fai qui?" Domando cogliendolo sul fatto.

"Carina" dice non rispondermi.

"Non mi hai risposto" ribadisco.

"Perché hai della vernice?" Domanda ignorandomi.

"Volevo dipingerla ma non ho mai trovato il tempo per farlo" dico sincera.

"Ora rispondi alla domanda" dico seria

"Volvo vedere com'era" dice guardandosi intorno.

"Non ti sei posto la domanda che forse non è camera mia?" Domando curiosa.

"No, ci scommetto che è la tua" dice guardandomi intensamente.

"Facciamo delle crepes?" Domanda avvicinandosi e cambiando drasticamente argomento così a caso.

"Va..bene" dico confusa mentre mi avvio in cucina con lui che mi segue.

Mi elenca tutti gli ingredienti che ci servono mentre io glieli prendo. Lui decide di impastare  mentre io lo guardo in silenzio.

"Allora come sono?" Domanda spezzando il silenzio mentre le assaggio.

"Ci puoi ancora lavorare secondo me" mento spudoratamente, sono stra buone.

"Non mentirmi e ammetti che sono buonissime" dice sgamandomi.

"Sono accettabili" dico scherzando.

"Dai Arya ammettilo, si vede che ti piacciono molto" dice avvicinandosi a me.

"Non bisogna dire le bugie" dico sfottendolo allontanandomi da lui.

"Arya è inutile" dice sorridendomi sfacciato.

"Fare cosa?" Lo assecondo.

"Scappare da me" dice

"Ma io non sto scappando" dico cercando di allontanarmi da lui.

"Presa" dice afferrandomi la mano.

"Ma dai, non vale"

"Vale eccome" dice avvicinandosi a me.

"No, non mi hai dato il tempo" dico mettendo il broncio.

"Ti ho mai detto che sei bellissima?" Domanda mentre si avvicina di più

"No, non mi sembra" dico pensandoci sul serio.

"Beh allora, sei bellissima" dice guardandomi intensamente.

"Anche tu" dico abbadando il viso e sentendo  le guance che si colorano.

"Ferma" dice prima di avvicinarsi ancora di più e con una mano mi alza il viso.

Punta i suoi occhi nei miei che sono diventati di colpo azzurri come il mare, non più azzurri ghiaccio. Afferra i miei polsi e me li porta dietro la schiena e li tiene fermi in una mano mentre l'altra la sposta appoggiandola sul mio fianco. Si avvicina ancora un po' con il viso ma rimanendo ancora a debita distanza. Mi guarda intensamente per minuti almeno mi sembrano, cerca di leggermi dentro, di capire cosa provo. Qualcosa mi dice che un po' ci riesce. Si avvicina con una lentezza disarmante e finalmente le farfalle nel mio stomaco si placano, quando appoggia le sue labbra morbide contro le mie. Dolci e delicate ma anche rudi e passionate. Sento la sua lingua chiedermi il permesso, glielo concedo. Le nostre lingue danzano e si intrecciano dolcemente e anche appassionatamente. Sento le gambe tremare ed una strana sensazione all'altezza dello stomaco .
Non penso di aver mai ricevuto un bacio del genere, mi sta facendo provare emozioni nuove, strane, diverse..

Ad interrompere i miei pensieri è il rumore della chiave che gira all'interno della toppa.
Improvvisamente stacco Jace da me e lo allontano, non faccio in tempo a pensare ad altro che sento..

"Arya ci sei?" Dice entrando in casa.

"Devo raccontarti tutto" dice continuando a parlare anche se non sa se ci sono dato che non le ho risposto.

"È lui che ci fa qui?" Domanda una volta che arriva in cucina e vede me e Jace abbastanza vicini.

Non è tutto un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora