Arya's povEd ecco che mi richiama subito, sono tentata di non rispondere ma non credo che lo farò.
"Non avevamo finito di parlare" mi dice subito.
"Beh ma non stavamo parlando" gli ribatto.
"E sentiamo cosa stavamo facendo?" Chiede curioso.
"Tu mi vuoi impartirmi ordini come se fossi una dei tuoi dipendenti che comandi a bacchetta" gli dico seriamente.
"Ma tu sei una mia dipende" dice sfacciato.
"Allora capo le auguro buonanotte e le avviso che non può chiamare la sua segretaria a quest'ora e soprattutto non può darle questo tipo di ordini" dico fiera di me.
"Arya smettila, ero serio. È pericoloso"
"Cosa è pericoloso?" Domando curiosa.
"Ti puoi fidare sulla parola?" Chiede speranzoso.
"No" dico onesta.
"Un giorno ti racconterò tutto" dice questa frase che mi sembra mi abbia detto almeno altre 5 volte.
"Allora quel giorno potrai avere un altro tipo di rapporto con me. Perché da ora tu sarai il mio capo ed io la tua assistente è basta. Niente più chiamate, uscite, cene, gite al mare niente di niente. Solo capo ed assistente. Buonanotte signor Jace ci vediamo in uffico" dico e porto al termine la nostra conversazione.
Non può prendersi gioco così di me. Non lo accetto, chi è lui per fare tutto ciò. Che nervi, ora mi è pure passato il sonno, come se già dormissi tanto.
Alla fine sono riuscita ad addormentarmi, ho anche dormito discretamente bene. Mi alzo e mi preparo come ogni mattina. Arrivo in uffico e lavoro tranquillamente oggi non si è visto, è devo dire meglio così. I giorni a seguire passano tutti dannatamente uguali. Mi sveglio, vado in uffico, lui non c'è, lavoro la mattina, vado a pranzo con Sophia, lavoro, torno a casa, chiacchierata con Tommy, cena con Lilly, vado a letto e mi addormento. I primi giorni Jace mi ha chiamato ma sono rimasta fedele al mio punto nessun rapporto se non professionale. Un giorno sì e pure presentato in uffico ma ovviamente non c'è stata ragione da parte mia di parlare.
Finalmente è venerdì e poi per due giorni posso stare tranquilla.
Mi vesto normalmente mi preparo ed esco di casa, onestamente oggi sono leggermente in ritardo per questo non riesco a fermarmi al bar per fare colazione, però mi sono portata una barretta da mangiare in uffico."Buongiorno Sophia" la saluto stranamente di buon umore.
"Eilà Arya" dice Sophia piena di lavoro.
"Oggi sei con JJ non puoi nemmeno darmi una mano" annuncia tristemente.
"No davvero?" Dico anche io con lo stesso umore.
"Purtroppo per lei, si" dice una terza voce. Ma è sempre possibile che faccio figure di Merda.
"Mi segua signorina Arya" dice professionalmente.
"Augurami buona fortuna" dico silenziosamente ad Sophia.
"Non te ne servirà, te la cavi bene" dice sorridendomi.
"Cosa posso fare per lei?" Domando a Jace.
"Arya puoi smetterla" dice serio.
"Certo, se vuole me ne vado" dico incominciando a prendermela.
"Arya possiamo parlare, per favore" sento che si sforza di essere un minimo gentile.
"Non ho niente da dirti"
STAI LEGGENDO
Non è tutto un sogno
Teen FictionIn revisione Arya a 21 anni con alle spalle un passato difficile da dimenticare. Una vita troppo normale, banale. Ma qualcosa nella sua vita sta per cambiare. In meglio? In peggio? Sta a voi deciderlo Ogni riferimento a persone esistenti o a fat...