Arya's pov"Sono ancora troppo sobria ma appena arriva andiamo" dico sorridendole, ma accettando la sua proposta. Afferro il mio cocktail e lo scolo giù in un sorso.
Sophia mi porta in centro alla pista e comincia a muoversi a ritmo di musica. Grazie all'alcol che ho in corpo e che sta iniziando a farsi sentire, riesco a muovermi decentemente anche io. Senza ascoltare i miei pensieri ossessivi.
Lei mi si avvicina in modo tale da ballare insieme. È veramente una bella ragazza, ha tutte le forme al punto giusto si muove sinuosamente ed è molto sensuale provo a stare al suo passo, e mi sembra anche di star andando abbastanza bene.Anche con tutto l'alcol che ho in circolo non riesco a smettere di pensare a quel ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Ma perché l'ultima parola la deve sempre avere lui. No adesso basta.
"Scusa Sophia ma mi sono ricordata che ho dimenticata di fare una cosa" dico lasciandola li è praticamente scappando.
"Sisi corri dal tuo bello" mi urla di rimando, facendomi spuntare un piccolo sorriso. Quella ragazza non finirà mai di sorprendermi.
Esco di fretta da locale e fermo un taxi.
"Dove la porto signorina?" Mi domanda l'autista.
"Mi porti da lui" dico chiaramente al tassista.
"Si ma dove abita, mi serve un indirizzo" mi risponde simpaticamente.
Vero non siamo in un stupidissimo film d'amore ci credo che il tassista non sa dove abita. Gli do le indicazioni e con il cuore in mano attendo che arriviamo a destinazione.
Sono tremendamente agitata e se non fosse a casa se fosse già partito? Infondo le 9.00 sono passate da parecchie ore.
Magari non mi vuole. Quindi io perché sto andando da lui? Magicamente tutto l'alcool che avevo in corpo prima sembra essere svanito nel nulla ed in un attimo mi ritrovo completamente sobria rendendomi conto del enorme cazzata che sto commettendo."Siamo arrivati" dice il tassista interrompendo i miei pensieri, ormai non posso nemmeno più tornare indietro. Pago la corsa e scendo.
Suono il cancello.
Silenzio.
Sento il cuore che mi batte forte, penso di star per svenire.
Nessuno mi apre.
Beh ci ho provato ora posso tornare a casa.
Magari non c'è. Provo invano a vedere se il cancello è aperto.
Merda lo è.
Entro mettendo prima un piede ed ispeziono il giardino, non c'è nessuno. Chiudo il cancello dietro di me. Cammino lentamente fino alla porta d'ingresso che guarda caso è chiusa.
Cazzo non ci voleva. Ora sono bloccata qui dentro ma fuori da casa sua.
Provo nella porta sul retro. Tutti ne hanno una.
Mi avvicino. Abbasso la maniglia e si apre.
Sembra la scena di un film.
Ora mi compare dietro un assassino e mi uccide, anzi direttamente Jace lo fa credendo che io sia un ladro.
Chiudo la porta della cucina dietro di me."C'è nessuno" cazzo però un po' di originalità potevo averla. Questa e la mia ansia che si fa sentire.
"Jace?" Lo chiamo.
Nessuna risposta. Controllo in soggiorno ma non c'è nessuno. Magari non è in casa. Oppure dorme. Decido di salire in camera sua per vedere se c'è. Arrivata in cima alle scale riconosco la stanza dove dormivo io.
Entro ed è esattamente come l'avevo lasciata. Identica non è cambiato nulla. Non che io avessi apportato molte modifiche però.
Richiudo la porta silenziosamente e vado diretta in quella di Jace. La apro piano non vorrei ritrovarmi brutte sorprese, la stanza e completamente buia, dalla finestra entra un po' di luce. Guardo il letto, vuoto. Sto per uscire quando vedo della luce che sbuca da sotto la porta che da al bagno.
Percorro tutta la stanza.
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Non è tutto un sogno
Teen FictionIn revisione Arya a 21 anni con alle spalle un passato difficile da dimenticare. Una vita troppo normale, banale. Ma qualcosa nella sua vita sta per cambiare. In meglio? In peggio? Sta a voi deciderlo Ogni riferimento a persone esistenti o a fat...