É possibile che ci sia sempre solo un pacchetto delle mie patatine preferite quando devo venire io a fare la spesa e non posso mai fare la scorta? Forse perché le Cheetos piccanti sono le migliori e dunque tutti le vogliono o forse perché sono sfortunata io e mi becco sempre l'ultimo pacchetto in fondo mezzo schiacciato. Faccio per prenderlo rassegnandomi a mangiare praticamente briciole quando vedo una mano che si allunga e afferra il mio tesoro prima di me. Chi é questo screanzato e come si permette? Mi giro verso il ladro di Cheetos per dirgliene quattro ma lui é sparito. Com'é possibile? Era qua un secondo fa! Lo devo assolutamente trovare, non posso tornare a casa senza la mia gioia piccante. Non esiste, a costo di pagare il doppio del prezzo al tizio che me le ha rubate.
Si, sono sicura che sia un maschio perché la sua mano era bella grande e maschile anche se ben curata. Mi metto subito alla ricerca del ragazzo, non dev'essere tanto lontano, spero solo non sia già andato in cassa, o peggio già uscito dal market. Prendo il mio carrello e percorro velocemente quasi correndo la corsia fino alla fine poi guardo a destra e manca e decido di andare a destra, verso il reparto frigo. Magari é lì a prendersi qualche altra schifezza. Spero di non sbagliarmi. Percorro ogni corsia del banco frigo senza risultato. Sospiro un po' sconsolata. Lo so, non é la fine del mondo, ci sono altre priorità nella vita e bla bla bla ma io le voglio! E quando Grace Lily Hilton si mette in testa una cosa ci potete scommettere la casa che lei non molla, no ecco, meglio non scommettere, ho brutte esperienze con quella parola. Ecco, diciamo che potete giurare la vostra cosa più cara che io porterò a termine il obiettivo. Nel bene e nel male. Con le buone o con le cattive. Questo lato di me non cambierà mai anche se ora ho cambiato i mezzi per arrivare al fine. Ah preciso che con le cattive intendo mettendomi in ginocchio e supplicando chicchessia di donarmi il suo sacchetto di Cheetos che precisiamo, ho visto prima io ma sarei in grado di ometterlo pur di aver tra le mani quel tesoro. Non mi perdo d'animo e gironzolo un altro po' continuando a fare la mia spesa, se non torno a casa fra tre quarti d'ora Lucy mi uccide visto che le serve la macchina per andare da Jordan.
Svolto l'angolo per andare verso la cassa, ormai arresa e vado a sbattere contro un carrello che evidentemente doveva girare nella mia corsia. Un pacchetto arancione cattura la mia attenzione. Eccole, sono loro. Alzo la testa per vedere chi devo uccidere, ehm volevo dire pregare per le "MIE" patatine. Ovviamente non poteva non essere Carter, stasera la sfiga mi perseguita. Perché deve esserci sempre lui in mezzo? Dai, queste cose succedono solo nei libri o nei film romantici.
<Ah Carter, ciao> perché deve essere sempre così perfetto? Io sono struccata, con i capelli raccolti a caso e in tuta mentre lui in jeans e cappotto lungo. Ok. Con quei capelli sempre scompigliati poi, quei riccioli così morbidi...adoro accarezzarli.
<Hilton> mi dice a denti stretti, ma davvero? Mi è venuto lui addosso. Forse è ancora arrabbiato per la cosa del tatuaggio. Beh in quel caso si deve calmare. Non l'ho fatto per lui quel tatuaggio e non volevo neanche mostrarglielo. Fa per superarmi.
<Guarda che ho visto che hai preso tu le mie patatine, l'hai fatto apposta?> dico fermando il suo carrello con la mano e indicando le Cheetos con lo sguardo. Sono sicura che sia lui, noto l'anello in metallo sul medio della mano destra, la stessa mano che ha preso il pacchetto. Beccato.
<Ovvio che no, non siamo bambini. Non ti avevo neanche vista> Bugiardo, deve avermi vista, si, ero praticamente dentro lo scaffale per prendere le patatine ma non sono invisibile.
<Beh, io quelle patatine le ho viste per prima dunque sono mie, le rivoglio> lo incenerisco con lo sguardo, lui scoppia a ridere. Stronzo.
<Scordatelo, chi le prende se le tiene e basta. Ora devo andare> ma non esiste che se ne vada.
<Col cavolo> sussurro prima di fiondarmi dentro il suo carrello, prendere il pacchetto e buttarlo nel mio. Non aspetto una sua reazione e corro verso la cassa, peccato che sia dalla parte opposta del supermercato. Anche se ho il cuore a mille sorrido. Ho vinto.
<Dove credi di andare con le mie patatine?> Oh no, mi sono distratta e ora ce l'ho davanti, mi blocca la corsia. Stronzo al quadrato.
<Dai, ti prego Carter> faccio con occhi da cucciola.
<Non mi freghi più con quello sguardo piccola Grace> sorride sfidandomi.
<Tentar non nuoce no? Ho bisogno di quelle patatine, per favore. Le avevo viste e le stavo prendendo ma tu me le hai rubate e io ne me sono riappropriata. Siamo pari. Devo andare, Lucy mi aspetta.> Spero ceda, ovviamente no. Sarebbe stato troppo facile e quando mai lo è stato con lui?
<Se sei lenta non è colpa mia, anche io devo andare, dunque ciao. La prossima volta sarai più veloce> non capisco, se ne sta andando senza le sue, ehm mie, patatine? Mi rendo conto solo ora che se le é riprese senza che me ne accorgessi! Come ha fatto?
<Facciamo una gara> ho detto che avrei fatto di tutto per averle e le avrò.
Sorride con una luce negli occhi, anche a lui sono sempre piaciute le gare, la competitività soprattutto.
<Del tipo?> dice avvicinandosi. Ci penso un attimo...
Ok, ci sono
<Scegliamo due prodotti, uno a testa e l' altro deve indovinare il prezzo, quello che ci arriva più vicino vince le patatine ed entrambi i prodotti scelti a spese di chi ha perso. Ci stai?>
<Mi sembra una cavolata...ma ok. Tanto vinco io> afferma sicuro.
<Abbiamo cinque minuti per trovare la cosa che vogliamo e poi ci ritroviamo qua. Ah e i carrelli li lasciamo qua in caso tu voglia scappare col bottino. Ti conosco Bale. >
<Che poca fede che hai! Come vuoi. Pronta? Tre, due, uno. Via>
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L'amore é una scommessa.
RomanceGrace Lily Hilton studia infermieristica a New York ed é una volontaria nell'ospedale vicino casa. É proprio lí, tra le mura del pronto soccorso che incontra Carter Bale, il ragazzo di cui é innamorata ma a cui ha spezzato il cuore commettendo un er...