29 - Carter

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Sono appena uscito dalla doccia, ieri notte é stato bellissimo, Grace, Dio, lei é stupenda. Con quel body rosso poi, avevo ragione, le sta d'incanto. L'ho fatta mia tutta stanotte, più e più volte é stata parte di me in un gioco di coccole e sesso come mai avevo fatto prima. Per lei ho fatto tante eccezioni, nessuna ragazza era stata in casa mia o aveva dormito con me nel mio letto. Ieri sono pure rimasto nudo, mi sono sentito a mio agio ad averla tra le mie braccia. E stamattina cos'é successo? Lo sai bene cos'é successo. La mia coscienza mi ha sempre accompagnato in questo periodo durante il quale ho preso tante decisioni sbagliate. Mi sto innamorando di Grace, cazzo. Stiamo costruendo un qualcosa di fantastico, mi sono fidato di lei, di nuovo, lei mi ha dato il suo cuore ma ora sono io a non meritarlo. Ho fatto una cazzata enorme, spero non lo scopra mai. Vivrò con la coscienza sporca per tutta la vita, non posso perderla. Perché, perché, perché? Devo fermare questa cosa, sono ancora in tempo, ho sempre rimandato perché pensavo che potesse fregarmi di nuovo e invece questa volta che é sincera sono stato io a prendermi gioco di lei. Un messaggio sul cellulare mi fa sussultare e mi riscuote dai mie pensieri e dalle mie paure.

Ti devo parlare. É importante. Sto arrivando da te.

Merda, l'ha scoperto. Ha scoperto tutto e ora é finita. Me lo merito. Altroché se te lo meriti. Non le rispondo, probabilmente é già in macchina. Una decina di minuti dopo Grace bussa alla porta. La apro preparandomi a vederla o in lacrime o furiosa e invece non é nulla di tutto ciò. Mhh, forse non ha scoperto niente. Tiro un sospiro di sollievo. E tu pensi di riuscire a vivere con questo peso per tutta la vita? Beh, buona fortuna.

<Ho bisogno di chiederti una cosa> non mi saluta neanche. Non riesco a capire cos'ha.

<Chi tace acconsente> sono così preso dai miei pensieri che non le ho neanche risposto.

<Si tratta della scommessa> Cazzo. Il cuore inizia a battermi velocissimo, mi sento male, inizio a sudare freddo. Calmati Carter mi ripeto mentalmente. Mi vado a sedere sul divano, le gambe mi cedono. Sono stato scoperto. Con il cuore in gola e la gola secca le chiedo.

<Quale scommessa?> Ma sei cretino? Quale scommessa? Mi fa il verso la vocina onnipresente. In queste situazioni non ragiono più.

<Come quale scommessa, Carter, quella che abbiamo fatto io e Brittany. Ma stai bene? Sei tutto pallido> Si avvicina per sentirmi la fronte come faceva mia mamma per capire se avevo la febbre da piccolo. Ah quella scommessa, ritorno a respirare. Ok, sono salvo. Mi sento ancora più una merda ora.

<Si si certo, dimmi>

<Brittany ti ha mai parlato della scommessa? Del tipo quando é iniziata e come doveva andare?>

Ok, domanda facile.

<Beh si> rispondo con la voce ancora tremolante. Si aspetta che dica ancora qualcosa perché non parla. Mi schiarisco la voce e continuo. <Si insomma, la sera della festa, dopo che tu te ne sei andata e mi hai lasciato io sono andato in giardino e subito dopo é arrivata Brittany, dicendomi che aveva una cotta per me da sempre e che la scommessa la doveva fare lei ma si é tirata indietro perché appunto le piacevo e tu l'hai obbligata dicendole pure che era una sfigata se si era innamorata di un sempliciotto come me> Grace si siede sul divano con lo sguardo vuoto, perché questa risposta la sconvolge tanto? É quello che ha detto lei dopotutto.

<Non é andata così> risponde con un filo di voce che a stento sento. É abbastanza scossa. In che senso non é andata così. Sono confuso. Poi improvvisamente mi ricordo della storia di Brittany sul muffin al cioccolato, non quadrava minimamente visto che quel giorno Grace mi ha portato un muffin al caramello salato. Non ci avevo mai dato troppo peso ma ora sto iniziando a capire.

<Cosa é successo allora?> rispondo cauto.

Grace mi racconta tutto, di come VERAMENTE é andata la storia. Sono sconvolto. Mi da un libro, un diario sembra.

<Questo é il nostro diario, mio e di Brittany dove abbiamo scritto di tutti i ragazzi su cui abbiamo scommesso. Era un ragazzo a testa, io sceglievo i suoi e viceversa, il diario lo teneva la persona che doveva fare la scommessa. L'ultimo nome scritto é il tuo, c'é scritto tutto. Nei tuoi biglietti vedrai che il numero 1 é inerente al diario. Non potevo aspettare che fosse il caso a scegliere quando farlo uscire. Te lo lascio, leggilo>

<Perché mi avrebbe mentito Brittany?>

<Beh a quanto pare piacevi anche a lei, davvero, ma ha costretto me a fare la scommessa perché sapeva come sarebbe andata a finire tra di noi così lei avrebbe preso il mio posto perché tu eri distrutto e arrabbiato e avevi bisogno di una spalla su cui piangere e chissà che cosa ti ha fatto. Brittany é una persona cattiva, usa le persone, non so come fa ma ti fa il lavaggio del cervello. L'ho solo capito troppo tardi.>

Non sto capendo più niente, la testa mi gira. Brittany. Anche lei si é presa gioco di me, mi ha mentito per tutto questo tempo. Devo fare qualcosa al più presto. Questa storia deve finire. Guardo l'ora, le cinque e mezza, ho ancora tre ore prima di andare a lavoro.

***

<Ciao amore, non ti aspettavo.> mi saluta Brittany con un sorriso appena arrivo a casa sua, sono furioso, incazzato da morire.

<Amore un cazzo, mi hai mentito> sbraito.

<Mentito? Non so di cosa tu stia parlando> mi risponde lei con un tono offeso portandosi pure una mano sul petto con aria teatrale. Falsa.

<Ah non lo sai, beh ora te lo dico. Mi hai mentito sulla scommessa, sul fatto che era stata Grace ad obbligarti a sedurmi quando in realtà sei stata tu. Sei stata tu a scegliere me, a costringerla dandole della rammollita. Tu, tu, tu e ancora tu. Con te ho chiuso, chiudo tutto, la scommessa, la nostra storia. É tutto finito> esplodo, arrivando a dire l'ultima parola ormai senza fiato.

<E tu credi a lei? Dopo tutto quello che ti ha fatto? Dopo come si é comportata? Ricordati che io ti ho salvato, non sputare nel piatto dove hai mangiato fino ad un secondo fa. Ho mentito per il tuo bene, eri distrutto, dovevi avere qualcuno da odiare per stare bene e chi meglio di lei. Io ho sempre fatto così. >

<Ma nessuno é come te, nessuno. Ti sei mai chiesta perché la tua unica amica fosse Grace? Perché tu usi le persone e lei era, é troppo buona e farebbe di tutto per le persone a cui tiene. Devi superare la cosa con tuo padre e smetterla di trattare le persone come marionette. Sono passati anni.>

<La stronza te l'ha detto. Che puttana. Era un segreto e lei lo va a sbandierare ai quattro venti>

<Non permetterti mai più di dare della stronza o della puttana a Grace, hai capito? Sennò te la vedrai con me> le dico avvicinandomi con uno sguardo omicida.

<Ti sei innamorato di lei, vero?> mi chiede Britt con un tono sconvolto ma come se se lo aspettasse.

<Si> ammetto. É la prima volta che lo dico. Amo Grace, la amo. Si. Devo dirglielo, c'é ancora una possibilità per noi.

<Tu non puoi mollarmi, cosa succederà quando saprà della scommessa, perché succederà lo sai vero?> la sua voce inizia ad incrinarsi, forse il pensiero di stare da sola la spaventa. Forse non é cosi cattiva.

<Se é vero amore capirà> rispondo incerto.

<Ma ti senti? Sei uno sfigato. L'amore non esiste, esiste il sesso, la passione ma non l'amore> Ritiro tutto quello che ho detto, é cattiva.

<Preferisco essere uno sfigato innamorato che un pezzo di ghiaccio a cui importa solo di sé>

<Sappi che tu puoi chiudere con me ma io non ho chiuso con te, non ti libererai di me così facilmente>

<Stammi lontana>

E senza dire nient' altro esco per l'ultima volta da casa sua. 

L'amore é una scommessa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora