24 - Grace

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Avviso: Questo capitolo ha contenuti espliciti sessuali. 

Sono seduta sul divano con in mano le mie adorate patatine, che bontà suprema. Come volevasi dimostrare, ho vinto io! Io ho scelto per lui un pacco di assorbenti e ovviamente ha sbagliato in pieno il prezzo. Meglio per me, fanno sempre comodo. Lui ha scelto per me una confezione di preservativi. Credeva che non sapessi il costo invece ci sono andata molto vicina. La sua faccia mi ha fatto morire dal ridere. Peccato che i preservativi non so come sfruttarli visto che la mia vita sessuale è in letargo da un anno e mezzo. Dopo Carter, non c'è stato più nessuno.

Prendo il cellulare con la mano pulita e mi scatto una foto con una patatina tra i denti. Deve rodere ancora un po', la invio subito a Carter. Visualizza e non risponde. Me lo aspettavo, non ama perdere, come nessuno del resto. Decido di farmi una doccia.

Sento bussare alla porta. Forse è Lucy, sono appena uscita dal bagno e ho addosso il mio solito accappatoio rosa. Bussano ancora.

<Un attimo!> Bussano ancora

<Vuoi per caso sfondare la porta Lucy?> Solo che ad aspettarmi lì fuori non è la mia amica ma Carter. Cazzo è venuto a casa mia. Oddio, sono mezza nuda. Faccio per chiudergli la porta in faccia.

<Non così in fretta, Gracie> entra senza chiedermi il permesso, sembra una bestia inferocita. Mi fa ridere.

<Fra poco avrai finito di ridere. Strega> e senza che me ne renda conto ho la testa piena di Cheetos e magari fosse solo la testa, sento le briciole scendermi giù per il seno. Quel bastardo.

<Se non le posso mangiare io non le mangi neanche tu> inizio a lacrimare, alcune briciole mi sono finite anche negli occhi. Corro in bagno, mi bruciano, ho bisogno di lavarmi il viso.

<Hey, tutto bene?>

<Secondo te? Guarda come mi hai ridotto> mi giro verso Carter, la sua faccia passa da preoccupata a divertita in tempo zero.

<Sembri un Cheetos vivente> ride di gusto. Non lo sopporto.

<Ah si?> prendo un po' di patatine dalla testa, le sbriciolo tra le mani e prima che se ne accorga gliele spalmo sul collo e sul viso.

<Ora siamo pari> adesso sono io a ridere. I suo occhi sono rosso fuoco.

<Questa me la paghi> mi trascina in doccia e mi apre il getto gelido sopra. Mi manca il respiro ma riesco ad urlare. Lui si scansa per non essere bagnato. Chiudo subito il rubinetto. Non é finita qua. Mi giro e gli do le spalle. Nel giro di poco lui si avvicina

<Grace> mi chiama appoggiando una mano sulla spalla. Mi giro e lo trascino in doccia con me e poi apro il getto, non sono masochista però e la metto calda. Spero non abbia il cellulare in tasca perché altrimenti può salutarlo per sempre visto che é zuppo dalla testa ai piedi. Lo guardo e rimango a bocca aperta. Le goccioline d'acqua continuano a scorrergli sul viso, il mio sguardo si ferma sulle sue labbra, anche quelle bagnate. Deglutisco a fatica. Ho voglia di baciarlo, tanta, troppa voglia. Ma lui ne ha? Prima che riesca a rispondermi mi sento prendere il viso tra le mani e sento le sue labbra che un secondo fa guardavo bramosa, sulle mie. La lingua calda mi accarezza.

<Prova a guardarmi ancora così e non riceverai solo un bacio piccola Grace>

<Così come?> chiedendo facendo l' innocente.

<Come se non desiderassi altro che baciarmi. Mi fai andare fuori di testa> ammette, sorrido, ma dentro di me i battiti accelerano.

<É quello che voglio però> lo guardo vogliosa mordendomi il labbro

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