30 - Carter

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Sono sul letto. É stata una giornata dura, lunga, impegnativa e non é ancora finita. Ho scoperto di amare una persona e ne ho lasciata un'altra. Sono le 04.00 del mattino, sono tornato a casa dalla discoteca da un'ora, ho zero sonno. Non ho fatto altro che pensare a Grace, la mia Grace. Ho il cuore che scoppia di gioia. Ho in mano il suo diario, voglio leggere cos'ha scritto su di me. Lo apro, il cuore mi batte veloce, scorro le pagine fino ad arrivare a quella in cui é scritto il mio nome e la data, 20 febbraio. Il mio compleanno. Inizio a leggere.

Oggi é il 20 febbraio, il compleanno di Carter ma io lo sapevo già, fin dalle elementari quando il suo amico Jordan gli ha portato un regalo. Non l'ho mai dimenticato. Si é deciso di iniziare la scommessa oggi così da avere il pretesto per parlargli. Brittany mi ha consigliato di prendere un muffin al cioccolato come regalo. Non credo che gli piaccia il cioccolato per cui ho deciso di cucinare un muffin al caramello salato che é anche il mio gusto preferito. Speriamo gli piaccia.

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La mia prima uscita con lui é stata imbarazzante, il muffin era orribile, salatissimo. Forse l'ho colpito perché ho indovinato il gusto. Spero che mi dia una seconda possibilità e che voglia uscire ancora con me. Devo vincere la scommessa dopotutto.

Fa male leggere queste cose, ero una scommessa, ma del resto anche per me Grace all'inizio era una stronza antipatica. L'amore ti fa cambiare. Continuo a leggere.

28 febbraio. Oggi io e Carter siamo andati al cinema. Abbiamo visto una commedia romantica, ho pianto per tutto il tempo. Perché la tizia deve avere sempre una malattia terminale? Lui é stato carino, mi ha passato i fazzoletti e mi ha offerto i pop corn. Ho scoperto che i suoi genitori lavorano in giro per il mondo e che lui é cresciuto con sua sorella Ellen. Mi piacerebbe conoscerla anche se dubito che una volta che gli dirò di questa scommessa mi vorrà parlare. Non ci voglio pensare.

10 marzo. CARTER MI HA BACIATO. MI HA BACIATO. Le sue labbra morbide e carnose, l'ho sempre sognato un bacio così. Nessuno é come lui. Eravamo al parco, stavamo facendo una passeggiata. Ad un certo punto lui si é fermato io non me ne sono accorta e sono andata avanti. Che scema. Quando ho realizzato che stavo camminando da sola sono ritornata indietro. Gli ho chiesto perché si era fermato. Vuoi sapere cosa mi ha detto? Si é fermato perché si é reso conto di una cosa che voleva fare. Così gli ho chiesto cosa volesse fare in un parco alle quattro di pomeriggio. E lui mi ha preso per i fianchi, mi ha tirato verso di lui e dopo avermi detto " questo" mi ha baciato. E che bacio. Non avrei mai voluto che si fermasse. Mi fa stare bene, é sincero, buono, a differenza mia. Sto sempre più male ma non posso mollare.

Sorrido al ricordo. Se sapesse che avevo voglia di baciarla da prima di quel momento...Non ho resistito.

25 marzo. Io e Carter stiamo insieme, siamo una coppia. Il piano va perfettamente, ho ancora tre mesi per farlo innamorare, ci riuscirò. Quanto a me, lui mi sta piacendo sempre di più. Qualche giorno fa l'ho visto a petto nudo negli spogliatoi maschili, a momenti svenivo. La professoressa di educazione fisica mi ha dato un biglietto da consegnare al coach di Carter così sono entrata nello spogliatoio. Tutti a petto nudo, non ho mai visto tanti addominali e pettorali in vita mia! Il mio preferito rimane Carter ma forse sono di parte.

Scorro le pagine fino a trovare una data importante. 29 aprile.

29 aprile. Ho fatto l'amore con Carter, la mia prima volta. É stato perfetto, doloroso si ma penso sia normale viste le sue dimensioni.

Strabuzzo gli occhi. La mia Gracie. Scoppio a ridere.

Comunque, non scriverò i particolari perché quelli rimarranno solo con me. Dico solo che é stato gentile, amorevole, come sempre del resto. L'abbiamo fatto nel mio letto, ora che annuso le lenzuola profumano di lui. Come posso pensare alla scommessa dopo tutto quello che stiamo vivendo? Piango ogni volta che torno da un nostro appuntamento. Non voglio più soffrire così.

Una morsa mi stringe il cuore. La farò soffrire. Mi viene da vomitare. Scorro ancora le pagine,

1 giugno. Scrive.

Amo Carter Bale, lo amo con ogni fibra del mio corpo. Amo tutto di lui, i suoi capelli scompigliati che profumano sempre, le sue mani grandi che mi accarezzano, le sue braccia forti che mi stringono. La sua voce calda e profonda, rassicurante, le sue labbra morbide sempre pronte a dire parole gentili. Amo i suoi occhi, veri, occhi che parlano, così scuri che mi ci perdo ma così come mi perdo riesco anche a ritrovarmi, mi ritrovo in lui, sono parte di lui. E infine ma non meno importante amo la sua intelligenza, la sua perspicacia, la sua generosità, amo il suo cuore.

Le lacrime scorrono inesorabili sulle mie guance. Non le voglio fermare. Cosa le sto facendo. Sono degno del suo amore? Cazzo no. Non me la merito. Forse si sentiva così anche lei, come ha fatto a convivere con questa cosa per quattro mesi? Capisco come si deve essere sentita, e se una volta scoperto lei decidesse di non perdonarmi come ho fatto io all'inizio? Se non voglesse neanche ascoltarmi? A giocare con il fuoco ci si brucia, lo sapevi fin dall'inizio. Non credevo che mi sarei innamorato di lei. L'amore non ha mai limiti, supera tutto, odio, rancore, rabbia. Dove c'é amore c'é vita e io voglio vivere.

***

É venerdì, prima delle vacanze di Natale, fra pochi giorni io e Grace torneremo a casa per festeggiare con le nostre famiglie. Non vedo l'ora di passare del tempo con lei. Ho pensato che le dirò della scommessa una volta tornati qua. Perché dovremmo rovinarci le vacanze? Dopotutto io la amo, non conta solo questo? Ti piacerebbe, la fai troppo facile così.

Grace é davanti a me che aspetta che io le dica il numero del bigliettino che ho in mano, mi sono perso tra i miei pensieri. Guardo veramente il numero, 9, lo apro, Le mie paure. Guardo Grace, é splendente, i capelli le ricadono sulle spalle, se li é tagliati un po' e devo dire che sta ancora meglio di prima, come se fosse possibile. Mi guarda in attesa così mi decido a parlare.

<Le mie paure dice qui> e le mostro il biglietto. Sono proprio curioso di sentire le paure che affliggono questa ragazza, la mia. La vedo così forte, così sicura di sé che non mi sono mai chiesto di cosa potesse avere paura ma dopotutto é umana e tutti abbiamo paura di qualcosa.

<Sono contenta che sia uscito questo biglietto. Allora...da dove comincio. Beh ho paura di varie cose come gli squali, se mi trovassi in mare aperto, in acqua e con uno squalo che nuota verso di me credo che morirei all'istante. Dunque non ho intenzione di fare crociere. Mai.>

Rido per l'enfasi del suo racconto. Sorride anche lei e poi va avanti.

<Ho paura di essere sepolta viva, che ne so magari credono che io sia morta e mi seppelliscono ma poi mi sveglio all'improvviso. Come su Misfits, ti ricordi?>

Certo che mi ricordo dato che l'abbiamo guardata quando stavamo assieme, anche se ho qualche vuoto su alcuni episodi visto che mettevamo la puntata e poi chissà come finivamo nudi sul letto.

Annuisco, così prosegue.

<Poi ho paura di rimanere sola, che le persone a cui tengo di più se ne vadano per sempre>

Io non vado da nessuna parte, ma non lo dico, lo penso e basta. Probabilmente sarà lei a non volermi più vedere...ecco di nuovo la morsa nel petto.

<E poi per ultimo, promettimi che non riderai, é una paura un po' stupida legata al mio passato. Più che una paura é un senso di vomito ogni qualvolta sento nominare quella parola>

Secondo me é caffè amaro, so che lo odia e una volta a casa mia non avevo lo zucchero così ha dovuto berselo al naturale. Non mi ha parlato per l'ora successiva!

<Mi hai sentito?>

Ah, la già detta?

<No scusa stavo ipotizzando quale potesse essere questa paura disgustosa > dico ridendo

E lei ridendo a sua volta risponde.

<É la paura delle scommesse>

Il sorriso scompare tanto velocemente quanto mi é arrivato e un senso di nausea mi pervade. Non sembra notarlo perché continua. Forse sarebbe meglio se non lo facesse visto che a momenti potrei vomitarle addosso.

<Solo sentire quella parola mi viene il voltastomaco. Non oso immaginare se dovessi trovarmi dentro una scommessa come reagirei. Di sicuro non bene anche se nessuno conosce il mio passato dunque non lo farebbe di proposito. Vabbè non ci voglio pensare. É solo una paura, non é reale.>

É reale eccome invece e ha davanti agli occhi la persona che ha scommesso su di lei.

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