LA SUA VENDETTA!

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Dopo il mio ritorno a casa e dopo quello ch'era appena successo Damon iniziò a riempirmi di domande,Damon è sempre stato così,protettivo e un gran fratello.
Sembra che da quando sia tornata in questa città non ci sia pace.

DAMON:Che vuol dire che ti stava per uccidere?
JULIETTE:Che mi stava quasi uccidendo..
DAMON:E poi che ti ha detto?
JULIETTE:Mi ha detto che la sua vendetta sta iniziando.
DAMON:Ok adesso basta,la uccido!
JULIETTE:Damon che stai dicendo,per favore non fare cose di cui potresti pentirti.
DAMON:Poi..che ha fatto?
JULIETTE:Niente in particolare...
DAMON:Che razza di risposta è?

Non ebbi neanche il tempo di rispondere che il campanello iniziò a suonare all'impazzata,mi ritrovai Kai davanti la porta che entrò come un pazzo in casa.

KAI:È venuta di nuovo?
DAMON:Di che diavolo sta parlando?
JULIETTE:Ecco Damon...devi sapere una cosa,dopo che quella strega mi stava quasi per uccidere..Kai l'ha fermata con  un'incantesimo.
Dissi tutto d'un fiato,come se stessi dicendo qualcosa di proibito.
DAMON:Fantastico,veramente..grazie mille,ora puoi andartene.
JULIETTE:Si ecco Kai...mio fratello intendeva dire che ti ringraziamo..e se vuoi puoi andare.
KAI:Si ho capito..ciao.

DAMON:Da quando ti fidi di quel rammollito?
JULIETTE:Sei stato scortese..
DAMON:Io scortese?sono io il fratello cattivo..
JULIETTE:A proposito quello buono dov'è?
DAMON:Non è ancora tornato,ha lasciato la sua ragazza da sola.
JULIETTE:Oddio a proposito di Elena dovevo portarle la medicina,con tutto quello che è successo mi sono scordata.
DAMON:Si vai..


JULIETTE:Elena...svegliati...
ELENA:Come ci sono finita qui?io ero...
JULIETTE:Tranquilla ci sono io,hai avuto un piccolo problema,prendi questa.
ELENA:Grazie,chissà che sarebbe successo se non mi avessi trovata.
JULIETTE:Non ci pensare....senti ti ricordi cos'è successo?
ELENA:Si...
JULIETTE:Credo che Stefan non voleva mentirti,e non voleva farti pensare che tu fossi soltanto un rimpiazzo,cerca di metterti nei suoi panni,io non lo sto difendendo perché credimi che l'avevo avvertito a quello stupido.
ELENA:Tranquilla,cercherò di capirlo,ma non è facile.
JULIETTE:Lo so..
ELENA:Bene,ti ringrazio sei stata fantastica,adesso devo tornare a casa.
JULIETTE:Ti accompagno.

Tornando a casa vidi Stefan seduto sul divano.
L'aveva combinata grossa questa volta,spero che riesca a capire ciò che ha fatto.

JULIETTE:Stefan...dov'eri?
STEFAN:In giro.
JULIETTE:Ti conosco..che c'è che non va?
STEFAN:Ho fatto un casino.
JULIETTE:Io ne faccio ogni giorno.
Finalmente lo vidi sorridere,sapevo che stava male,e odio vedere le persone che amo stare male.
JULIETTE:Per Elena?
STEFAN:Si...
JULIETTE:Puoi stare tranquillo,le ho parlato,capirà.
STEFAN:Mi avevi avvertito,avrei dovuto ascoltarti.
JULIETTE:Non ci pensare,e corri da lei.
STEFAN:Dovresti fare la psicologa.
JULIETTE:Grazie,ci farò un pensiero.






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