Capitolo 10

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"Guardami in faccia i miei occhi parlano e tu dovresti ascoltarli un po' più spesso" ~Fedez, Magnifico~

"Sometimes I start to wonder was it just a lie? If what we had was real how could you be fine?"

"A volte mi domando se era solo una bugia, se quel che avevamo era reale, come puoi stare bene adesso?" ~5sos, Amnesia~

Zayn's pov:

Ok, forse mi ero lasciato prendere un po' troppo la mano, avevo agito d'istinto senza riflettere. Era che...cazzo, non pensavo che in cosi poco tempo riuscisse a baciarla, speravo di avere più tempo per pensare ad un modo per dividerli, ma quel bacio mi aveva spiazzato. E la cosa più odiosa era stato dover ascoltare i suoi squallidi pensieri su quanto fosse bella e bla bla bla, senza poter fare niente.

Dovetti distruggere un po' di vecchie sedie e cassoni dell'immondizia che avevo attorno, per reprimere l'impulso di attraversare come una furia il molo e scaraventarlo con un pugno in mezzo al mare, ma nonostante ciò non ero ancora completamente calmo. La cosa più sensata a cui riuscii a pensare fu di soggiogarlo e cosi feci ma non avevo riflettuto sulle conseguenze a cui avrebbe comportato tutto ciò, sarebbero successi non pochi casini, ma almeno avevo staccato quella specie di sanguisuga da Amber.

E ciò andava a mio favore, rendeva molto più semplice il mio obiettivo, sarei riuscito ad avvicinarla a me con poco sforzo.

Niente più intoppi, niente più problemi. Tutto sarebbe andato secondo i miei piani. L'unica cosa che avrei dovuto fare sarebbe stato scoprire cosa nascondessero quegli occhi, che non vedevo da un sacco di tempo. E non poteva essere una banale coincidenza, c'era sotto qualcosa. E io lo avrei scoperto.

Amber's pov:

Camminavo sovvrapensiero per il corridoio della scuola, era appena iniziato l'intervallo ed ero alla ricerca del mio rag...Liam. Non sapevo ancora cosa eravamo, se fidanzati, amici o cos'altro. Si ok ci eravamo baciati, e cavolo che bacio, ma non dovevo iniziare a farmi illusioni e correre troppo. In fin dei conti uscivamo insieme da neanche una settimana e io mi stavo già facendo un po' troppi film mentali. Non andava bene. Dovevo andare con calma e lasciare che le cose avvenissero a tempo debito, senza forzature.

Raggiunsi il suo armadietto e fortunatamente lo trovai li cosi, felice di vederlo, mi avvicinai e lo abbracciai forte. Ma non ricambiò. Mi staccai delusa e lo guardai con un'espressione interrogativa.

-Amber?- ricambiò il mio sguardo confuso, come se non capisse il motivo di quell'abbraccio improvviso. Ma come? Dopo la bellissima giornata trascorsa insieme ieri non potevo abbracciarlo davanti a tutti? Si vergognava di me?

-E questo...- non lo lasciai finire, avevo capito tutto.

-No guarda lascia stare. Ho sbagliato io a pensare che fossi diverso, ma in realtà siete tutti uguali. Prima fate i dolci e carini ma quando si torna a scuola fate come se non fosse accaduto niente. Bella persona che sei, veramente- ero veramente furiosa, più che altro con me stessa, per esserci cascata in cosi poco tempo. Erano bastate 2 uscite e qualche stupido complimento per abbindolarmi come una cretina. Non gli diedi il tempo di controbattere che gli voltai le spalle, pronta a fuggire via. Ma mi fermò rapidamente, girandomi di nuovo verso di lui.

-Credo di non capire di cosa stai parlando-

-Oh si certo, fai anche il finto tonto. Mi stai seriamente dicendo che non ricordi cos'é successo ieri, a Brighton? Ma fammi il piacere, come puoi negare l'evidenza. Santo dio ci siamo baciati, non ha significato proprio nulla per te? Era quello il tuo scopo? No perché ti conviene dirmelo subito- cercai di mantenere un tono pacato per evitare di dare spettacolo davanti a tutta la scuola, ma si notava comunque quanto fossi arrabbiata.

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