Capitolo 8

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A: x
Zayn? Sei tu?

Digitai velocemente sul telefono ed inviai. Lo posai e mi sedetti sul bordo del letto torturandomi le mani nervosa, ricontrollando il telefono per molte volte, posandolo poi nuovamente delusa senza ancora nessuna risposta. Mi decisi così di andare a letto, ma continuai a rigirarmi tra le coperte non riuscendo ad addormentarmi. Proprio mentre stavo per cadere nel mondo dei sogni mi rispose, erano ormai le 2:00 di notte.

Da: x
Può essere. Vai a letto ora, che è tardi.
Z.

Mi svegliai con il sorriso sulle labbra e saltellai canticchiando verso la cucina per prepararmi qualcosa da mangiare, poco dopo mi raggiunse anche Niall, con i capelli ancora scompigliati dal cuscino e dei comodi pantaloni della tuta grigi che lui usava come pigiama.

-Buongiorno, fratellone- gli scoccai un sonoro bacio sulla guancia per poi versargli il caffè che avevo preparato anche per lui.
-E tutta questa felicità?- chiese stranito, stroppicciandosi un occhio e sedendosi accanto a me.
-Boh, mi sono svegliata bene- scrollai le spalle per poi andare in camera mia a vestirmi. Ero stranamente felice e sentivo che quella sarebbe stata una bellissima giornata, anche se fuori era nuvoloso.

Mi incamminai verso scuola e all'ingresso incrociai Mia, ci salutammo ed entrammo insieme chiacchierando verso la nostra classe di Geografia. Quando entrai, voltai lo sguardo verso il mio banco e notai che aveva qualcosa di strano. Mi avvicinai e vidi un biglietto piegato con cura con sopra una bellissima rosa rossa. Presi la rosa in mano annusandola, aveva un profumo delizioso.

-Chi è? Chi è?- mi chiese Mia, con la voce da bambina continuando a tirarmi gomitate sul fianco. Non ne avevo la minima idea. Negai con la testa per dirgli che non lo sapevo e dispiegai il foglietto per leggerlo.

In questi giorni non ho fatto altro che pensare a te. Sembrerò un po' sfacciato, ma mi piacerebbe uscire insieme e portarti nel posto che preferisco qui a Londra. Passerò a prenderti verso le 16:00 a casa tua. A più tardi.
Liam

Liam! Quel Liam? -È Li-liam- sussurrai quasi, ma Mia mi sentì benissimo e mi abbracciò forte, entusiasta. -Oh, che bello. Sono felicissima per te! È stato stra dolce, con la rosa e tutto...wow- disse sciogliendo l'abbraccio soffocate. Io ero rimasta sconvolta, in bene ovviamente, con ancora il biglietto in mano e un sorriso da ebete stampato in viso.
-Amber ha un appuntamento, Amber ha un appuntamento...- iniziò a prendermi in giro, canticchiando questo stupido ritornello imbarazzante. Sentii un rumore di un banco che batteva contro qualcosa e puntando lo sguardo verso la provenienza di quel suono, vidi il banco di Zayn capovolto, lui con uno sguardo arrabbiato e Mia che mentre canticchiava lo guardava come se lo stesse facendo apposta per farglielo sapere.

-Mia basta, ti prego- la pregai diventando rossa tutto d'un colpo e tirando la ragazza affinché si sedesse al suo posto. Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Zayn, ma erano strani, quasi completamente neri, poi in un secondo tornarono normali e spostò la sua attenzione sul suo banco rovesciato che si apprestò a sistemare. Non mi guardò per tutta l'ora e nemmeno nelle ore successive, anche quando, nell' ora di Biologia, ci trovammo l'uno accanto all'altro. Finita anche quell' ora mi decisi a parlargli, per cercare di capire cos'aveva e perché non si comportava come il solito con me, ma quando feci per avvicinarmi lo vidi sparire oltre le porte dell'aula e immergersi tra la massa di studenti che affollavano il corridoio durante l'intervallo e fu per me difficile, a quel punto, seguirlo e così lo persi.
Finite le lezioni mi incamminai verso casa, triste. Non ero riuscita a parlare con il moro per tutto il giorno, sembrava mi stesse evitando, se io andavo in un posto lui prendeva la direzione inversa. Sembrava una fottuta acchiapparella, io gli andavo dietro cercando di "prenderlo" e lui scappava via. Fino a quando mi stufai e diedi un taglio a quel gioco per bambini. Però prima che varcassi il cancello, alla fine del giardino scolastico, una voce mi chiamò.

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