Capitolo 17. Le sacre scritture pt.1

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Pov Caius

Non so cosa mi stia facendo quell'insignificante umana, ma ha provocato in me un sentimento strano, mi sono preoccupato che stesse bene e vederla andare via in compagnia di Alec mi irrita.
Li seguo sino alla stanza ma rimango in disparte, sento la loro stupida conversazione sino a che il piccolo vampiro non esce dalla sua stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Aspetto dietro la sua porta e ascolto il suo respiro diventare sempre più leggero ed impercettibile ed il suo cuore rallentare i regolari battiti, segno che si è addormentata.
Entro nella stanza lasciandola socchiusa per non rischiare di svegliarla con il rumore turbolento mentre viene chiusa.
Mi appoggio ai piedi del suo enorme letto, la osservo agitarsi nel sonno così mi avvicino con cautela e le carezzo fievolmente con il dorso della mano il contorno del suo corpo girando su un lato delineandolo perfettamente.
<<Caius!>> esclama una voce a me troppo famigliare, mi giro sicuro di me e la fisso
<<Athenodora, che ci fai qui?>> le domando fermo ed impassibile
<<Questa domanda la dovrei fare io a te, che ci fai nella stanza della mondana e perché le stai così vicino?>> mi domanda a raffica alzando la voce e mettendosi a braccia conserte, quando fa così sembra davvero una bambina ed io non la sopporto.
La prendo per un polso e la trascino fuori cercando di chiudere lentamente la porta
<<Vuoi svegliarla?>> le domando a mia volta
<<No, voglio che mi rispondi, allora? che ci facevi nella sua stupida stanza?>> continua gridando
<<Stavo solamente controllando>> esprimo
Il nostro litigio viene interrotto da Jane
<< Caius, il maestro richiede la sua presenza>> mi dice, guardo stizzita nuovamente Athendora ed in compagnia di Jane raggiungo Aro nella sala del trono
<<Caius fratello, con Marcus stavamo pensando di far parlare Madelaine con la cara Beth, lei potrebbe aiutarla ed aiutarci a capire qualcosa in più sul suo marchio attraverso i suoi strani libri, cosa ne pensi?>> mi domanda
<<Penso che le sacre scritture possano fare al caso nostro, ma sai quanto è pericoloso leggere oltre ciò che ci è consentito>> affermo a mia volta
<<Lo so, ma è l'unico modo per far sì che si fidi di noi, Jane... convoca immediatamente Beth e dille di portare le sacre scritture in biblioteca>>
<<Subito maestro>> risponde la ragazzina bionda per poi dileguarsi.
<<Vado a svegliare la mondana e la porto in biblioteca>>
Mi avvio nuovamente verso la stanza della rossa e vi entro senza bussare pensando stesse ancora dormendo ma a mia sorpresa il letto era vuoto, mi avvicino alla scrivania e mi perdo a guardare tutti i suoi stupidi aggeggi inutili tra cui una piccola spazzola consumata con qualche capello rosso caduto quando dalla piccola porta di fianco compare lei con un asciugamano avvolto in testa e un altro avvolto intorno al gracile corpo che lascia poco all'immaginazione. La osservo e sono quasi impietrito poiché nonostante tutto è molto bella
<<O mio dio!>> esclama spalancando gli occhi spaventata
La squadro da capo a piedi mentre lei ha lo sguardo fisso verso di me, incrocio i suoi occhi e ci fissiamo per qualche secondo ma io ritorno poco dopo sul suo abbigliamento quasi incantandomi, quando lei decide di scoccare le dita facendo sì che l'attenzione tornasse su di lei.
<<Mi hai fatta spaventare, ti sembra il modo di entrare nelle camere altrui? Che ci fai qui?>> mi domanda a raffica.
Sono stregato non riesco a staccarle gli occhi di dosso, ma decido di smettere e ripongo la spazzola che stavo osservando precedentemente tra i vari oggetti.
Mi osserva con aria furiosa
<<Non volevo farti spaventare, volevo solo sapere come stessi, sei quasi svenuta>> affermo cercando di non incrociare il suo sguardo
<<Come vedi ora sto bene>> afferma a sua volta
<<si, lo vedo>> dico fissando nuovamente il suo corpo coperto solo da un asciugamano
<<Comunque sono venuto perché se vuoi saperne di più c'è una persona che ti può aiutare e tranquilla, mi ha mandato Aro a dirtelo quindi nulla di nascosto>> continuo sottolineando che mi avesse mandato Aro senza che ci fossero malintesi o mal interpretazioni
Lei mi fissa e scorta in avanti la testa per farmi capire che devo uscire per permetterle di cambiarsi, sorrido beffardo ed esco fuori senza proferire parola.
Mi chiudo la porta alle spalle ed incontro Athenodora
<<Eed eccoti qua, colto in flagrante proprio dove volevo trovarti, nella stanza della mondana>> afferma portando le sue braccia al petto
<<Athenodora, ancora con queste stupide insinuazioni?>> domando retoricamente sovrastandola e incamminandomi al piano inferiore
<<Eri nella sua stanza nuovamente, mi vuoi dire che non c'è nulla?>> domanda urlando
Stizzito la prendo nuovamente per il polso e la porto nella stanza più lontana, la stanza della musica come la chiamiamo noi.
<<Perché mi hai trascinato qui, sai che siamo quasi impercettibili al suo orecchio!!>> enfatizza ancora a braccia incrociate
<<A volte ti comporti come i mortali sai!>> esclamo fulminandola con lo sguardo
<<Forse perché tu non me la racconti giusta caro marito mio!!>> esclama girandomi in tondo
<<Aro mi ha mandato a chiamare la mondana per aprire le sacre scritture>> le do spiegazioni
<<Com'è che non ti credo?>>
<<Sono problemi tuoi, io ti sto dicendo la verità, perché ti dovrei mentire? A volte sei proprio impossibile Athenodora. Sei gelosa?>>
<<Io gelosa della mondana? Ma per favore!>> sogghigna
<<Se non lo fossi, non avresti modo di reagire cosi>> la guardo sfidandola
<<So che ti piace la mortale!>> esclama, in quel momento mi blocco quelle parole invadono la mia mente ma prima che potessi replicare, la porta emette un cigolio, è semi aperta e la stanza si inebria di quell' odore dolce e acido; la furia parte in me.
<<So che sei lì mondana è inutile che ti nascondi, sento il tuo odore!>> esclamo fermo e severo fissando la porta da dove spunta una chioma rossa raccolta in uno chignon basso
<<Nessuno ti ha mai insegnato che non si spiano gli altri?>> domanda furiosa Athenodora fissando la rossa come se volesse mangiarla
<<Io non..>> inizia a parlare ma la interrompo subito.
<<Ci stavi spiando stupida umana? Ma perché non vi fate mai gli affari vostri!>> esclamo infuriandomi ancora di più, stupidi mortali impiccioni!
<<Io ti stavo cercando, sei venuto da me dicendomi che Aro ti aveva mandato per indagare>> espone timidamente e a braccia incrociate ma con tono secco e deciso, mi guarda minacciosa, mi fa ridere quando cerca di tenerci testa, è solo una sciocca illusa e ciò mi irrita sempre di più.
<<Stupida mondana!>> sussurro sorpassandola e lasciando la stanza incamminandomi verso la biblioteca seguito a ruota dalla rossa con un passo molto lento.
<<Potresti anche rallentare>> afferma correndomi dietro
<<Sei tu che sei troppo lenta, non ho tempo da perdere>> le rispondo spalancando le porte della biblioteca dove subito dopo lei cade, stupida ed imbranata.
<<Potresti anche guardare dove metti quei dannati piedi!>> dico prendendola per un braccio ed aiutandola ad alzarsi
<<E tu potresti anche evitare di essere così violento ed arrogante>> controbatte togliendo con violenza il suo braccio dalla mia presa, ci fulminiamo con lo sguardo facendo calare un silenzio tombale fino a che un rumore interrompe quel momento ed entrambi guardiamo nella stessa direzione
<<Ho interrotto qualcosa?>> domanda Beth.
<<Assolutamente no, dove sono i libri?>> le domando severo, lei mi guarda compiaciuta schioccando semplicemente le dita e facendo comparire sul tavolo dinanzi a noi dei libri impilati, molto antichi e dalla rilegatura fragile. Le pagine sono giallastre ma Madelaine le sfoglia con enfasi e passione
<<Queste cosa sono?>> domanda sfogliando ogni singola pagina
<<Sono le sacre scritture, qui puoi trovare passato presente e futuro incerto>> le risponde la ragazza
<<Perché incerto?>> le domanda curiosa
<<Perché sono formate da indovinelli o da frasi incomprensibili se vogliamo dire e, non sempre equivalgono al futuro vero e proprio a volte sembrano scritte solo per essere scritte portando chi le legge in uno stato di profonda pazzia>> risponde nuovamente Beth sorridendo
La rossa si siede e sfoglia con più accuratezza ogni singola pagina trovandoci una foto di un demone tutto rosso con la faccia incomprensibile e due corna piccole ma evidenti, i denti aguzzi ed il corpo avvolto solo da un telo azzurro.
<<E questo?, Ashmedai?>> domanda osservando attentamente la foto e subito dopo guardando prima me e poi la ragazza
<<Qui sono elencati tutti i demoni più potenti appartenenti alla gerarchia degli angeli di Satana, questo in particolare che hai letto è appunto Ashmedai, ovvero Asmodeo il demone della distruzione, dell'ira della discordia e della vendetta>> spiega Beth indicando la foto del demone visto da Madelaine
<<Asmodeo hai detto? Io, questo demone.... L'ho visto!!>> esclama guardandomi terrorizzata.

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, come va? Spero bene. Ecco a voi un altro capitolo che spero vi sia piaciuto. Se si lasciate like e commento.
A 10 like il prossimo altrimenti non continuo.
Scusate per eventuali errori grammaticali e/o di battitura.
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Caius - J.C.B (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora