Capitolo 35. Risveglio

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Mi sveglio in camera mia, mi sento stordita e ho paura ad aprire gli occhi.
Sento una strana pressione sulla testa, come un macigno che me la comprime sino a farla scoppiare di dolore.

Apro leggermente gli occhi cercando di far filtrare pian piano la luce per poi accorgermi che in realtà, la luce presente nella stanza, è la luce molto debole della abatjour proveniente dal lontano comodino alla mia destra. Guardo la finestra mettendo a fuoco la camera accorgendomi che fuori è buio inoltrato e anche le luci in strada sono spente.
Mi metto seduta pian piano portandomi le mani alle tempie, respirando a pieni polmoni. Mi giro in direzione della luce e mi accorgo che accanto a me, vestito sempre in modo impeccabile, c'è Caius seduto comodamente mentre legge - Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.- Sicuramente, lo facevo tipo da grandi classici, ma non sicuramente di un'opera come Sogno di una notte di mezza estate.
Chiude il libro e mi fissa sorridendomi amorevolmente, lo guardo interrogativa, poco prima mi aveva trattato male ed ora mi sorride.

<<Ti sei svegliata finalmente>> sorride
<<Tu cosa ci fai qui?>> Domando sedendomi meglio
<<Ti avevo promesso che non ti avrei lasciato, avevi ragione. Mi sono comportato da sciocco egoista.>> risponde rattristato
<<Che intendi?>>
<<Stavi male e io me ne sono andato furibondo nonostante ti avessi fatto una promessa; è solo che...quando ti ho vista così felice al tuo risveglio con Dominic ho avuto una strana sensazione e ho preferito andarmene e lasciarvi da soli, mi sentivo di troppo e non volevo affollare la stanza ma mi rendo conto di aver agito in modo sbagliato, ti chiedo umilmente scusa>> dice velocemente tutto d'un fiato, non so che dire e rimango in silenzio fissandolo e non sapendo se abbracciarlo o rimanere li ferma

<<In cosa naviga ora la tua piccola testolina da umana??>> sogghigna
<<Nulla, non so che cosa dire>> sorrido
<<Mi dispiace essermi arrabbiato>> espone avvicinandosi e spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio sinistro << Mi dispiace essermi arrabbiato prima>>
<<Non...non preoccuparti>> sorrido ancora portando la mia piccola mano sul suo grande liscio e freddo viso
<<Ero molto in apprensione, eri cagionevole e sei venuta a cercarmi solo per colpa dei miei stupidi pensieri>>
<<Caius, tranquillo, ora sto bene>> dico facendo un ghigno felice
<<Hai perso conoscenza dinanzi ai miei occhi e ti ho portata subito qui. Beth ti ha fatto altre trasfusioni ed incantesimi, ora sei pulita e nessun demone potrà trovarti.>> enfatizza <<Hai dormito per quasi due giorni e giuro che questa volta ho adempiuto alla mia promessa. >>
<<Ho dormito per due giorni?!>> Esclamo
<<Si... sono stato qui giorno e notte per quanto mi fosse possibile. Quando Aro aveva bisogno di me qui c'era Dominic o Beth, ma non ti ho lasciata sola>> dice pronunciando il nome dell'Ibrido con una punta di veleno sulla lingua
<<Non avevo dubbi>> sorrido ancora accarezzando il suo viso perfetto <<Sei geloso di Dominic?>> rido
<<Non so neanche cosa sia la gelosia...mondana>> devia il discorso trattenendo un sorriso ma, io non ce la faccio e li scoppio a ridere in faccia scatenando anche la sua di risata, una risata così cristallina e deliziosa da udire
<<Ora che ne dici di riposare un altro po? Sono solo le 3:00>> afferma
<<Non ho sonno Caius>> dico a mia volta, lui si stende comodamente sul mio letto, prende il lenzuolo adagiandolo sul suo fianco sinistro e a braccia aperte mi invita ad avvicinarmi. Lentamente e leggermente dolorante mi avvicino a lui, non lo trovo per niente freddo anzi è piacevole stare in quell'abbraccio rassicurante e amorevole.
Con l'altra mano mi copre il corpo con l'altra parte del lenzuolo e il piumone rosso, circonda le mie spalle con il suo braccio e mi regala un bellissimo bacio sui capelli. Poggia la sua testa sulla mia stendendosi ancora un po' e, prendendo nuovamente il libro, lo apre alla pagina dove era rimasto iniziando a leggere quelle righe intramontabili

<< Quanto una persona può essere più felice di un'altra!
In Atene si pensa che io sia bella quanto lei. Ma a cosa serve? Demetrio non se ne accorge e non vuole saperne di ammettere qualcosa che, ad accezione di lui soltanto, ammettono tutti gli altri.

E così come egli sbaglia ad ammirare gli occhi di Ermia, così anche io sbaglio nell'ammirare le virtù di lui. Le cose più umili e volgari, anche se prive di forma e proporzione, possono essere trasformate dall'amore, e così nobile può diventare qualsiasi cosa vile. [....]>> 

è così bello sentirlo leggere, ha una voce così bella e delicata che fa si che la tua fantasia navighi nei più profondi e teneri pensieri.
Modestamente sono sempre stata una grande lettrice ma, sinceramente, sentirle pronunciate dalla voce di Caius, ha tutt'altra melodia. Ti trasporta tra le righe e sembra proprio come se qualcuno dell'epoca Shakespeariana fosse al tuo fianco.

Nonostante non fossi per niente stanca , le mie palpebre cedono al sonno, tra le braccia delicate del mio bellissimo e giovane amante.


Caius - J.C.B (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora