Cala la notte buia e solitaria, questa più che mai; dopo una doccia rigenerante ho indossato la mia vecchia maglietta XL che uso abitualmente come pigiama e mi siedo sulla finestra a golfo ad ammirare una Volterra autunnale divisa a metà: la Volterra pronta per dormire con tutte le finestre che pian piano, una ad una si spengono e, la Volterra che sta appena prendendo vita riempendo locali e piazze di ragazzi e non.
Li osservo sorseggiando una spremuta di Arancia pessima portatami da Alec con la cena di questa sera, mi sento molto nostalgica che mi si stringe il petto ed una lacrima fuoriesce sola rigandomi il viso, la caccio subito via con il palmo della mano, lascio il bicchiere per terra e continuo a guardare da quella vetrata portandomi le ginocchia al petto.
Le luci dei lampioni giocano tra le strade illuminando ogni singola via, molti si stringono nei piumini o nelle giacche di pelle, l'ormai vento di fine ottobre inizia a "parlare coi palazzi", come diceva sempre Valentina all'udire i primi soffi di vento dell'autunno, e le stelle sono quasi impercettibili per le nuvole notturne.
Mi manca la mia sciocca e monotona vita di tutti i giorni, poter ridere e scherzare con Alex, prenderlo in giro per i suoi ricci ribelli, mi manca andare a ballare con Valentina durante le nostre serate libere e fare l'alba... wow l'alba da quanto tempo non la vedo sorgere, ormai sono qui da quasi 5 mesi come un uccello in gabbia, non riesco a riconoscere più neanche le ore che passano.
La mia vita di certo non era eccezionale, ma era quello che era e mi andava bene così.
Sospiro rumorosamente e dopo aver lanciato un altro veloce sguardo chiudo quelle tende bianche per poi raccogliere il bicchiere messo poco prima per terra e riporlo nel vassoio poggiato sul baule, alzando lo sguardo mi accorgo che la porta della mia stanza era semi aperta; che strano, mi sembrava di averla chiusa! Mi sarò sbagliata, magari non le avrò dato il giusto colpetto, mi affretto a chiuderla e di conseguenza mi faccio coccolare dalle coperte successivamente calandomi in un sonno leggero.Il mattino seguente disturbata dalla poca luce delle finestre mi alzo e mi stiracchio per bene, la piccola sveglia sul mio comodino segna le 8.00 del mattino, non male pensavo fosse più tardi.
Mi avvicino alle finestre aprendo le tende per far entrare un sole inesistente, delle nuvole nere e minacciose ricoprono tutto il cielo segnando un probabile acquazzone nel giro di poche ore; sbuffo e mi avvio verso il bagno ma la porta della mia stanza si spalanca
<<Buongiorno!>> esclama entusiasta Heidi
<<Cos'hai da urlare tanto ed essere così euforica? E soprattutto potevo essere nuda o meglio potevo essere ancora a letto a dormire mi avresti fatto spaventare a morte>> esprimo squadrandola, i suoi occhi sono neri come la pece
<<Sono euforica perché oggi sento che sarà una giornata stratosferica>> afferma
<<Non direi dato il tempo, cosa vuoi Heidi? Come mai sei in camera mia a disturbarmi di primo mattino??>> le domando cinica
<<Ti ho portato la colazione e sono venuta ad avvisarti che Aro ti vuole tra un ora giù nella sala del trono, ti vuole presentare una persona>> enfatizza lasciando il vassoio della colazione e prendendo quello della cena, senza aggiungere altro gira i tacchi ed esce dalla mia stanza chiudendo la porta con cura.
Mi siedo sul baule avvicinando il vassoio e notando dei toast molto bruciati della marmellata di ciliegie dall'aspetto poco invitante, una tazza di latte ed un caffè all'apparenza bruciato.
Mischio il caffè nel latte e lo bevo tutto di un sorso lasciando tutto il resto così e mi avvio nuovamente verso il bagno sperando di non essere interrotta di nuovo.
Lavo bene faccia denti e il resto, mi guardo allo specchio ed i miei capelli sembrano aver preso una scossa così li raccolgo in una coda molto alta e ben ordinata senza lasciar nessun capello fuori posto a parte due ciuffi prima delle orecchie mossi che danno movimento, mi sposto in camera e mi siedo dinanzi lo specchio truccandomi con un po' di fondotinta e cipria, un po' di terra sotto gli zigomi per dare forma e colore al viso, una linea sottile di elyner e tanto mascara, finisco il tutto pettinando e delineando le mie sopracciglia rosse inesistenti e contornando le labbra con un rossetto nude tendente al mattone; direi di essere abbastanza presentabile.
Mi posiziono dinanzi l'armadio con l'intento di aprire il solito sportello con i vestiti di valentina ammucchiati ma il mio istinto mi dice di lanciarmi, le parole di Beth mi tuonano in testa come un forte temporale e presa appunto dall'istinto, apro la prima anta mi ergo a destra e sinistra tra numerosi vestiti meravigliosi ed eleganti tra corti e lunghi di vari colori, dopo la mia lunga ricerca mi innamoro di un abito bianco, lo indosso arriva sino sotto il ginocchio le maniche sono lunghe lasciando la spalla sinistra scoperta tra alcuni nastri così come il polso destro, lo scollo non c'è ma è presente un bellissimo mezzo collo non troppo stretto, tutto l'abito calza a pennello sul mio corpo, è aderente ma morbido allo stesso tempo e non avrei mai pensato di indossare un abito così succinto per i miei gusti. Tra le tante scarpe presenti in quell'armadio enorme, decido di abbinarci dei sandali neri con tacco sottile; do un altro sguardo veloce al mio aspetto e mi stupisco di me stessa.Rifaccio bene il mio letto spruzzandomi successivamente due spruzzi del mio profumo preferito e mi volgo verso la sala del trono con molta sicurezza ma anche con mille pensieri, chi è ora questa persona che mi vogliono presentare? Inizio a scendere in quel corridoio buio grigio e freddo cercando di non inciampare in quei soliti gradini rovinati ritrovandomi poi di fronte alla porta con ghirigori in oro. La porta si spalanca ancor prima che io potessi allungarmi verso il manico rivelando un Heidi molto infuriata
<<Sei in ritardo stavo venendo a chiamarti!>> esclama nervosa
<<Beh sono qui mi hai trovata, evvivaa>> rispondo a tono
<<Wow... finalmente hai deciso di vestirti in modo decente!>> sogghigna beffarda, le rivolgo un leggero sguardo serio per poi sorpassarla e portarmi al centro della sala, gli occhi dei tre vampiri seduti ognuno sul proprio trono sono fermi su di me, mi sento in imbarazzo e guardo altrove ma ben presto mi accorgo che anche gli altri vampiri presenti nella stanza mi guardano attentamente. Volto gli occhi al cielo e respiro rumorosamente posando il mio sguardo su Caius che mi squadra attentamente ma con espressioni inesistenti
<<Oh, giovane bella Madelaine, alla fine hai visto che vestirti in modo diverso non è affatto male? Guarda tutti i vampiri qui presenti sono ai tuoi piedi>> sorride e si alza
<<Concordate con me fratelli?>> continua rivolgendosi ai vampiri accanto a se
<<Sei assolutamente deliziosa Madelaine, non vergognarti della tua bellezza>> Enfatizza Marcus sorridendomi a malapena e solo li mi accorgo della mia rigidità e nelle mie braccia posizionate al petto, mi sciolgo e do un leggero respiro
<<Grazie>> rispondo rivolgendo uno dei miei sorrisi più sinceri, Aro guarda Caius che non aveva ancora espresso la sua opinione, non si accorge dello sguardo pungente di Aro poiché il suo era ancora rivolto verso di me
<<Fratello?>> domanda verso il biondo
<<Maestro?>> domanda a sua volta distogliendo la vista da me
<<Cosa ne pensi del finalmente nuovo look della giovane e bella Madelaine?>>
<<Sei... Sei fantastica>> dice serio, non rispondo e mi limito ad annuire stringendo le labbra
Dopo qualche secondo Heidi entra nella grande stanza con un giovane ragazzo molto affascinante, lo squadro bene è alto e nonostante la giacca di pelle nera posso notare le sue braccia molto muscolose, i capelli biondo scuro sono rasati sui laterali lasciandoli sopra un po' più lunghi, la barbetta incolta e le labbra carnose in fine, la cosa forse più affascinante di lui, gli occhi così rari e affascinanti. L'occhio destro è di un azzurro intenso senza alcun tipo di sfumatura, il celeste è pieno e vivido mentre il suo occhio sinistro è marrone intenso con un angolo celeste come l'altro occhio.
Lo osservo attentamente mentre cammina verso i tre vampiri con aria altezzosa, il suo profumo è inebriante, mi sorpassa, si ferma qualche secondo a fissarmi, mi osserva da capo a piede rivolgendomi un veloce sorriso che ricambio.
La sua pelle è bianca ma non traslucida e gessosa come gli altri e le sue gote sono tendente al roseo; lui non è un vampiro.Mi sento osservata, Caius mi sta fulminando con lo sguardo, è arrabbiato ed irritato.
SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, come state? Io come sempre.
Ecco a voi il nuovo capitolo come mio augurio per la Pasqua (lol).
Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento se si lasciate like e commento mi renderebbero davvero felice.
Scusate per eventuali errori grammaticali e/o di battitura. Bacioni enormi. A presto.
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Caius - J.C.B (ITA)
FantasyIl passato di Madelaine è molto complicato. Il padre, un un mezzo demone, nipote di Asmodeo, principe degli inferi, e la madre una semplice mondana, bella ed affascinante. Madelaine resta orfana a soli due anni, cresce in orfanotrofio sommersa da in...