Si avvicina lento, sono ancora impietrita, morta dalla paura. Perché queste cose succedono sempre a me!
Caius si avvicina lentamente, chiudo gli occhi e do l'ultimo respiro da umana.
Sento che prende il mio mento tra le sue dita lunghe e fredde, mi fa rabbrividire e mi stringo nella giacca, passa qualche secondo prima di sentire le sue labbra su di me ma, non sono sul mio collo, bensì sulle mie labbra.Quando le sue labbra sfiorano le mie, mi sento strana, come non ero mai stata prima. Pensavo e mi chiedevo se lo volevo veramente, sono assalita dai dubbi ma alla fine, mi lascio trasportare lasciandomi cullare dal vento autunnale.
Le nostre labbra sono congiunte, unite e il mio calore con la sua temperatura fredda quasi ghiacciata mi fanno sentire dei brividi lungo la schiena, apro gli occhi e lo guardo, quello che provo non riesco a descriverlo, c'è qualcosa nel suo tocco, nella sua pelle a contatto con la mia che ancora non capisco, come piccole scosse.
Il mio cuore è a mille mentre le labbra giocano armoniosamente l'una con l'altra.
La mia testa si ripete in continuazione "è questo l'amore?" ma ne il mio cuore ne quel bacio mi sanno dare una risposta.
Inspiegabilmente... misteriosamente... improvvisamente... le mie mani cominciano a pulsare... sento il battito del mio cuore sperduto in ogni singolo millimetro del mio corpo... le mie mani iniziano a sudare... sono agitata, tremo.
Sento il cuore a mille, sento la testa girare e non capisco più nulla. È come se il muretto del ciglio sotto di me non esistesse più... è come se nulla intorno a me esistesse... ci siamo solo noi.
Le nostre labbra si stanno sfiorando appena. Le sue labbra sono carnose e fredde ma allo stesso tempo morbide e setose, non me le aspettavo per niente in quel modo dato il corpo duro e marmoreo.Mi lascio attraversare dalla passione e mi stringo a lui che istintivamente intensifica il nostro bacio.
Iniziano a tremarmi le ginocchia, inspiegabilmente, non riesco a farle smettere. Dei brividi gelidi mi percorrono tutto il corpo, dalla cima dei capelli fino ai piedi; sento freddo ma non freddo per il vento, poi improvvisamente ho caldo... sudo e tremo.
Lo sento sorridere mentre riprendo fiato per poi continuare a baciarmi, anche io lo faccio e le farfalle nel mio stomaco iniziano a danzare il valzer.
Stringo le mie mani sul suo viso per cercare di avvicinarlo come per rendermi conto che quell'istante non finisse e che tutto ciò sia reale e non una presa in giro ma lui cerca di starmi lontano, ha paura di mordermi così cerca di controllarsi come più li è possibile.
La testa continua imperterrita a girare mentre quel sorriso davanti a me illumina l'atmosfera che mi circonda.
È questo l'amore? Non lo so, non capisco nulla, non ho mai provato una sensazione simile, tanta eccitazione, terrore, felicità, sgomento e paura tutte insieme.
Orami non riesco a controllare nessuna parte di me, è come se la mia mente e il mio corpo si fossero bruscamente staccate una dall'altra.
Quando sento nuovamente la sua mano sfiorare la mia guancia rossa e bollente i dubbi svaniscono. È come se quel tocco freddo ma pur sempre vellutato, quel contatto tra il mio corpo e il suo avesse trasformato in me qualcosa.
Mi distacco per prendere fiato, le nostre fronti combaciano perfettamente e i nostri sguardi non smettono per un secondo di brillare ognuno nell'altro.
Non riesco a smettere di guardarlo e di sorridergli, pensavo che mi odiasse, pensavo che odiasse la razza umana, il mio odore, tutto di me.
Mi accarezza i capelli e mi sfiora con un lieve bacio sulla fronte. Entrambi non parliamo siamo silenziosi. Da lontano si sentono soltanto piccole vocine come sussurri provenienti dalla piazza e, il rumore del vento che si innalza sempre più cattivo.
Caius distoglie lo sguardo da me iniziando a guardare il cielo, lo scimmiotto e noto che delle nuvole all'apparenza nere e minacciose iniziano a coprire quel bellissimo manto di stelle sopra di noi.
Mi guarda e mi sorride, poi avvicina ancora le mie labbra alle sue accompagnandole con una carezza e le nostre bocche si uniscono nuovamente e io, questa volta, mi sento più sicura. Risento ancora una volta quel brivido prima freddo poi caldo attraversare ogni cellula del mio corpo. Muovo la mia mano, anche se la mia mente non ha mai ordinato di farlo, accade tutto senza un perché.
Gli sfioro il fianco e sento le cuciture della camicia tra le mie dita. Gli accarezzo la schiena e sento il freddo del suo corpo marmoreo contro la mia mano.
È bello sentire le nostre labbra giocare, è fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente.
È come se tutto in quegli istanti fosse dannatamente perfetto.
<<Dobbiamo andare>> afferma dopo un po'.
Mi prende per mano e mi aiuta a scendere dal cornicione alto, mi prende per i fianchi per poi mettermi giù, siamo di nuovo vicini, vorrei tanto sentire per qualche secondo le mie labbra sulle sue ma non voglio azzardare e fare passi falsi così mi limito a rimanere inerme a fissarlo aspettando e sperando che lui faccia la prima mossa.
Mi sorride e mi prende per mano ed insieme scendiamo velocemente le scale dopo che Caius chiude bene la porta col chiavistello.
Ho paura di cadere da un momento all'altro andando così veloce ma, so che c'è lui che in tal caso mi prenderà al volo.Arriviamo dinanzi la mia stanza ed il mio stomaco inizia a brontolare non avendo ingerito nulla
<<Qualcuno qui ha fame!>> sogghigna
<<Un po', ma posso resistere>> sorrido come un ebete aspettando ancora e forse invano il nostro contatto, come se ora non ne avessi mai abbastanza; come una droga.
Mi fissa e mi sorride non lasciando mai la mia mano
<<Vai a dormire?>> mi domanda fissandomi leggermente serio
<<No..>> rispondo <<Non sono stanca>> continuo abbassando il capo
<<Non sei stanca?!>>
<<Mai stata così sveglia>> rispondo ancora, lui mi porta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio per poi carezzarmi una guancia, di nuovo quel brivido dietro la schiena quando la sua pelle fredda sfiora la mia calda.
Si avvicina e mi dà un altro lungo e bellissimo bacio, vorrei che questo sogno non abbia mai fine.<<Voi Mondani siete proprio così ingenui>> afferma, lo guardo interrogativa, non capisco il perché della sua affermazione, penso che sia scherzando così inizio a ridere, lui mi squadra maligno, brutale, senza un minimo di sentimento, come se tutto ciò che è successo pochi minuti fa fosse svanito subito dopo aver attraversato quella porta.
<<Caius...cosa...>> balbetto <<Cosa vuoi dire?>> domando
<<Dovresti gironzolare di meno nel palazzo di notte sai mondana?!>> esclama nervoso tornando torvo e cattivo e togliendo bruscamente la presa dalle mie mani. Sapevo che non c'era da fidarsi.
Lo guardo interrogativa, non capivo
<<Caius ma che stai dicendo?>> domando
<<Che sto dicendo? Perché voi mondani fate sempre ciò che vi pare? Mi sembra che Aro sia stato chiaro su cosa puoi o non puoi fare!>> continua sadico
<<Si ma..>>
<<Niente ma>> mi interrompe <<Sai quali sono le regole ragazzina sfacciata. Torna in camera tua e non uscirci fino a domani mattina>>
I suoi occhi sono di nuovo cattivi e pieni di odio, non mi sono resa conto di aver iniziato a piangere.
Wow, davvero wow. Sono proprio una grande stupida. Apro la porta della mia stanza e gli e la sbatto in faccia prima che lui potesse andar via.
Stupido e presuntuoso, arrogante sadico del cavolo. Ma prima o poi riuscirò a scappare da qui, quanto è vero che mi chiamo Madelaine Gori Lloyd. Mia madre mio padre e soprattutto Valentina non saranno morti invano per vedermi rinchiusa qui nella torre di raperonzolo. Troverò un modo per scappare e non riusciranno mai più a trovarmi, ne loro ne tutto il fottutissimo mondo nascosto.
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Caius - J.C.B (ITA)
FantasyIl passato di Madelaine è molto complicato. Il padre, un un mezzo demone, nipote di Asmodeo, principe degli inferi, e la madre una semplice mondana, bella ed affascinante. Madelaine resta orfana a soli due anni, cresce in orfanotrofio sommersa da in...