Capitolo 10. Compromessi

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SPAZIO AUTRICE: Buonasera a tutti, scusate l'orario ma è l'unico momento in cui sono riuscita a ritagliare del tempo per me.
Come state?? Spero bene, io molto stanca sono sincera.
Scusate innanzitutto il ritardo nel pubblicare, come vi ho gia spiegato ho un po' il blocco quindi vi chiedo anche scusa se il capitolo sarà un po' monotono o corto.
Scusate eventuali errori grammaticali e/o di battitura ma comunque spero vivamente che il capitolo sia di vostro gradimento.
Aspetto con ansia i vostri commenti 😍 che mi rendono sempre molto felice.
Grazie a tutti per non avermi abbandonato e per leggere con enfasi ogni singolo capitolo, davvero grazie.
Al raggiungimento di 15/20 like cercherò di pubblicare il prossimo. Vi voglio bene. Buona lettura 💚

Aro stringe la mia piccola mano nelle sue fredde e lisce, prova a leggere la mia mente ma il marchio inizia a bruciarmi, con poca intensità, Aro mi osserva e mi fissa negli occhi. Caccia una risata nervosa e frenetica che echeggia in tutta la stanza, lo fulmino con lo sguardo e il suo sguardo passa da me ai due vampiri più lontani
<<...Riesco solo a leggere i miei pensieri>> ridacchia, continuo a guardarlo in cagnesco, non capisco come sia possibile che lui non riesca a leggere i miei pensieri.
<<Quindi?>> domando curiosa e fisso il vampiro che sposta nuovamente il suo sguardo su di me, ha gli occhi spalancati e le mani a mo di preghiera contro il suo petto.
<<Il marchio ti protegge dai miei poteri, credo che nel momento in cui tu o comunque il marchio, credi di essere in pericolo esso si attiva>> pronuncia il vampiro dai capelli corvino
<<Continuo a non capire>> affermo questa volta a braccia conserte
<<Il marchio di caino è come uno scudo difensivo, nella genesi viene raffigurato e spiegato che chiunque possieda il marchio di Caino e viene attaccato, chi attacca subirà una vendetta sette volte più grande>> sbuffa il vampiro dai capelli biondi e si avvicina porgendomi un libro molto antico dalle rilegature apparentemente fragili tra le mani, ci guardiamo in modo molto intenso, i nostri sguardi si incrociano, ci osserviamo e in quell'attimo sento il mio cuore che quasi mi esplode dal petto, poi mi dà le spalle con quell'aria perennemente furiosa e altezzosa. Perché questo vampiro che non mi degna la ben che minima attenzione dovrebbe provocare in me tali reazioni?!
Lascio perdere il mio stupido subconscio e apro un dibattito sul potere di Aro dando il mio punto di vista sul perché Aro non abbia subito una vendetta sette volte maggiore come spiegato da Caius ma ben si abbia letto solo i suoi pensieri.
Aro guarda la ragazzina bionda alla mia sinistra, come se parlassero con solo lo sguardo lo sguardo della ragazzina si posiziona su di me, anche io la osservo, non capisco cosa stia per succedere
<<Dolore>> pronuncia Jade fissando i suoi occhi nei miei ma non succede assolutamente nulla, si sente solo nuovamente Aro che ridacchia estasiato
<<Assolutamente magnifico!>> esclama ancora, la bionda mi guarda in modo maligno, neanche il suo potere funziona su di me purché ancora non ho capito bene di che potere si tratta dalla sua affermazione suppongo infligga dolore, e questo la fa infuriare parecchio, dopo di che ci riprova il fratello, una nebbia nera fuoriesce dalle sue mani ma appena si avvicina a me mi gira in torno non mi sfiora e scompare all'improvviso, Aro è davvero estasiato alla vista di tutto ciò.
Guardo nella direzione dove si trovano i tre, li guardo interrogativa
<<Per ora il tuo potere ti protegge solamente da altri poteri, è davvero straordinario!!>> esclama avvicinandosi nuovamente a me
<<Non oso immaginare qualora diventassi una di noi, il tuo potere sarebbe straordinario!!>> esclama ancora
<<Ci pensate fratelli?>> questa volta si rivolge agli altri due, Marcus sembra come se stesse sorridendo a mezzo labbro ma sempre in agonia mentre Caius sorride beffardo e come se avesse un unico pensiero con Aro, non ho intenzione di farmi comandare da nessuno e soprattutto non ho intenzione di diventare un vampiro.
<<Non diventerò mai un vampiro>> affermo sogghignando
<<Oh mia cara era solo un affermazione, tornando alle tue condizioni, chiedi ciò che vuoi e vediamo se possiamo accontentarti>> mi sorride il vampiro dai capelli corvino
<<Voglio continuare con la mia vita da mondana, la mattina andare all'università quando ci sono le lezioni, continuare a studiare e dare gli esami e laurearmi, continuare a lavorare nel negozio di dischi e vedere i miei amici>> espongo sperando accettino le mie condizioni
<<Per il momento posso prometterti che potrai continuare con i tuoi studi, ci teniamo molto alla cultura ma dovrai continuarli qui dentro per il momento, non vogliamo che qualcuno venga a sapere di noi puoi capire benissimo>>
<<Ma.. fratello>> dice Caius ma Aro lo blocca prima che possa dire qualcos'altro
Lo guardo senza rispondere annuisco e basta, sospiro profondamente aspettando che acconsenta tutto il resto
<<Per quanto riguarda il tuo lavoro mi dispiace ma non possiamo farti tornare, per lo stesso motivo capisci, è troppo pericoloso, non sei al sicuro e non vogliamo rischiare che qualcuno ti trovi, noi vogliamo proteggerti, lavorerai nella nostra fantastica biblioteca. Comunque ciò non ne consegue che quando vorrai uscire vieni da noi e decidiamo insieme>> mi sorride ancora e sembra abbastanza convincente, voglio andare fino in fondo a questa storia e l'unico modo è rimanere qui ma alle mie condizioni e, se davvero qualcuno mi sta cercando, sono più sicura qui dentro con loro che non fuori da sola nel mio appartamento. Annuisco ancora senza proferire parola.
<<Un ultima cosa, posso riavere il mio cellulare ed il mio computer? Per favore>> imploro
<<Vedremo cara, ora Heidi ti riaccompagnerà nella tua stanza così potrai riposare e stare tranquilla, ti spiegherà lei tutto passo per passo.>>
Heidi si para al mio fianco e insieme ci dirigiamo di nuovo in quella che ormai è la mia stanza. Nella stanza si sono aggiunti 3 borsoni ed uno zaino.
<<Abbiamo mandato qualcuno nel tuo appartamento per portarti qui alcuni tuoi vestiti e qualcosa che penso che possa servirti, se vuoi fatti una doccia e riposa>> mi dice, la sua voce è tranquilla ma fredda e distaccata, dopo avermi detto ciò, senza neanche guardarmi e salutarmi se ne va sbattendo la porta.
Apro i borsoni e ci trovo dentro qualche intimo pulito, jeans e t-shirt, qualche paio di snikers e stivaletti, il mio amato bautycase e la mia immancabile cassa JBL.
Decido di farmi un bagno rilassante così, mi dirigo in bagno e riempio la piccola vasca immergendomi di conseguenza, cerco di rilassarmi anche se i pensieri vengono sempre tutti a galla.
Dopo una mezz'ora abbondante esco dalla vasca e avvolgo il corpo in un grande asciugamano bianco posto al lato di essa.
Dopo essermi asciugata ben bene e aver indossato un intimo pulito e una t-shirt maschile trovata nei borsoni, noto che dalle finestre si intravede ormai il buio più totale per quanto le voci in giro per il centro storico ancora non si plachino, mi affaccio alla finestra e sorrido alla vista di tutte quelle persone spensierate mentre io mi sento rinchiusa in una fortezza.
Sento bussare alla mia porta e con calma e tranquillità vado ad aprire, davanti a me si presenta il ragazzino dai capelli scuri, Alec, con un vassoio in mano. Lo squadro alzando un sopracciglio
<<Ho pensato avessi fame>> annuncia e mi sorride
<<Grazie>> proferisco sorridendo a mezzo labbro, il ragazzo entra nella stanza e lascia il vassoio sul baule ai piedi del letto
<<Sei hai bisogno sono a tua disposizione>> continua a sorridermi
<<Grazie mille... Alec, giusto?>> domando per non sbagliarmi, lui mi sorride ed annuisce dopo di che esce chiudendosi la porta alle spalle.
Guardo il vassoio non ho molta fame ma qualcosa devo pur mangiarla, sul piatto è presente una semplice bistecca con dell'insalata ed una bottiglietta d'acqua che finisco in pochi secondi, non bevevo da questa mattina.
"In fondo è stato gentile, non sono così cattivi!" "o per lo meno non tutti!" penso tra me e me.
Dopo essermi scolata l'intera bottiglietta d'acqua inizio a prendere un po' di insalata e mangiarla a forza ma una lampadina mi si accende, nel baule c'erano dei fogli di carta.
Scosto il piatto ed apro il baule ed eccolo lì, il cofanetto in legno leggermente rovinato, lo apro e prendo uno dei fogli a caso

10 Giugno ore 15:25

Non so se leggerai mai queste lettere, spero di si, sei una ragazza così intelligente coraggiosa e dinamica che non ci metterai molto a capire della mia scomparsa e dei miei piani.
Sono qui ormai quasi da un mese e non posso lamentarmi mia cara Madelaine e sto scoprendo pian piano che questi vampiri non sono poi così male.
Si, sono assetati di potere, di odio e ripudio verso la razza umana ma, spacciandomi per te ho capito che davvero non potrebbero mai farti del male anche perché hanno paura del tuo potere.
Mi trattano bene, mi danno da mangiare e da bere, ci alleniamo tutti i giorni anche se, ben presto scopriranno che io non ho il tuo potere ma che sono una semplice strega priva ormai di poteri magici.
Jane è davvero pericolosa, il suo potere mi deperisce ogni giorno di più ma sta tranquilla me la cavo abbastanza bene.
Vorrei tanto raccontarti di più ma ho paura che mi scoprano. Ti voglio bene piccola Mad, sta attenta.

Vale.

Caius - J.C.B (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora