Capitolo 31. Febbre

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<<Ora...devo andare o si insospettiranno>> mi dice con tono pacato lasciandomi li ferma e stupita.
Sento tutte le mandate delle chiavi ed in fine chiavistello e lucchetto, eccomi nuovamente chiusa in gabbia.
Mi siedo sul letto toccandomi le labbra e ripensando a quel bacio... mi sento così in paradiso.
Mi stendo su quel letto all'apparenza morbido rannicchiandomi per il freddo che in questa stanza sembra aleggiare senza mai finire stranamente addormentandomi.

Sono di nuovo qui, in questo deserto rosso circondata da rumori macabri e il solito caldo pazzesco come se stessi in una pentola pronta per la cottura, i soliti massi e rocce consumate e il solito fuoco in lontananza tutto circondato dal cielo col suo strano color aranciato misto a rosso.
Ormai non mi chiedo più dove sono, in questo sogno così continuo e reale mi ci sono ambientata non ho più paura e sono sempre più motivata nel conoscere la verità di questo sogno.
Mi giro e rigiro su me stessa, cerco di scrutare ogni minimo dettaglio e rumore che mi possa dare un indizio, una pista.
Sento come un fruscio ma non c'è nulla intorno a me, in lontananza la familiare sagoma rosso intenso. Il viso mi è ancora incomprensibile, non riesco a scrutarne i lineamenti ma ormai so chi è, so a chi appartiene quella sagoma; Asmodeo.
Corro verso Asmodeo, determinata a scoprire cosa volesse ma, più vado avanti più il demone rosso sembra lontano come se i miei piedi non si muovessero di un centimetro.
Mi fermo stremata, innervosita, irritata.
Lo guardo facendo entrare più aria del dovuto nei miei piccoli polmoni
<<Cosa vuoi da me?>> domando sempre più innervosita con un tono di voce che non credevo di possedere. Il demone mi fissa, sembrava come se fino a questo momento non mi avesse mai veramente guardata come se, fino ad ora, non sapesse neanche della mia presenza in quel posto orrendo.
L'ansia mi assale e divampa in un calore peggiore di quello emanato dalle fiamme di quel posto.
<<Rispondi Asmodeo!>> esclamo sempre più nervosa e convinta. Il demone dal manto rosso sembra a questo punto avvicinarsi sempre più: "non ho paura, non ho paura, non ho paura" ripeto nella mia testa fino a quando, a pochi metri da me, ansimo.
Mi risveglio con poco fiato in corpo, con un sussulto spaventoso tutta sudata ed accaldata, mi porto le mani alla gola cercando di far tornare il respiro regolare, mi asciugo la fronte con la mano destra e sentendomi osservata mi giro trovando Caius semi disteso al mio fianco con un libro nero apparentemente nuovo, un braccio dietro al collo ed una faccia alquanto sbigottita.
<<Tutto bene?>> mi chiede chiudendo il libro e sedendosi più composto avvicinandosi a me
<<Si...tutto a posto>> rantolo
<<Hai fatto un brutto sogno?>> domanda <<Ti dimenavi un po'>> sorride portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
<<Si, è un sogno ricorrente, ormai non ci faccio più caso>> soffio portando la mia fronte bagnata contro la sua liscia fresca e molto piacevole lasciando così qualche cm di distanza tra i nostri due volti.
Respiro affondo inebriando le mie narici e il mio corpo con il profumo leggero, ed aromatico come fosse pieno di vento e di acqua.
<<Sei molto calda!>> enfatizza
<<Sono umana, direi che le nostre temperature corporee siano molto diverse>> sogghigno staccandomi contro voglia da lui per guardarlo e continuare a sorridere
<<No, sei più calda del solito. Hai la febbre Mad!>> esclama preoccupato. Ora che ci penso la testa mi scoppia davvero e sento gli occhi molto pesanti. Forse, dato che qui la luce è davvero scarsa non me ne sono resa conto fino a che Caius non me lo ha fatto notare.
Devo dire che Caius sia un buon anestetizzante. Rido silenziosamente della mia battuta interna facendo si che il biondo alla mia destra mi guardi interrogativo.
<<Scusami, pensavo ad una cosa divertente>> ammetto
<<Mettiti sotto le coperte, al caldo. Io arrivo subito>> dice alzandosi e andando verso la porta la quale questa volta non chiude con i mille lucchetti.
Faccio come mi ha detto anche perché, sto decisamente iniziando a sentire il solito freddo febbrile e inizio a guardare l'abatjour situata sul vecchio comodino di fianco al mio letto, giocherellandoci un po' per la noia.
Sbuffo e mi giro a pancia in su guardando il soffitto leggermente scolorito ed alcune macchie che sembrino formare delle strane forme.

Caius arriva in compagnia di Beth, mi metto seduta e li guardo interrogativi, la piccola strega dai capelli questa volta neri e vaporosi mi viene incontro abbracciandomi molto forte
<<Si, mi sei mancata anche tu>> sorrido stringendola a mia volta
<<Perché hai chiamato Beth?>> domando distaccandomi dall'abbraccio con la mia amica e rivolgendomi al vampiro dalla faccia all'apparenza ancora più bianca
<<Caius mi ha raccontato che, ti sei risvegliata in modo strano, ansimavi e nel sonno ti sei lamentata più volte>>
<<Mai sentito parlare di incubi?>> rido all'affermazione della ragazza ma loro si guardano seri
<<Hai perfettamente ragione a ridere tesoro ma ti posso assicurare che c'è una ragione>> continua
<<è un po' di febbre, paracetamolo e starò bene>> dico sedendomi alla fine del letto con i piedi a penzoloni sul pavimento freddo.
<<Quando ti sei addormentata eri tranquilla e la tua temperatura corporea era normale, anche mentre dormivi. Quando hai iniziato ad agitarti nel sonno ho sentito il tuo sangue scuotersi in maniera molto violenta ma non ci ho dato peso perché ti ho toccata ed eri ancora normale quindi ho dedotto fosse solo un inculo ma, quando ti sei risvegliata il tuo sangue a iniziato come a bollire e la tua temperatura si è alzata notevolmente e...>> si ferma per guardare Beth
<<Così mi spaventate>> affermo iniziando a tremare, Caius sparisce e torna in una frazione di secondo porgendomi una coperta piuttosto pesante e poggiandomela delicatamente sulle spalle
<<Devi raccontarmi il tuo sogno>> espone Beth molto seria. Le racconto il sogno nei minimi dettagli, nei ne era già a conoscenza rispetto a Caius, ma entro nello specifico raccontando tutto ciò che c'è di nuovo tutti i traguardi che sto cercando di raggiungere avvicinandomi ad Asmodeo
<<Questo non è un buon segno!>> esclama Caius preoccupato e furioso
<<Che significa non è un buon segno? Una volta Beth mi ha detto che i demoni si palesano per due motivi: per fare del male o per farsi conoscere dai loro seguaci per lasciargli un messaggio, ed io sono convinta che Asmodeo abbia un messaggio per me>>
<<Se ciò che mi hai raccontato è giusto, fino a che tu non li hai parlato lui era come se non ti vedesse>> domanda retoricamente ed io mi limito ad annuire
<<Ciò vuol dire che Asmodeo non ti aveva ancora trovata, che ti cercava e non riusciva a vederti>>
<<Elizabeth ciò non è un buon segno!>> esclama Caius sedendosi alle mie spalle e poggiando le sue mani su di esse
<<State enfatizzando un sogno? Sul serio voi due! Mi state spaventando>>
<<I tuoi incubi hanno una fonte e bisogna impedire che questa fonte ti trovi, per la tua sicurezza. Tempo fa mi hai raccontato che Valentina nella lettera ti aveva scritto che i tuoi genitori hanno scatenato l'ira dei demoni e che dopo che lei ha creato il marchio di Caino su di te, ne sono venuti a conoscenza di tale potere e ti volevano per se. Hanno mandato Asmodeo, lui è il principe degli inferi ed ora ti hanno trovata>> schernisce tutto d'un fiato la strega
<<Ancora non capisco cosa voglia dire tutto ciò con la mia febbre>>
<<Qui posso risponderti io, quando sei arrivata Aro aveva paura che qualcuno oltre a lui si impossessasse del tuo dono o meglio si impossessasse di te così ha fatto creare a Beth dei sigilli in modo tale da nasconderti e non farti trovare ma a quanto pare i sigilli si sono indeboliti e ti hanno trovata>>
<<Ecco perché non mi ha fatta mai uscire in tutto questo tempo>> dico e Caius si limita ad annuire
<<E ora cosa faccio? Come capiamo se i sigilli sono di nuovo attivi?>> domando
<<I sigilli non hanno più valenza, hanno capito come codificarli e non posso più ricrearli ma posso far si che non ti trovino ancora per molto>>
<<E come?>> la interrompe Caius
<<Beh, è un processo complicato, intanto partiamo con una doccia fredda per far scendere la febbre>> sorride
<<E dopo?>> domando irrigidendomi
<<Dopo arriva il peggio, dovrò farti un incantesimo per far si che il tuo sangue venga purificato e sarà molto doloroso dopo diche dovrò dissanguarti leggermente per sicurezza e farti una trasfusione con del sangue purificato e protetto che dovrà circolare nel tuo organismo>> mi spiega molto tranquillamente
<<Sembra una cosa molto macabra, non c'è un altro modo?>> domando terrorizzata
<<Se ce ne fossero io non ne sono a conoscenza>> mi dice stringendomi la mano
<<Se tutto ciò è vero dobbiamo avvisare Aro, non può rimanere all'oscuro di questa cosa per quanto io lo vorrei>> espone <<Mi dispiace Mad>> continua con in viso un'espressione davvero dispiaciuta
<<Nessun problema>> farfuglio velocemente
Caius e Beth si dileguano lasciandomi da sola in un bagno ghiacciato con erbe speciali e puzzolenti.

Caius - J.C.B (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora