Angolo autrice:
Ciao a tutti, sono tornata!Allora scrivo prima l'angolo autrice del capitolo perché devo dirvi un paio di cose...
Allora da qualche mese mi sono fatta una scaletta per decidere le storie da concludere. Perché?
Semplicemente perché ho troppe storie in corso e mi sono trovata spesso confusa tra una storia e un'altra.
Quindi questo è anche il motivo per cui non aggiornavo questa da un po'.
Ero impegnata a concluderne un'altra.Quindi...da adesso in poi mi dedicherò a questa qui così, spero, senza intoppi, di finirla per la fine o la metà di marzo.
Aggiornerò, sempre senza intoppi, ogni giorno ma è più probabile ogni due giorni.Detto questo, godetevi il capitolo! 😘
Mi tolse la maglietta e un'esplosione fece tremare il castello dei Kleid...
Logan si alzò in piedi come un fulmine e fissò la porta della mia stanza. Nello stesso momento uno dei servitori entrò di corsa e trafelato.
- Mio signore! Ci attaccano! - esclamò quello.
Mi rimisi la maglietta di Logan a mi alzai anche io.
- Chi? - chiese il mio ormai ragazzo.
- Gli umani, gli abitanti di Nepi! -
- Cosa? Perché? -
- Sono stati aizzati da quei bastardi dei Cacciatori di Vampiri! - esclamò lo zio di Logan.
Logan digrignò i denti e notai che i canini si erano allungati di nuovo e quei suoi occhi brillavano di un rosso sangue luminoso e inquietante.
Presi Logan per un braccio e lo strinsi.
- Ma...non posso farci nulla vero? - chiesi preoccupata mentre le immagini dei cacciatori che torturavano Logan mi riempivano la mente.
- Intendi se possono uccidere il nostro progenitore e principe? - chiese Vladimir Kleid dedicandomi la sua attenzione - No. Ma possono farlo a pezzi e a quel punto sarà difficile farlo tornare intero. C'è sempre un modo per eliminare un immortale -
- Se sarà necessario li combatteremo - disse invece Logan stringendo i pugni - Sono umani senza cervello, non sarà difficile farli fuori -
- Logan... -
- Cosa? - lo interruppe - La regola del non uccidiamo e viviamo in pace? Loro attaccano, noi rispondiamo -
A quel punto mi allontanai da Logan e cominciai a capire che cosa intendeva quando aveva detto che tra compagni si percepivano i sentimenti l'uno dell'altra.
Logan, in quel momento, emanava un forte sentimento di rabbia, odio e disprezzo.Inoltre sentivo in lui un bisogno febbrile di proteggere la sua gente. Forse dipendeva proprio dal fatto che era appena diventato Principe dei Vampiri.
- No, stavo per dire che te ne devi andare - disse Vladimir.
- Cosa? -
- Te ne devi andare, nipote - ripeté lo zio - Sei il nostro Principe adesso e dobbiamo proteggerti -
- Proprio per questo devo proteggere la mia gente! -
- Se fossi un normale principe magari! - esclamò l'uomo - Sei il progenitore immortale della tua razza e non ho passato gli ultimi anni della mia vita a proteggerti per farti fare a pezzi ora! Non puoi morire è vero, ma non è una bella sensazione essere ridotto in pezzi e i cacciatori sanno come evitare che torni tutto intero! -
Mentre lo diceva, il Conte Kleid aveva cacciato i canini e si era irrobustito, mentre anche i suoi occhi diventavano rossi.
- Non puoi più darmi ordini zio - disse Logan - Potevi pensarci prima di farmi elevare a capo dei vampiri -
Vladimir Kleid strinse gli occhi e spostò lo sguardo su di me.
Mi ero messa in disparte per evitare il tutto, ero si diventata una vampira ma non ero così pazza da mettermi in mezzo a due vampiri puro sangue decisamente incazzati.Poi fu un attimo, il più anziano dei Kleid mi venne addosso e mi strappò la maglietta, scoprendo il mio corpo nudo. Non ebbi modo di fare nulla o difendermi e quando Logan se ne rese conto era troppo tardi anche per lui.
Suo zio mi teneva bloccata davanti al suo corpo per farsi scudo dalla furia del nipote.- Ti staccherò la giugulare Vladimir! - esclamò Logan ringhiando e scoprendo i denti che stavano decisamente diventato troppo grandi.
Il servitore fece la cosa più ovvia: se la diede a gambe.
Ero nuda, davanti a Logan e bloccata da suo zio e l'imbarazzo che stavo provando il quel momento mi impediva di provare a reagire.
- No, non lo farai - rispose suo zio con calma.
Poi lo sentii che mi spostava i capelli e me li metteva davanti, scoprendomi la schiena.
- Perdonatemi signorina - disse il vampiro al mio orecchio - Non volevo essere brusco ma...conto su di voi per farlo ubbidire -
Poi mi spinse in avanti, tra le braccia di Logan che mi prese al volo e mi strinse a sé, ringhiando contro lo zio.
- Non provarci mai più! - lo minacciò.
- Ma per favore...- fece - Guarda la sua schiena, anche lei è legata a te. Io non posso darti ordini è vero...ma lei... -
Sentii Logan allentare la presa e trattenere il fiato. A quel punto capii che cosa intendeva Vladimir Kleid quando mi aveva detto quelle parole.
Lui non poteva dare ordini a Logan perché era il suo principe e capostipite ma io ero un discorso diverso.
Guardai Logan negli occhi e capii.
- Dobbiamo andare via, tuo zio ha ragione, non è né il momento nei il luogo per fare l'eroe - gli dissi sperando di riuscire a convincerlo.
A quel punto lui sbuffò e si allontanò, fissando male lo zio.
- Di solito funziona ma non così - disse - Anche se è la mia compagna e io il suo non può darmi ordini visto che è una mia creatura -
Vladimir si morse il labbro, facendo uscire il sangue.
Io ero l'unica che poteva impedire a Logan di farsi fare a pezzi ma se era vero quello che lui diceva...
Forse non potevo fare nulla nemmeno io.
Però, ricordavo perfettamente quello che i cacciatori gli avevano fatto, ricordavo bene come si erano divertiti ad infilzarlo per ore, come gli avevano infilato uno stiletto nel cuore e quello che il Conte aveva detto sul fatto che non poteva morire ma poteva finire in una specie di sonno senza ritorno facile...
Se lo avessero preso di nuovo come quella notte.
- Logan - dissi questa volta con più sicurezza - Dobbiamo andare via -
Lui mi guardò, gli occhi rossi e ancora furiosi.
Non lo avrei raggiunto in quel modo...lo sapevo, avrebbe fatto quello che voleva.Il punto era che poi io avrei dovuto soffrire, adesso anche più di prima per via del legame e a quel punto lasciai che la rabbia del principe dei vampiri si trasferisse in me.
Quello che accadde dopo rimase un mistero anche perché: gridai, furiosa e dal mio corpo partì un esplosione che sbalzó Logan e suo zio contro le pareti.
Vladimir Kleid fu più fortunato e si rialzò, stordito, ma Logan aveva perso i sensi.- Non so come tu abbia fatto, signorina, ma è stata un'ottima mossa - mi disse avvicinandosi barcollando e porgendomi una vestaglia - Ora dobbiamo portarlo via -
Annuii, confusa, poi mi misi la vestaglia e mi limitai a fare quello che mi diceva il Conte...
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Vampire
VampirPremessa: Fu allora che lo vidi. Un ragazzo dietro ad un cancello con scritto VIETATO ENTRARE, di fronte ad una delle case disabitate e pericolanti dopo il terremoto. Ero in vacanza con i miei genitori e avevamo deciso di andare ad Amatrice, per la...