Capitolo 19

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Christina

Mi svegliai con una strana sensazione di calore.
Aprii gli occhi e mi accorsi che di fronte a me c'era il petto di qualcuno.

Sollevai gli occhi e vidi il viso di Logan. Era sveglio e mi guardava con i suoi occhi grigi.

- Che...che cosa... - balbettai.

L'imbarazzo cominciava a farsi strada in me.
Per quale razza di motivo stavo dormendo nel letto con Logan? Considerato che avevamo litigato?

- Come stai? - mi chiese lui.

Come se qualche tempo prima non mi avesse cacciato di casa sua!

Mi scostai da lui e mi alzai dal letto. Ero ancora arrabbiata.

- Chris? -

- Non chiamarmi così! - esclamai - Io e te non ci conosciamo! -

- Christina...per favore -

Lo sentii muoversi dietro di me e l'attimo dopo mi prese il polso.

Trattenni il respiro.

Una parte di me voleva cantargliene quattro ma dall'altra parte non sapevo perché fosse lì.
Ero convinta che avessimo chiuso in tutti i sensi!
Che lui non volesse più vedermi.

Mi liberai dalla sua presa e mi diressi verso lo specchio. Ma una volta visto il mio riflesso per poco non gridai.
Mi portai le mani alla bocca e sgranai gli occhi.

- È per questo che non volevo che ti muovessi, volevo dirtelo prima che ti guardassi allo specchio - mi disse.

- Cosa...cosa mi hai fatto? - chiesi scioccata - Cosa mi hai fatto? -

Non me ne ero accorta ma stavo gridando.

- Ti avevo avvisata - mi disse avvicinandosi - Non ho avuto scelta -

Scossi il capo. Non era possibile!
Non lo era!
Era impensabile! Non poteva aver fatto una cosa del genere!

- Eri già entrata nella fase di trasformazione - mi spiegò - Ho dovuto finire il lavoro o rischiavi di morire -

- Perché...non è possibile?! -

- Mi sono nutrito da te per tanto tempo e tu hai bevuto il mio sangue...e questo è il risultato - mi disse.

Mi sedetti sul letto e mi portai le mani nei capelli.
Mi ero accorta che nell'ultima periodo mi ero sentita strana ma non pensavo che era dovuto a quello.
Mi ero accorta che quella mattina, appena sveglia, mi ero sentita meglio rispetto agli altri giorni ma non ci avevo dato peso.

- Mi hai...trasformata in un vampiro? - chiesi guardandolo.

Mi venne vicino e si inginocchiò tra le mie gambe.

- Non potevo lasciarti morire -

- E...adesso? - chiesi.

Che cosa avrei fatto della mia vita?
Non potevo più comportarmi come prima. Non avevo più nulla di umano, non potevo stare in mezzo alla gente come se niente fosse.
Che cosa avrei fatto?

- Adesso niente, Chris - mi rispose - Sei sempre tu, sei la stessa persona di ieri e dell'anno scorso -

- No. Non è vero! Ho gli occhi rossi e le zanne -

E mi sembrava abbastanza evidente.

Lo guardai negli occhi.
Adesso ero come lui.

Non potevo lamentarmi troppo perché non ero sola, non del tutto. Ma sapevo anche che non sarebbe stata la stessa cosa.
Che non potevo più vivere la mia vita tranquillamente e senza preoccupazioni.

- Ti aiuterò io, Chris - mi disse Logan prendendomi le mani - Sei...Mia, adesso. In tutti i sensi. Sei una mia creazione non solo mia amica -

Sussultai.

- Una...una tua creazione? - chiesi confusa.

Lui annuì.
Poi mi strinse le mani e mi costrinse a mettermi a terra davanti a lui.
Si sedette e aprì le gambe, mi ci fece sedere in mezzo e mi prese il viso tra le mani.
Non eravamo mai stati cosí vicino.

- Devi nutrirti, Christina - mi disse.

Solo a quel punto mi resi conto di avere una strana sete. E quando capii che cosa intendeva feci per allontanarmi ma lui mi strinse di più.

- Chris.. fallo -

- No - mormorai.

- No tu non hai capito. Ti ordino di bere il mio sangue, ora! -

Il mio corpo si mosse da solo. Come se Logan avesse tirato una corda che vibrava dentro di me. Addentai la sua gola e sentii i miei canini affondare nella pelle del vampiro.
Cominciai a bere, avidamente.

Il sangue non avevo lo stesso sapore a cui ero abituata di solito. Era... buono! E mi metteva sempre più sete.

Dentro di me si accese una specie di fuoco che partì dal petto e si espanse in tutto il corpo. Divenne bruciore quando il calore raggiunse il basso ventre.
Continuai a bere con la speranza che passasse ma niente, peggiorava solo e io non riuscivo a smettere, non era doloroso, o meglio, era un dolore piacevole.

Mentre il sangue di Logan entrava dentro di me il mio corpo cominciava a reagire in modo strano.

Cominciava a formicolarmi la pelle e ad un tratto il mio corpo si mosse da solo: mi spinsi contro Logan, cercavo un contatto più vicino, le mie mani si mossero da sole e si infilarono sotto la sua maglia.

Lui mi afferrò i polsi.

- No! - disse - No, Christina -

Feci un verso simile ad un ringhio che stupì me stessa per prima.

Logan mi afferrò la nuca e mi fece staccare.

Avevo fame e sete insieme, avevo bisogno di altro sangue, lo volevo disperatamente.

- Piano...un po' alla volta - mi disse prendendomi il volto tra le mani, di nuovo.

Mi guardò con un'intensità incredibile e mi passò le dita sulle labbra.
Il mio cuore batteva all'impazzata e il mio corpo fremeva.

- Non...che cosa.. succede? - chiesi quando sentii un po' di lucidità farsi strada in me.

- È normale - mi spiegò - Quando un vampiro si nutre da un vampiro ha bisogno anche di "altro" è un istinto primitivo, del nostro corpo. Non possiamo farci nulla. È anche per questo che beviamo dagli umani -

- Altro? In che senso? - chiesi sempre confusa. Ma leggermente meglio di prima.

- Abbiamo...dei bisogni sessuali - disse - I feromoni che attirano le altre specie, come quella umana, aumentano quando due vampiri si scambiano il sangue o si nutrono l'uno dall'altra e il risultato è che...abbiamo bisogno di...ecco...come te lo spiego... -

Mentre parlava era diventato rosso e io avevo riacquistato lucidità.
Mi sentii andare in fiamme quando capii che cosa stava cercando di dire.

Lo avevo capito da sola.
Bastava la pressione nella pancia per farmi capire.
Ne ebbi conferma quando abbassai lo sguardo perché avevo sentito qualcosa di strano contro la gamba.

- Oh... - dissi.

- Già - borbottò Logan - Dobbiamo andarci piano da adesso in poi -

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