Christina.
Dire che ero sconvolta era poco.
Alla fine, i due uomini che mi avevano sorpresa e trattenuta con la forza mi lasciarono andare e finii in ginocchio sul pavimento
Avevo pianto e tanto.
Vedere Logan torturato per ore mi aveva privato della mia dignità.
Non mi ero mai resa conto di quanto tenevo a quel vampiro.Mi feci coraggio e alzai lo sguardo per vederlo, l'avevo distolto parecchio tempo prima, non avevo avuto il coraggio di continuare a guardare.
Logan era inchiodato, letteralmente, alla parete: le frecce si infilavano nel suo corpo e lo trapassavano, attaccandosi alla parete; le braccia erano distese a formare una croce, le frecce si infilavano nei palmi delle mani, nelle braccia e nella spalle; alcune erano infilate nel petto, nei fianchi; altre ancora nelle gambe, una addirittura si trovava nel ginocchio destro; alcune erano infilate affondo, altre quell'uomo le aveva messe solo per fargli provare dolore.
I vestiti di Logan erano strappati in più punti, la camicia era diventata rossa per il sangue che sgorgava dalle molteplici ferite sul corpo. Aveva la testa reclinata sul petto: era svenuto dopo tanto tempo.Il carnefice di Logan gli si avvicinò, lo prese per i capelli e gli sollevò la testa: la bocca e il mento erano sporchi di sangue e gli occhi erano semichiusi.
Non era ancora svenuto!- Incredibile - disse l'uomo - Pur di non urlare e darmi soddisfazione ti sei morso la lingua a sangue -
- Lascialo stare! - urlai e trovai la forza di alzarmi in piedi - Smettila! Guarda come l'hai ridotto -
- Sei proprio il figlio di Zephir Kleid - disse quello ignorandomi
I due uomini di prima mi afferrarono di nuovo, ma fu proprio quell'uomo a fermarli
- Lasciatela stare e andiamo via - disse - Abbiamo fatto abbastanza e presto tornerá il padrone di casa, non voglio sporcarmi ancora le mani -
Detto questo uscì dalla biblioteca, seguito dai suoi uomini
Mi fiondai verso Logan e gli presi il volto tra le mani
- Logan...resisti, ti prego - gli dissi spostandogli i capelli bagnati dalla fronte sudata - Ora ti libero -
Afferrai la freccia che aveva sul palmo della mano e tirai.
Quella mi scivolò tra le mani, era talmente impregnata di sangue che non riuscivo a mantenere una presa salda.
Mi strappai la stoffa della gonna del vestito e me l'avvolsi alle mani, riprovai a tirare la freccia e alla fine riuscì a staccarla dalla sua carne.Logan sussultò ma non ebbe nessun lamento.
Continuai con il mio lavoro, gettando di tanto occhiate al vampiro per assicurarmi che fosse ancora vivo.
Avevo liberato braccia e gambe quando sentii la porta principale aprirsi.
Un attimo dopo Vladimir Kleid entrò nella biblioteca- C...ci...hanno attaccati. Tre uomini...sono entrati e... - balbettai sentendo le lacrime sull'orlo dei miei occhi
Non ero mai stata così felice di vedere quell'uomo
Vladimir Kleid guardò me e poi suo nipote.
Sembrava non rendersi conto della situazione.Scossi il capo e presi la freccia che aveva nella spalla e la tirai via, poi andai su quelle che aveva al petto.
Una in particolare mi preoccupava, era all'altezza del cuore, ma non sembrava essere andata a fondo e sperai che non gli avesse bucato qualche organo vitale.La presi e feci per tirare, ma delle mani fredde mi fermarono
- Non così...fai piano - disse Vladimir - Fatti da parte, ci penso io -

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Vampire
VampirePremessa: Fu allora che lo vidi. Un ragazzo dietro ad un cancello con scritto VIETATO ENTRARE, di fronte ad una delle case disabitate e pericolanti dopo il terremoto. Ero in vacanza con i miei genitori e avevamo deciso di andare ad Amatrice, per la...