Capitolo 7

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Christina

Quella mattina mi ero svegliata con la sensazione di essermi dimenticata qualcosa.
E i miei sospetti peggiorarono quando, a colazione, avevo incrociato gli occhi di mio padre che mi scrutavano preoccupati.

Avevo constato che avevo avuto un altro vuoto di memoria: ricordavo che la sera prima qualcuno era venuto a parlare con mio padre, ma poi nient'altro.

Comunque, papà mi aveva chiesto mille volte se stavo bene prima che riuscissi a scappare da casa.

- Sei di nuovo sovrappensiero - disse Laura schioccandomi le dita davanti gli occhi

Scossi il capo

- Secondo sono sotto stress ultimamente? - chiesi

- Perché me lo chiedi? -

- Perché continuo a dimenticare le cose - ammisi portandomi le mani nei capelli

- Emh...tipo le penne o i quaderni sulla scrivania? - chiese Laura confusa

- No, nel senso che dimentico quello che faccio! - esclamai - Ieri sera qualcuno è venuto a casa mia a parlare con mio padre. Lo so ne sono sicura, ma poi non ricordo ne chi era ne di che cosa hanno parlato -

La mia migliore amica scrollò le spalle

- Forse perché non hai sentito? - ipotizzò lei

Scossi il capo.
No, qualcosa avevo sentito, ne ero piuttosto convinta.

Chiusi gli occhi e mi massaggiai le tempie.
Dovevo concentrarmi. Qualcosa mi diceva che i miei ricordi erano lì da qualche parte, ma io non riuscivo a richiamarli per ricordare le cose importanti. Avevo questa sensazione però, che c'era qualcosa di fondamentale.

- Un omicidio... - sussurrai all'improvviso - L'uomo...l'uomo che è venuto a casa mia! Stava discutendo con mio padre di un omicidio avvenuto al lago, papà... lui...lui lo stava accusando, ha detto che sapeva che era lui il colpevole e che doveva smetterla di uccidere la gente! -

- Cosa? Chi accusava chi? - chiese Laura

- Mio padre! Mio padre stava accusando quell'uomo - dissi convinta

- Ma chi era? -

Provai a concentrarmi di nuovo per ricordare ma niente...il vuoto assoluto

- Non ricordo al...tro... - mormorai

La nonna!
Stavano dicendo qualcosa sulla nonna!
E quell'uomo...lui e mio padre sembravano essere in confidenza.

A quel punto sentii una fitta ad un lato del collo e ci portai la mano sopra

- Chris stai bene? - mi chiese la mia migliore amica - Sei...pallida -

Toccai il punto in cui avevo sentito dolore e deglutii: c'erano due buchi perfettamente allineati, o almeno era questa la mia impressione!

- Laura...che cos'ho sul collo? - chiesi a quel punto voltando la testa e il busto per far vedere alla mia migliore amica

Lei si avvicinò al punto che stavo indicando e fece una faccia perplessa

- Allora? - chiesi preoccupata

- Ci sono due buchetti - disse - Sembra quasi il morso di un serpente, però... -

- Però cosa? Laura parla dannazione! -

- Però sono troppo distanti per essere la bocca di un serpente - ammise sbiancando - Che cosa ti ha morso Chris? -

Non ne avevo la minima idea!

                             ***

Spostai i capelli sulla spalla e osservai meglio i buchi che mi ero ritrovata sul collo: erano cicatrizzati e non sembravano nemmeno troppo profondi; aveva ragione Laura, sembrava il morso di un serpente anche se le ferite erano troppo distanti tra di loro.

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