Christina
Sentii il campanello suonare incessantemente e uscii dalla mia camera. Feci per scendere le scale ma sentii la porta aprirsi
- Che ci fai qui? - chiese mio padre con un tono di voce per niente amichevole
- Signor Rossi - disse una voce maschile molto pacata
- Non sei il benvenuto in questa casa e soprattutto non dovresti venire qui dopo quello che è successo al lago - disse mio padre
Era sera, poco dopo le 20 e io e mio padre eravamo da soli in casa. Mia madre faceva il turno di notte e papà, non lavorava spesso come un tempo; faceva il poliziotto ma per via di un infortunio di qualche anno prima aveva smesso di lavorare sul campo e faceva il lavoro d'ufficio.
- Perché cos'è è successo al lago? - chiese l'uomo noncurante
- Il cadavere di quella donna, so che sei il responsabile - lo accusò mio padre
Scesi altri due scalini. Volevo vedere chi era alla porta e soprattutto sapere perché mio padre stava solo accusando un uomo senza arrestarlo e lui poteva farlo.
Ci fu un attimo di silenzio, poi sentii la porta richiudersi
- La tua bella moglie? - chiese l'uomo
Allora, mio padre l'aveva fatto entrare alla fine.
Chissà perché?- Al lavoro -
- La piccola Chris -
Sussultai.
Quell'uomo mi conosceva!- Mia figlia...non provare ad avvicinarti a lei - lo minacciò papà
- Perché no? La tua vecchia e decrepita madre ha ammazzato mio fratello, sua moglie e parecchie altre persone solo perché voleva estinguere la nostra famiglia. E io non posso avvicinarmi a tua figlia? - spiegò l'uomo
Un brivido mi percorse da capo a piedi
Che cos'era quella storia? Che cosa c'entrava mia nonna in tutto questo?
- Ciò che faceva mia madre non mi riguarda - ribatté papà
Finalmente riuscii a vederli!
Erano in salotto e dalla mia posizione sulle scale riuscivo a vedere il nostro ospite, anche se mi dava le spalle: aveva i capelli neri, lunghi sulle spalle ma raccolti in una coda bassa, era vestito in modo elegante e anche la sua postura lo era. Mi dava la sensazione di essere un aristocratico;
Quando si sedette sul divano non fece il minimo rumore e non si scompose per niente.- Che cosa vuoi in realtà, Vladimir? - chiese mio padre sedendosi davanti all'uomo
Vladimir? Quello nel mio salotto era il Conte Vladimir Kleid?
E mio padre lo conosceva!
E sembravano anche piuttosto in confidenza- Protezione - rispose il Conte
- Protezione? Sai bene che nessuno toccarebbe mai te o il tuo castello. Dopotutto sei tu che finanzi le spese del paese - disse mio padre scioccato
Sul serio? Il paese di Nepi dipendeva da quell'uomo?
Perché non ne avevo mai saputo nulla fino ad adesso.- Voglio protezione Roberto e non per me. La gente comincia a fare domande in paese -
- Se tu la smettessi di ammazzare la gente... -
- Io non ammazzo la gente. È capitato un paio di volte che qualche mia "ospite" finisse male. Ma dopotutto, a chi importa? Non ho mai toccato nessuno di Nepi, invito solo chi vive fuori, e soprattutto si tratta di prostitute - spiegò Vladimir - E questa volta non sono stato io -
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Vampire
VampirePremessa: Fu allora che lo vidi. Un ragazzo dietro ad un cancello con scritto VIETATO ENTRARE, di fronte ad una delle case disabitate e pericolanti dopo il terremoto. Ero in vacanza con i miei genitori e avevamo deciso di andare ad Amatrice, per la...