Capitolo 6

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Christina

Sentii il campanello suonare incessantemente e uscii dalla mia camera. Feci per scendere le scale ma sentii la porta aprirsi

- Che ci fai qui? - chiese mio padre con un tono di voce per niente amichevole

- Signor Rossi - disse una voce maschile molto pacata

- Non sei il benvenuto in questa casa e soprattutto non dovresti venire qui dopo quello che è successo al lago - disse mio padre

Era sera, poco dopo le 20 e io e mio padre eravamo da soli in casa. Mia madre faceva il turno di notte e papà, non lavorava spesso come un tempo; faceva il poliziotto ma per via di un infortunio di qualche anno prima aveva smesso di lavorare sul campo e faceva il lavoro d'ufficio.

- Perché cos'è è successo al lago? - chiese l'uomo noncurante

- Il cadavere di quella donna, so che sei il responsabile - lo accusò mio padre

Scesi altri due scalini. Volevo vedere chi era alla porta e soprattutto sapere perché mio padre stava solo accusando un uomo senza arrestarlo e lui poteva farlo.

Ci fu un attimo di silenzio, poi sentii la porta richiudersi

- La tua bella moglie? - chiese l'uomo

Allora, mio padre l'aveva fatto entrare alla fine.
Chissà perché?

- Al lavoro -

- La piccola Chris -

Sussultai.
Quell'uomo mi conosceva!

- Mia figlia...non provare ad avvicinarti a lei - lo minacciò papà

- Perché no? La tua vecchia e decrepita madre ha ammazzato mio fratello, sua moglie e parecchie altre persone solo perché voleva estinguere la nostra famiglia. E io non posso avvicinarmi a tua figlia? - spiegò l'uomo

Un brivido mi percorse da capo a piedi

Che cos'era quella storia? Che cosa c'entrava mia nonna in tutto questo?

- Ciò che faceva mia madre non mi riguarda - ribatté papà

Finalmente riuscii a vederli!
Erano in salotto e dalla mia posizione sulle scale riuscivo a vedere il nostro ospite, anche se mi dava le spalle: aveva i capelli neri, lunghi sulle spalle ma raccolti in una coda bassa, era vestito in modo elegante e anche la sua postura lo era. Mi dava la sensazione di essere un aristocratico;
Quando si sedette sul divano non fece il minimo rumore e non si scompose per niente.

- Che cosa vuoi in realtà, Vladimir? - chiese mio padre sedendosi davanti all'uomo

Vladimir? Quello nel mio salotto era il Conte Vladimir Kleid?

E mio padre lo conosceva!
E sembravano anche piuttosto in confidenza

- Protezione - rispose il Conte

- Protezione? Sai bene che nessuno toccarebbe mai te o il tuo castello. Dopotutto sei tu che finanzi le spese del paese - disse mio padre scioccato

Sul serio? Il paese di Nepi dipendeva da quell'uomo?
Perché non ne avevo mai saputo nulla fino ad adesso.

- Voglio protezione Roberto e non per me. La gente comincia a fare domande in paese -

- Se tu la smettessi di ammazzare la gente... -

- Io non ammazzo la gente. È capitato un paio di volte che qualche mia "ospite" finisse male. Ma dopotutto, a chi importa? Non ho mai toccato nessuno di Nepi, invito solo chi vive fuori, e soprattutto si tratta di prostitute - spiegò Vladimir - E questa volta non sono stato io -

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