Christina
Quella mattina, una parte di me si rifiutava di andare a scuola.
Chiamatelo intuito ma non me la sentivo e avevo una brutta sensazione.
O forse dipendeva solo dal fatto che mia madre mi avesse buttato il ciondolo della nonna e da allora avevo cominciato a sentirmi vulnerabile e insicura: avevo la sensazione che qualcosa si nascondesse nell'ombra, pronto ad aggredirmi al primo segno di debolezza.- Christina alzati! - urlò mia madre dal piano di sotto
Per tutta risposta infilai la testa sotto il cuscino.
Non mi sarei alzata per niente al mondo, anche un po' per ripicca nei suoi confronti.
Quel ciondolo era importante per me, più di quanto immaginava lei.Sentii la porta aprirsi e continuai a far finta di dormire, finché mia madre non mi strappò le coperte di dosso
- Vedi di alzarti Chris! Lo so che stai facendo finta - disse
- È il minimo che ti meriti - le dissi non riuscendo a trattenere la lingua
- Alzati! - esclamò - Non mi pento di quello che ho fatto -
Chiusi gli occhi con forza, gliel'avrei fatta pagare e come se l'avessi fatto.
***
- Mamma che faccia amica - disse Laura appena mi vide
- Grazie per avermelo fatto notare - borbottai sedendomi la mio banco
- Che è successo? - mi chiese poggiandomi una mano sulla spalla
E come gliel'ho raccontavo adesso?
Lo avrei fatto, gli avrei detto la verità anche perché avevo bisogno di qualcuno che stesse dalla mia parte e che la pensava come me- Abbiamo litigato e mi ha buttato la collana della nonna - spiegai
- Come te l'ha buttata?! - chiese sgranando gli occhi
- Si. Me l'ha strappata dal collo e l'ha lanciata dall'altra parte della strada, non l'ho ritrovata, probabilmente è finita dentro il canale e arrivederci - raccontai
- Ma.. perché? -
- Perché pensa che è a causa della collana se sono...impazzita? -
Laura mi guardò dubbiosa e mi strinse la mano.
Lei era a conoscenza delle mie allucinazioni e dei miei problemi, ma non aveva mai fatto domande al riguardo- Ma tua mamma...era consapevole di quanto fosse importante per te? - chiese
- Si, ma non gliene è importato - risposi scrollando le spalle
- Oh...Emh, guarda - mi disse Laura ad un tratto indicando la porta
Alzai lo sguardo puntandolo in quella direzione e notai che Logan ci stava fissando o meglio, stava fissando me, in un modo che mi inquietava parecchio.
Rabbrividii quando mi accorsi che i suoi occhi sembravano lampeggiare
Entrò in classe e si sedette al suo banco, non prima di avermi lanciato un altra occhiata
- Ma che cosa quel ragazzo che non va? - mi chiese la mia migliore amica
- Non lo so ma...qualcosa c'è - dissi
Da brava amica avrei dovuto dirgli le parole che mi aveva detto e del nostro incontro, ma avevo la brutta sensazione che me ne sarei pentita.
- Tu non hai notato la strana luce che aveva negli occhi? - chiesi però
- No. Che luce? -
- Sembrava quasi che...i suoi occhi si fossero illuminati - spiegai fissando la schiena di Logan che, adesso, non mi stava fissando più
Volevo delle risposte.
Non capivo che cosa voleva da me, ma qualcosa sembrava volerlo e io volevo saperlo***
Logan
Percepivo qualcosa di strano, di diverso. Me ne ero reso conto appena avevo messo piede in classe ed era stato così per tutta la mattina.
E cominciavo a capire che cosa stonava rispetto al giorno prima.Quando guardavo Christina non provavo più quella sensazione di disagio e il suo profumo mi attirava ancora di più, tanto che dovevo respirare solo con la bocca e pensare a qualcosa che mi disgustava, mio zio nudo per fare un esempio.
Sentii la nausea salire. Si funzionava a meraviglia.
- Logan stai bene? - mi chiese la professoressa preoccupata
- Emh...mh...si - risposi ispirando con il naso per riprendermi
Portai una mano alla bocca.
Dannazione!Mi alzai di scatto dal banco
- P...posso andare in bagno? - chiesi continuando a tenere la mano premuta su bocca e naso
- Certo! Ma...ti serve aiuto? - chiese
Scossi il capo e mi lanciai, letteralmente, fuori dalla porta
Andai in bagno di corsa e feci la prima cosa, che sapevo, mi avrebbe spento: aprii il rubinetto dell'acqua e infilai la testa sotto il getto dell'acqua fredda.
La lasciai scorrere per un po', bagnandomi viso, capelli e collo. Cercavo di regolarizzare il respiro quando sentii la porta aprirsi.Sgranai gli occhi, non mi era ancora passato! Maledizione!
Così rischiavo di fare male a chiunque fosse entrato- Logan, stai bene? -
Per poco non mi strozzai con la mia saliva.
In bagno era entrata proprio la fonte del mio "malore"- Vattene! - esclamai con voce roca e continuando a tenere la testa sotto l'acqua
- No che non me ne vado - mi rispose - Mi ha mandato la prof, a vedere se stessi bene -
Scossi il capo e la sentii avvicinarsi
Sarebbe finita male, lo sapevo
Prima, c'era qualcosa in lei che mi impediva di avvicinarmi e qualcosa mi diceva che era proprio il ciondolo che aveva al collo. E che quel giorno non indossava
- Non avvicinarti! - quasi ringhiai
Ma non mi ascoltò e mi poggiò una mano sulla mia schiena.
Alzai la testa e mi guardai allo specchio: i miei occhi erano rosso fuoco, sembravano quasi lampeggiare, ma la cosa che mi preoccupava di più in assoluto erano i miei denti, i canini si erano allungati
Probabilmente Christina se ne accorse, perché gridò e indietreggiò di scatto, andando verso la porta.
Non potevo permetterglielo e i miei istinti non aiutavano di certo, in quel momento.
Mi lancia contro di lei e sbattei contro la porta, mi guardava terrorizzata. Aprì la bocca per urlare di nuovo ma gliela tappai con la mano- Ti avevo detto di andare via - dissi con voce roca e affanno
Lei sgranò gli occhi e l'attimo dopo mi avventai sul suo collo, affondando i denti nella sua carne e cominciando a bere il sangue...
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Vampire
VampirePremessa: Fu allora che lo vidi. Un ragazzo dietro ad un cancello con scritto VIETATO ENTRARE, di fronte ad una delle case disabitate e pericolanti dopo il terremoto. Ero in vacanza con i miei genitori e avevamo deciso di andare ad Amatrice, per la...