«Quindi il tuo ex ragazzo, è uno stalker?» Domanda Dylan tra il divertito e il preoccupato «Beh, diciamo che dopo la festa di sabato che hanno dato i miei lui non fa altro che mandarmi messaggi, a volte credo di aver visto anche la sua macchina fuori casa mia» non è un forse, è assolutamente lui! Conosco troppo bene la sua auto e in più mi scrive chiaramente che ha voglia di passare del tempo con me, ovviamente io no, e l'ho detto a lui senza giri di parole. Per fortuna i miei genitori sono sempre in casa quando ci sono anche io e sarà per questo forse che non si fa avanti. «E i tuoi genitori sono a conoscenza di questo?» Continua a chiedere lui mentre beve un sorso del suo caffè «No, si preoccuperebbero moltissimo» mi affretto a dire subito io perché so che è così, già dopo sabato mia mamma mi ha chiesto mille volte scusa perché non sapeva assolutamente che si sarebbe presentato, ma d'altronde nemmeno i genitori di Fabio sembravano esserne a conoscenza visto che mi hanno guardata con aria mortificata. Contro di loro non ho nulla, sono brave persone e non c'entrano nulla in tutta la situazione del tradimento, all'epoca dei fatti dissero subito ai miei genitori che loro non ne erano a conoscenza, ma anche se fosse stato il contrario detto francamente, non credo sarebbe cambiato qualcosa e soprattutto non credo che me lo avrebbero detto.
«Sappi che puoi chiamarmi in qualsiasi momento allora, in caso di problemi» continua lui in tono premuroso, è davvero gentile.
Domenica, due giorni fa, mi ha vista un po' giù di morale e subito mi ha chiesto se stessi bene, mi vergogno ad ammettere che alla sua domanda sono scoppiata a piangere, ero un fascio di nervi e sono crollata di fronte a una domanda del genere tanto banale quanto rara.
Due sere prima l'avevo passata con la casa piena di donne alla ricerca di notizie sulla mia vita, e giuro che non sopporto la gente che fa domande sulla vita di un'altra persona solo per "passatempo" perché alla fine quello era, non erano domande di gentilezza o di circostanza ma solo di curiosità, per sapere, per mettere a confronto i figli con quelli degli altri, e la cosa che mi irrita di più e che mia mamma mi ha lasciata in balia di quelle donne senza fare nulla.
Per fortuna Camilla, la mamma di Luca, mi ha portata via sottobraccio dicendo che le sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più sul mio lavoro ma ovviamente non era vero, sia perché avevo già raccontato alle signore che lavoro dietro a un bancone a servire cocktail e sia perché sa già tutto nei minimi dettagli vista l'amicizia con mia mamma. Mi ha solo voluto portata via da quella mandria di pazze scatenate alla ricerca di gossip e l'ho ringraziata mille volte per questo.
Quindi praticamente dopo essere scoppiata a piangere, prima di farmi notare da tutti sono scappata nello spogliatoio per la vergogna, e lui senza esitare mi ha seguita. In quel momento ho visto un ragazzo gentilissimo e inginocchiato davanti a me, mi asciugava le lacrime non sapendone nemmeno il motivo, ero un mix di emozioni in quel momento.
Prima Fabio che mi perseguita da due giorni insistentemente come un ossessionato, Alessandro che quasi mi evita in questi giorni e non mi dà spiegazioni, mio fratello Oscar che giuro che se non torna entro la fine del mese vado personalmente a Roma a prenderlo per capelli per poi riportarlo qui, e poi c'è Luca. Lui... Non lo so è ambiguo. Si mette in prima linea contro Fabio e anche se lo ha sempre fatto quella sera è stato l'unico tra tanti, mi dà la sua giacca dopo aver notato la mia pelle piena di brividi causata sì dal vento fresco, ma non sa che sono stati causati soprattutto dalla sua presenza. Dopo che è uscito di casa in quel modo come se fosse arrabbiato ancora di più di come lo era prima che mi intromettessi tra lui e Fabio, non ce la facevo a non seguirlo, lui mi fa questo effetto per quanto mi è difficile ammettere, è come una calamita.
Poi però lo sento ha tratti improvvisamente lontano, non fa nulla di strano, viene sempre a prendermi a casa e mi riporta, ma io sento che manca qualcosa da parte sua, e come se si trattenesse nel fare o dire qualcosa, ne sono abbastanza sicura visto che credo di conoscerlo molto bene, ma non gliel'ho fatto notare, io mi comporto normalmente con lui.
Non è l'unico però ad apparire "strano", sempre sabato, dopo che sono rientrati in casa anche Giulio era diverso, come nervoso, direi anche incazzato ed è strano visto che poco prima era lì a ridere di me per via della mia reazione avuta con mia mamma. Chi li capisce questi ragazzi? Io no di certo.
So solamente che per scusarmi con Dylan per averlo fatto richiamare più volte da Paul a lavoro, ieri, gli ho mandato un messaggio chiedendogli di prendere un caffè, e lui ha subito accettato. Ecco perché ora siamo qui in questo piccolo bar, vicino casa mia. Mi sentivo responsabile della ramanzina che aveva avuto domenica. Io al contrario suo non sono stata "cazziata", sarà stato perché Paul mi ha trovata con gli occhi neri per via della matita colata dal pianto o semplicemente perché sento di avere un occhio di riguardo nei miei confronti da parte sua, fatto sta che lui non ha detto nulla a me nonostante anche la mia fosse "un assenza dal bancone immotivata" e ne avrebbe avuto tutte le ragioni. Per quanto sia buono e paziente però non poteva non dirne quattro almeno al povero Dylan, infondo si deve far rispettare visto che è il nostro datore di lavoro, poverino, era rimasto solo con tutti quei ragazzini che chiedevano da bere, una missione impossibile da superare da solo.
Ammetto che questa situazione mi ha dato modo di rivalutare Dylan, non mi sta per niente mettendo in imbarazzo con complimenti o cose simili, anzi si è addirittura scusato se lo ha fatto la scorsa volta, si è reso conto di essere stato troppo frettoloso, ma da oggi ho capito che lui è fatto proprio così. Non perde tempo in convenevoli e non vuole far passare del tempo per dire una cosa se la sente perché secondo lui il tempo è prezioso, e ha ragione da vendere, però che gusto ci sarebbe a saltare tutti i passaggi di una conoscenza? Sono dell'opinione che si deve vivere a pieno ogni giornata, ma non si può nemmeno vivere sempre pensando che quella potrebbe essere l'ultima. «Ehi ti sei incantata» dice lui sorridendo a causa della mia trance «Si scusa, pensavo a domenica, mi dispiace che Paul ti abbia ripreso per colpa mia» lui alla mia affermazione sorride «Stai tranquilla, poi non mi hai detto mica tu di seguirti, piuttosto mi hai sentita quando ti ho detto che per qualsiasi problema ti dia il tuo ex puoi chiamarmi?» Lo avevo sentito anche prima così annuisco con un sorriso, mi fa piacere che pensando di non essere stato sentiti, l'ho ha ripetuto. «Si, grazie» rispondo terminando il mio thè alla pesca, sperando che non dovrò mai avere bisogno del suo aiuto.
Dopo un tempo infinito a parlare di tutto e di più il suono di una chiamata si intromette tra di noi ed è il mio cellulare, ovviamente.
"Ludo" rispondo subito
"Bea, stasera c'è una festa a casa di Alan, ci andiamo?" Chiede lei, e io guardo Dylan che mi guarda mentre parlo con la mia amica. Così presa dal momento domando a lui se gli andrebbe di venire, e nonostante la sorpresa per la mia richiesta, accetta.
"Si, viene anche Dylan con me" riferisco subito anche se avrà già sentito tutto
"Che bello sii" praticamente urla, spero solo che Dylan non abbia sentito ma da come sorride non ne sono sicura, Ludovica mi mette sempre in situazioni imbarazzanti, grazie amica, grazie.
Appena sono tornata a casa mia, ho mandato un messaggio a Dylan con l'ora esatta, e ovviamente si è proposto per venire a prendermi e mi sembrava giusto accettare visto che lui non sa nemmeno dove si trova la casa di Alan e visto soprattutto, che comunque l'ho invitato io per andarci insieme.
Ho passato un bel pomeriggio con lui, è intelligente, divertente e autoironico.
Vorrei davvero tanto che un giorno possa provare con lui le stesse farfalle nella pancia, che purtroppo, provo quando sono con Luca.
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Ricomincio Da Qui
RomanceStoria iniziata il 26/01/2021❤︎ Storia terminara il 28/07/2021❤︎ Immaginate Beatrice, una comune ragazza diciassettenne con il cuore spezzato e con la paura costante di essere sbagliata. Come potrà credere ancora nell'amore dopo essere stata tradita...