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Luca

Avevo promesso a Giulio, ma più che altro a me stesso, che non avrei fatto altri sbagli con lei. Ma come si può chiamare sbaglio una cosa che ti fa tremendamente bene al cuore al corpo e all'anima? Accarezzarle i capelli mentre dorme beata sul mio petto, sentire il suo respiro leggero e tranquillo, averla semplicemente tra le mie braccia mi fa stare bene. Mai e dico mai con nessuna ragazza mi sono sentito così bene come con lei e per di più non ci ho fatto nemmeno sesso. Ma forse è proprio il fatto di essere diverso quando sono con lei che mi preoccupa. Ogni volta che tra noi è scattato il bacio, dopo fingevo sempre indifferenza, come se nulla fosse successo, come se quei tocchi magici delle nostre mani e delle nostre labbra che si erano desiderati, non fossero mai stati a contatto. E oltre al fatto di aver paura di perderla, non sapevo come giustificarmi o cosa dire a riguardo, non avevo motivazioni valide per dire a parole quello che c'era stato tra di noi.

Non sapevo, e non so cosa mi spinge ad essere così con lei, e questa cosa di non sapere, mi destabilizza, a tratti mi spaventa.
Inizialmente credevo fosse solo paura di perdere la sua amicizia visto che so bene che non posso dargli di più di questo, di più di quello che lei merita. Non sono mai stato e non sono, il tipo da carezze e coccole, ma ora quasi non riesco a smettere di toccarla, tutto di lei per me è una calamita, con lei ho sempre avuto quel tipo di rapporto da abbracci, prese per mano così senza nemmeno un valido motivo ma era sempre tutto così naturale che quasi non ci facevo caso, era amicizia o almeno quello mi ripetevo, nonostante con le altre ragazze del gruppo quel rapporto non lo avevo.

Adesso però è come se ogni volta la toccassi per la prima volta ma con sensazioni diverse. La cosa che mi sorprende più di tutte, e che lei si lascia toccare senza riserve. Non sono andato in posti "sensibili" ma so bene com'è fatta. È una di quelle ragazze che non si concede a chiunque, anche il semplice toccare per lei è quasi sacro e non lo lascia fare se non è sicura al mille per mille, e sarà proprio per questo che mi sento felice come un bambino per avere questo onore. Mi piace vedere che le provoco i brividi quando faccio disegni immaginari sulla sua schiena nuda, o quando preso da un attacco di volere qualcosa di più di un bacio le passo il dito sotto il bordo del reggiseno solo per rimanere estasiato poi dal suo respiro che si fa più affannoso, solo per me. Abbiamo passato la serata così, a baci famelici e tv. Ovviamente era lei che guardava noi, ma questi sono dettagli.
Volevo questo, quando le ho detto che avrei passato la notte con lei volevo passare la stessa notte che abbiamo passato insieme non molto tempo fa, anche se sembra un tempo così lontano. Volevo sapere se avrei sentito le stesse cose, e cazzo sono triplicate.

Appena mi sporgo per prendere il cellulare sul comodino per vedere che ore sono, la sento lamentarsi «Ti prego saltiamo l'università» sussurra con voce assonnata mentre è ancora comoda sul mio petto «Non ci pensare nemmeno, anzi dobbiamo anche alzarci» dico con un pizzico di malinconia dopo aver constatato che è ora di muoversi. Nemmeno io voglio abbandonare questo letto comodo e soprattutto lei, ma una lezione persa è un doppio lavoro da fare dopo e a nessuno dei due farebbe piacere. «Sei cattivo» la sua voce dolce tradisce il vero senso di quella parola e non posso non sorridere. Mi viene spontaneo dargli un bacio sulle labbra mentre mi guarda con quegli occhi da cerbiatta, anche appena sveglia è bellissima. «Comunque buongiorno» dico e lei mi sorride e ricambia il bacio ripoggiando le labbra sulle mie, uno di quei baci casti ma che ti restano impressi per l'intensità.

Mai ho baciato qualcuna al mattino appena sveglio nella mia vita, mai.

«Buongiorno a te» risponde lei spostandomi con le sue mani delicate alcuni ciuffi dalla fronte, un semplice tocco che potrebbe suscitare in me istinti cavernicoli, così per evitare di buttarmi su di lei, controvoglia mi alzo lasciando il vuoto in quello che poco fa era il mio lato di letto.

Se continua a guardarmi in quel modo giuro che me ne frego di tutto, anche dell'università. Per fortuna o per sfortuna dipende dai punti di vista, lei si alza e va in bagno per cambiarsi, con quella sua maglia oversize che la rende tanto cucciolona e tanto seducente.
La cazzata più grande la faccio mentre stiamo per uscire da casa sua, ma non posso fare altrimenti
«Bea» la fermo prima che esca e lei mi guarda curiosa «vorrei che questa cosa» indico prima me e poi lei «rimanga tra di noi» la vedo rabbuiarsi un po' e vorrei prendermi a schiaffi da solo per essere il responsabile di questo suo cambio umore.
«Non avevo intenzione di sbandierarlo ai quattro venti» risponde un po' acida «ma posso chiederti perché?» Continua lei «Credo sia meglio così per ora, fingiamo di essere i soliti, ti va?» Ma che razza di domanda è ti va? Sono sicuro che non manterrà il segreto con tutti, come ad esempio con Ludovica, ma l'importante e che non lo sappia Giulio.
Non lo temo, non ho paura di lui, ma so che nelle parole che mi ha detto c'è un pizzico di verità ma allo stesso tempo sono stanco di evitarla e non voglio precludermi più la possibilità di stare bene con lei, se vuole ovviamente.
«Se va a te, va anche a me» replica lei dubbiosa ma credo sappia anche lei che sia meglio così visto il sorrisino che fa dopo.
«Va bene cosi allora» replico io contento per il fatto che sia d'accordo, non saprei cosa avrei fatto altrimenti

Sigilliamo questo "patto" con un bacio che non lascia spazi a dubbi e ci dirigiamo verso la mia auto.

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