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Come promesso Oscar mi ha accompagnata a lavoro, e io non posso non esserne felice. Mi piace fargli vedere finalmente il posto che mi ha accolto in un modo troppo gentile, per me che come un'imbranata all'inizio non sapevo nemmeno dove mettere le mani.
Appena siamo arrivati gli ho presentato subito Buddy, il quale ha detto più volte nel giro di cinque minuti che ci somigliamo molto, "sembrate gemelli" ha detto guardandoci attentamente come imbambolato.
Noi tra risatine complici, non siamo rimasti sorpresi visto che non era la prima volta che lo sentivamo dire da qualcuno. Ovviamente gli occhi azzurri e i capelli biondi di entrambi fanno sicuramente la loro parte. Lui è molto più alto di me, ma non potevo avere anche l'altezza, sarebbe stato troppo bello altrimenti.

Da quando è arrivato abbiamo parlato molto, come nostro solito. Abbiamo abbandonato i nostri genitori i quali erano molto felici di rivederlo e ci siamo rifugiati in camera mia. È sempre stato quello il nostro punto d'incontro per parlare delle nostre cose.

Dopo una lunga chiacchierata parlando di Luca e della nostra "situazione" gli ho chiesto come stava, com'era stato stare lontano per così tanto e se gli era servito a qualcosa. Lui in risposta mi ha sorriso e mi ha detto che stava bene, e che aveva superato tutto quello che lo ha spinto ad andare via. Sicuramente l'argomento non gli fa male come qualche mese fa, prima nemmeno se ne poteva parlare. Ora invece pare tranquillo e aperto al dialogo, ma i suoi occhi hanno ancora quel leggero velo di tristezza e delusione, lo conosco bene per non accorgermene. Non è facile levarlo se hai creduto fortemente a qualcosa che poi ti è stato sottratto con crudeltà. Il solo pensare a quel giorno mi fa contorcere lo stomaco, la sua faccia piena di lividi, il naso pieno di sangue e il cuore a pezzi.

Come si può definire una persona che credevi amico, che due giorni dopo avergli aperto il tuo cuore confidandogli di essere gay lui ti ha accerchiato con altre quattro persone per picchiarti?

Oscar si fidava, credeva davvero fosse un suo amico, invece si è rivelato solo un pezzo di merda che lo ha deriso appena ha saputo le sue scelte d'amore. Picchiandolo dopo, solo perché secondo lui e i suoi altri tre amici "esseri così" non dovevano esistere.

Loro non dovevano esistere

Aveva fatto tanto lavoro per accettarsi lui stesso, ma poi il genere umano, anzi lo scarto umano direi, ha sferrato il suo colpo. Violenza verbale e fisica che lo ha portato ad andare via per alcuni mesi dalla sua città e dai suoi cari per provare a dimenticare quell'evento. A quanto pare sia io che mio fratello oltre ad assomigliarci fisicamente ci somigliamo anche per via delle nostre amicizie. Siamo stati sfortunati entrambi sotto questo punto. Anche se quello che hanno fatto a lui non è minimamente paragonabile a quello che Cristina ha fatto a me.
A lui hanno fatto tanto male, un male che vuoi o non vuoi ti resta impresso a vita, e che forse altri continueranno a fare. Non lo so se un giorno riusciranno tutti a capire che se ami una persona dello stesso sesso non fai schifo, non sei strano, ma sei solo umano. Questo posso solo sperarlo.

Lo spero per mio fratello Oscar, e per i miei futuri figli e nipoti.

Lo spero anche per Alessandro, che ancora non ha il coraggio di dire la verità. Che poi non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire niente, ma vive in una cerchia di persone che credono che lui sia tutt'altro e questo non lo fa vivere bene, non lo fa essere felice.

Forse è proprio per quello che ho visto vivere a mio fratello, che subiva in silenzio, che oggi sento un sentimento quasi di protezione verso Alessandro. Non voglio che lui viva le stesse cose, non voglio che lui non sia se stesso solo perché esistono persone di merda, non voglio che lui sia infelice perché alcune persone non riescono ad accettarlo.
Non permetterò che qualcuno gli faccia del male come è successo a Oscar, non voglio vederlo toccare il fondo per la cattiveria dell'umanità.

Ma poi dico io, chi sei tu che devi dirmi chi amare? Ci vieni tu nel mio letto? No, giusto? Allora dovresti farti i cazzi tuoi.

Che poi lo so, parlare dall'esterno è facile, non hai subito quindi non capisci. Ma non è sempre così, perché quando una persona che ami e a cui tieni subisce l'odio di persone frustate, tu ti carichi inevitabilmente del loro dolore. Ed è così, dobbiamo combattere per i nostri amici, familiari o anche per emeriti sconosciuti, perché solo così, con la maggioranza, un giorno forse i cattivi saranno molti meno.

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