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Luca

La serata non poteva andare peggio di così, prima la presenza di Alessandro di cui non ne vedo davvero il motivo visto che i nostri genitori, o meglio i miei, nemmeno lo conoscevano e adesso sto coglione. «Che cazzo ci fai qua?» Ringhio alzandomi dal divano andando verso di lui «Quello che ci fai tu» ribatte lui con un sorriso cattivo «Vedi di andartene, subito!»
«Luca» Beatrice mi chiama sottovoce mentre io continuo a guardare Fabio, non lo voglio qui «Luca» ripete lei e dopo un attimo di esitazione la guardo, mi sta silenziosamente chiedendo di lasciarlo perdere è evidente, ma non ne capisco il motivo. È chiaro che non è ben voluto da nessuno qui, e capirebbero tutti se lo mandassi via a calci all'istante.
«Per favore» sussurra ancora lei mettendosi tra di noi come a volerci separare da quel contatto troppo ravvicinato che ha attirato l'attenzione di alcuni invitati, così infastidito da quell'intromissione vado a sedermi al posto in cui ero prima, mentre la osservo che parla con lui di non so cosa, visto che parlano a bassa voce. Non posso non notare che il coglione gli sta praticamente guardando le tette, ma che cavolo? È proprio un deficiente. Per fortuna dopo poco lei gli volta le spalle e si siede di nuovo con noi, lasciandolo lì da solo impalato con quel sorriso che davvero mi fa incazzare.
D'altra parte lei è scossa dalla sua presenza, lo so, me ne rendo conto dal modo in cui picchietta le dita delle mani sul ginocchio scoperto e da come si morde nervosamente la guancia interna, vorrei poter fare qualcosa per lei, dirgli che posso ancora mandarlo via e che non è costretta a restare nella stessa stanza con lui, ma qualcuno mi anticipa, qualcuno di fastidioso che già da quando è arrivato in questa casa poco fa mi ha dato alla testa con i suoi complimenti, Alessandro.
Lo guardo mentre gli sposta con fare naturale dietro l'orecchio una ciocca di capelli ondulati che gli ricadeva davanti ai suoi occhi meravigliosi, poi gli si avvicina per sussurrargli qualcosa sicuramente di divertente, visto che la fa sorridere. Io non posso fare a meno di provare un po' d'invidia per il loro rapporto. Lui riesce a tranquillizzarla tanto quanto riesco io e la cosa che ammetto mi dà più fastidio e che lei lo lascia fare con molta tranquillità, noto spesso che parlottano in silenzio, anche all'università, si mandano occhiate di complicità durante la pausa quando vedono Madison che li osserva con quell'astio che non saprei nemmeno descrivere, è incredibile la cattiveria che si vede in quella ragazza. Ogni volta che li vede insieme e mi ritrovo presente lei diventa bordò dalla rabbia e c'è ne vuole visto che è bianca come una mozzarella, d'altra parte Beatrice da cazzuta com'è, perché lo è, anche se non sembra dall'apparenza con i suoi modi gentili e delicati, non distoglie mai lo sguardo prima di lei e la guarda altrettanto male. A volte mi fermo a pensare che forse sia gelosa di lei per via di Alessandro visto come stavano sempre appiccicati prima, altrimenti non si spiega.
I miei pensieri vengono interrotti per fortuna visto che non mi piace pensare a Beatrice con qualcun altro, non ci sono più abituato e poi con quel rapporto tanto simile al nostro, ma per sfortuna visto che colui che parla è il coglione «Qualcuno ti vuole fregare la ragazza» ma perché è divertito? Io non lo so, avrà qualche rotella fuori posto
«Non è la mia ragazza» sbotto guardando nella direzione di Fabio, si è seduto accanto a me nel frattempo e non me ne ero nemmeno accorto immerso dai miei pensieri a guardare quei due, questo vuole farmi perdere la pazienza questa sera, ne sono sicuro
«Meglio così, sai ho sempre pensato che ti piacesse» continua lui
«Ti sbagli, ma nel caso non sono affari tuoi»
«È qui che ti sbagli, mi interessa» esita un attimo prima di continuare mentre lo studio attentamente «ci riproverò con lei, credo che provi ancora qualcosa per me» appena termina quelle parole mi alzo senza pensare e me ne vado, non resisto, come osa soltanto pensare di riavvicinarsi a lei dopo quello che gli ha fatto? Non sa di quante lacrime ho dovuto asciugarle mentre singhiozzava sulla mia spalla quando ha saputo tutto, ma anche dopo, lui non se la merita, non se l'è mai meritata. È uno stronzo egoista, come può solo pensare di rimettere le sue manacce addosso a lei anche solo per sfiorala? Lei rispetto a lui è un altro pianeta, gentile, dolce e premurosa praticamente tutto il suo contrario, spero solo non ci caschi.
Un po' d'aria fresca sicuramente mi farà sbollire, non l'ho mai sopportato, sapevo che non era un tipo affidabile già da prima che si mettessero insieme, ma il bastardo è stato bravo a farsi credere "cambiato", prima si fumava le canne e poi improvvisamente nulla, niente più risse a scuola immotivate, niente più ragazze portate nei bagni per poi umiliarle dopo, niente di niente, tutto questo per lei.
Il mio pensiero su di lui però è cambiato ancora una volta subito dopo che ho cominciato a notare qualcosa che non mi andava affatto bene.
Negli ultimi tempi cominciava a tentare di allontanarmi da Beatrice, le chiedeva di uscire quando sapeva che sarebbe stata con me e gli altri quel giorno, o solo con me per un gelato, a volte se lei parlava con me a scuola piuttosto che con lui durante la ricreazione faceva l'offeso e adesso ho il quadro generale più chiaro dei suoi cambiamenti d'umore. Il coglione faceva il geloso e a quanto pare ho capito solo adesso il motivo, pensava che a me piacesse lei, il colmo è che lui cercava di allontanarmi mentre si faceva un'altra, per fortuna lei non si è mai lasciata abbindolare e non mi ha mai messo da parte, per questo dico che lei è rara e preziosa, troppo intelligente per stare con un malato come lui.

«Luca» la sua voce dolce mi fa girare di scatto per la sorpresa, mi solleva il fatto che in questo momento sia qui con me e non dentro con tutti loro
«Ehi» dico poggiandomi con la schiena alla ringhiera del balconcino
«Non ne valeva la pena litigare prima, avremmo rovinato solo la serata ai nostri genitori» si affretta a dire mentre si avvicina
«Lo so, ma è casa tua, ti avrebbero capita tutti se avessi mandato via il coglione, dopo un mio pugno» lei ride appena sente l'ultima frase ed è bellissima nel suo vestito corto rosso con scollo a cuore che lascia intravedere la protuberanza del suo seno, la schiena nuda e priva di reggiseno, non ci devo pensare, solo amici.
Le ho detto chiaramente che non deve accadere più che le nostre labbra si tocchino, perché è un errore. Lei è stata d'accordo con me annuendo, in realtà annuiva sempre a ogni cosa, però cavolo quelle labbra così piene, rosse e invitanti, come posso trattenermi? Non penso ad altro che al suo sapore ogni volta che la vedo, quando si morde il labbro come solo lei fa, anche solo se mi guarda, a volte mi sento impazzire per il solo fatto che penso questa cose della mia migliore amica, mi sento uno stronzo al solo pensiero di desiderarla, di volerla mia.
«Già ha proprio una faccia da schiaffi» continua lei interrompendo di poco i miei pensieri che però non vogliono abbandonarmi del tutto mentre la guardo, nonostante quello che può pensare Fabio non credo di averla mai guardata come adesso, è un modo diverso ora, non la guardo come Ludovica, Audry o Jennifer. La guardo come se lei potesse essere mia, in tutti altri sensi opposti all'amicizia, ma io non sono quello da fiori e cioccolatini, non potrei mai dare a lei tutto questo, anche sei lei non è una ragazza materiale, merita tanto. Merita tutto quello che io non posso e non do mai a nessuna, per questo metto dei pali tra di noi, nemmeno io la merito. «Hai i brividi» dico notando la sua pelle d'oca formata sulle braccia mentre mi tolgo la giacca per metterla sulle sue spalle scoperte «Grazie» dice con un sorriso mentre mi sistemo accanto a lei con il leggero vento che ci scompiglia i capelli, restiamo così in silenzio in compagnia dei nostri respiri quasi affannosi per un bel po'
«Eccovi, siete qui, come mai?» La voce di Giulio ci raggiunge sul balcone
«Il coglione mi guardava le tette» si giustifica Beatrice e a me fa ridere che lo chiami anche lei così
«Me ne ero accorto» rispondo io senza esitare e aggiungendo «non sopportavo più la sua voce» mi giustifico anche io per la mia assenza, siamo i figli dei "festeggiati" dobbiamo dare una motivazione del nostro allontanamento, mi pare giusto
«Non è una buona motivazione per lasciarci da soli» ribatte lui come offeso dalle parole di Beatrice facendosi spazio tra di noi «cosa voleva da te?» Continua lui guardando me, così indeciso su quello da dire, scelgo di essere sincero e riporto le sue parole «È pazzo se crede che mi rimetterò con lui» sbotta lei appena finisco di raccontare e questo mi dà una sensazione di sollievo, non lo sopporterei e soprattutto non lo accetterei mai. «Poi perché pensava che stavi con Bea? Che deficiente» aggiunge lui mentre io e lei ci guardiamo un po' imbarazzati, chissà se sta pensando ai nostri baci e alle nostre carezze come ci sto pensando io, lei oltretutto non ha fatto la stessa osservazione di Giulio forse non gli interessa sapere perché il suo ex pensa questo, ovviamente lui come nessun altro sa di quello che c'è stato tra di noi. «Lo hai detto tu, è deficiente! Cosa ti aspettavi da lui?» Lei parla con Giulio continuando a guardare me «Sarà» dice Giulio pensieroso «Beatrice sei qui fuori da troppo tempo» a un tratto appare sua mamma che poi subito guarda noi «scusate ragazzi, ma mia figlia è ricercata dalle mie amiche, vogliono sapere come va la sua vita è da un po' che non ne sanno nulla» ci fa sorridere il modo in cui lo dice, mentre Beatrice sbuffa sonoramente alzando gli occhi al ciel. Mia mamma sa già tutto di lei quindi non sarà una di "quelle" amiche pettegole di questa sera visto che sua madre le racconta tutto appena accade qualcosa. Come quando le ha detto dell'università, io già lo sapevo prima della serata visto che avevo sentito la chiamata di mia mamma con la sua visto che ha il vizio di mettere il vivavoce. Non sapevo però che voleva cercare un lavoro, me ne aveva parlato ma pensavo scherzasse, ovviamente poi gli ho confidato che sapevo già tutto ma volevo sentirlo dire da lei e non ne è rimasta meravigliata, oramai siamo abituati con le nostre mamme che si passano le notizie alla velocità della luce.
«Mamma, no» dice lei cercando il nostro sguardo in modo da essere aiutata in qualche modo per evitare quella situazione, ma sua mamma non vuole obiezioni, si vede dalla sua faccia quindi sia io che Giulio evitiamo d'intrometterci, ridiamo un po' sotto i baffi per l'espressione di Beatrice lo ammetto
«Siete dei pessimi amici, me la pagherete» aggiunge lei indicandoci con fare minaccioso, sua mamma ci guarda per scusarsi per la reazione di sua figlia, ma noi non ne abbiamo bisogno, la conosciamo molto bene e sappiamo che non è seria come vuole far credere, subito dopo rientrano in casa lasciandoci soli.
«È molto bella Beatrice» dice d'un tratto Giulio dal nulla sorprendendomi visto che non è solito fare complimenti «cazzo lo sapevo» continua lui mentre lo guardo senza capire un cavolo di quello che vuole dire «lei ti piace» aggiunge lasciandomi completamente senza parole.

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