57❁

714 28 17
                                    

1 mese dopo...

Dei suoi baci non ne avevo mai abbastanza. Avevamo un'intesa così forte che davvero non me lo sarei mai immaginata, così... Così bello! Ogni volta che sfiorava la mia pelle delicata con le sue mani ruvide, il mio corpo si trasformava in pelle d'oca. Lo baciavo con tutta me stessa, lo toccavo come non avevo mai fatto con nessun altro e lui nel frattempo godeva del mio tocco.

Ho acquistato sicurezza in questi mesi con lui, e pian piano mi sto rendendo conto che con i miei modi di fare ho il cuore e il corpo di Luca, completamente nelle mie mani. Lui non è da meno, è come una calamita per me. Non posso stare senza di lui, ma non è quell'amore morboso, no.
Sdolcinato forse, ma a lui pare che faccia più che piacere la cosa.
"Nessuno mi ha mai amata come mi ami tu" mi ha detto mentre facevamo l'amore i primi tempi, mesi fa. Sembra banale, ma a volte anche le donne vanno dagli uomini senza donargli amore, e forse proprio per quello l'uomo non trova la persona giusta e si fa nel frattempo mezza città.

Le sue mani vagavano tra le mie cosce scoperte grazie alla gonna, su e giù mi accarezzava con dolcezza mista a passione «Devo prepararmi» sono riuscita a dire tra un gemito e un altro «Mm, più tardi, visto che non vengo con te me lo devi» una risata buffa esce dalla mia bocca per le sue parole «Ma a te nemmeno piace!» Sbuffo fingendomi triste «Per te ci sarei venuto ma forse Alessandro mi ha salvato da una probabile noia mortale» «Non capisci un cavolo fattelo dire» ribatto subito offesa «Ah, adesso non capisco un cavolo eh...» Comincia per dispetto a mordermi e solleticarmi ogni parte del corpo scoperto facendomi ridere come una bambina.

Un mese fa Luca, al mio compleanno oltre ad avermi organizzato di tasca sua la festa che premetto è stata bellissima, mi ha fatto anche un regalo, anche se per me era già tanto quello che aveva fatto.

Mi ha regalato due biglietti per il concerto di Ultimo. Inutile dire che stavo per svenire dall'emozione quando gli ho visti. Mi ero decisa troppo tardi e quando l'ho fatto i biglietti erano introvabili, lui ha avuto una botta di fortuna allucinante a trovarne non uno, ma ben due con posti a sedere vicini. Mi ha spiegato che li ha presi quella famosa sera del "ti amo". Non mi aveva spiegato cosa aveva fatto quel giorno invece di andare al calcetto "fidati di me" si era limitato a dire e io mi sono fidata, glielo dovevo dopo aver dubitato di lui.

Solo che a quel concerto tra qualche ora non ci andrò con lui, ma bensì con Alessandro. È stata la canzone "Rondini al guinzaglio" che ci ha fatto avvicinare, e visto che a Luca il cantante in questione non va molto a genio, ho chiesto a lui. Ovviamente ne avevo parlato prima con Luca, e anche se non lo ha mai ammesso, mi pareva sollevato per quella proposta nonostante adesso faccia finta di essere offeso per averlo "sostituito".

Così, vulnerabile a questo ragazzo, cedo alle sue ripicche. «Stop ai morsi ti prego, ti do tanti bacini» dico tra una risata e un'altra «Bacini?» Alza gli occhi non soddisfatto della proposta «Baci, di quelli belli» lui sembra rifletterci «Dai fammi vedere cosa intendi e ti dirò se va bene» mi mette a cavalcioni su di lui e aspetta che faccia qualcosa.

Così mi sfilo il top cercando di essere il più sensuale possibile, prendo l'elastico che ho al polso e racchiudo i capelli in una coda alta, tutto con una lentezza disarmante.

«Già così mi fai morire» inclina la testa pregustando il momento che verrà

Scendo pian piano sempre di più tracciando tutti i lineamenti del suo petto nudo fino a quando arrivo ai pantaloni e apro lentamente il bottone, toccando già con cura la peluria da sotto l'elastico dei boxer.

«Sono un uomo fottuto» sussurra tra sé facendomi sorridere maliziosamente.

1 mese dopo...

È stata una decisione dura da prendere dopo che ci avevo messo tanto per metterla in pratica. Per me era un sogno, ma evidentemente i sogni cambiano.

Ho lasciato l'università, per quanto io mi sia sforzata di farmela andare bene, mi cominciava a stare stretta la situazione. I corsi che frequentavo non mi entusiasmavano più come quando ho cominciato, e per questo dopo una fatica immensa ad accettarlo io stessa, ho messo la parola fine. Non era colpa del lavoro che mi "stressava" troppo da non farmi concentrare all'università come aveva ipotizzato più volte mia mamma, ma ero solo una ragazza libera di scegliere cosa le faceva stare bene, e quello non rientrava più tra quelle cose.

È difficile i primi tempi accettare di "non avercela fatta", ma con il tempo un senso di sollievo ti alleggerisce l'anima.

Ora non me ne sto a casa a rigirarmi i pollici come facevo un tempo.
Ho sempre i miei turni serali al Keep Calm e non credo lo lascerò molto presto visto che oramai mi trovo benissimo. Di mattina faccio d'assistente a un fotografo molto bravo della città, lo seguo in tutto quello che fa, dalle comunioni ai matrimoni. Lui ha visto un potenziale in me quando un giorno mentre ero andata al suo studio per ritirare delle foto che avevo fatto stampare, ho detto la mia sull'esposizione della luce sull'oggetto che stava fotografando. Un attimo dopo, volevo sotterrarmi per essermi lasciata andare quella affermazione. Io una semplice ragazza, che dava consigli a un noto fotografo, che ingenua.

"Vieni, mostrami come la metteresti tu" mi ha detto lui, e io nascondendo la timidezza, senza timore ho fatto quello che mi ha detto, non potevo tirarmi in dietro. "Domani se ti va puoi tornare per darmi alcuni consigli, devo fare un album a un bambino per il suo Battesimo" disse non appena avevo finito di sistemare le luci nel modo in cui credevo adatto.

È così è stato fino a oggi, vengo anche pagata quindi ho ben due lavori. Ed è così che in pochi mesi ho unito la mia passione per la fotografia al mio lavoro. Certo farò corsi specializzati per migliorarmi ma ne sarò più che contenta.
I miei amici sono contenti del mio lavoro visto che conoscono benissimo la mia passione, solo loro sanno quante foto ho scattato nell'arco di tutti questi anni, loro invece continuano l'università tranquilli e io non vedo l'ora di vederli realizzati proprio come mi ci sento io adesso.

Mio padre è stato molto comprensivo lo devo ammettere, è davvero l'uomo oltre al padre, che tutti dovrebbero avere nella loro vita. Mi appoggia in qualsiasi decisione, e non che mia mamma non sia uguale ma prima di accettare un cambiamento si fa tante di quelle paranoie. Anche Oscar è felice per me, ovviamente! Una sera che per una maledetta febbre non sono potuta andare al locale ha preso il mio posto e gli è piaciuto così tanto che Paul da generoso com'è gli ha offerto un lavoro. A differenza mia lui si è abituato molto più in fretta alla preparazione dei cocktail, ma spesso arriva in ritardo e Paul è costretto a riprenderlo per sembrare un capo "cazzuto" che si fa rispettare.

Per una volta tutti sono felici e soddisfatti e non c'è nulla che io desideri di più.

Ricomincio Da Qui Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora