| venerdì 30 novembre |
Oggi, Payton ha deciso di non andare a scuola così non andrò neanche io, è l'unico con cui parlo è se non ci fosse sarebbe tutto molto più triste, cosa già sperimentata quando è andato in Canada e non mi sento pronta a tornarci da sola.
"se vuoi andare vai" sussurra con gli occhi contornati dal lucido delle lacrime di ieri sera.
"ti pare che voglio andare?" rido, lo faccio sorridere e mi siedo grattandomi gli occhi.
Ho una sua mano appoggiata sul fianco e i suoi occhi puntati addosso.
Prendo un elastico che ho sul braccio e mi lego i capelli in un messy bun molto casuale e mi sdraio di nuovo al suo fianco.
"come mai mi guardi così?" ridacchio.
"perché il messy bun mi fa impazzire" sorride guardandolo, ridiamo insieme.
"ma lo sai che questa notte mi hai abbracciato?" chiede Payton spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.
"in che senso?" chiedo io, mi ricordo che eravamo già abbracciati quando mi sono addormentata.
"ti sei girata verso di me e mi hai stretto forte, poi io sono andato più indietro perché stavi cadendo" ridacchia, gli do un bacio e nello stesso momento mi arriva una chiamata da mia mamma, guardo Payton che mi fa segno di rispondere.
NELLA CHIAMATA
ciao Sophie
ciao
dove sei?
a casa del mio ragazzo
ah, ti devo dire una cosa
dimmi, ma fai veloce,
non voglio perdere tempotuo fratello è vivo
cosa?!
l'abbiamo trovato a Milano
quando avevate intenzione di dirmelo?
l'abbiamo trovato ieri
ah
torneremo a casa con lui
tra una settimanava bene
ciao amore mio
ciao mamma
Chiudo la chiamata e guardo Payton che sorride, era in viva voce e ha iniziato a saltare sul letto.
"cazzo! amore!" mi salta addosso.
"rivedrò James tra poco!" esulto.
"sono felicissimo per te" sorride.
"che bello" dico abbracciandolo ma subito dopo si toglie e si siede respirando male.
"ehi, tutto a posto?" chiedo.
"h-ho m-m-male a-al c-c-cuore" dice coricandosi su di me.
"no, Pay, stai dritto" esulto spaventandomi, mi guarda preoccupato e mi alzo di corsa ma mi ferma.