"ciao" dico prendendo le pastiglie che mi porge Avani sotto lo sguardo di Payton, appoggia un braccio sulle mie spalle e mi lascia un piccolo bacio sulla tempia. Le metto in tasca e continuiamo ad andare a scuola in silenzio, sono sotto l'ombrello di Payton dato che il mio era bucato, mentre Avani è sola nel suo. "buongiorno" dico al professore, entrando per ultima dato che sono andata in infermeria a prendere la pastiglia, tutti mi guardano. Accelero il passo e vado verso il banco dove c'è Payton che mi aspetta sorridendo, mi siedo a fianco a lui che mi porge una lettera, mi incuriosisce vedendo che c'è scritto leggimi. Lo guardo sorridente e apro lattera facendo silenzio dato che se no il professore mi sgriderebbe.
Ciao amore, non so se riuscirai a capire questa lettera, perché scrivo male. Te lo dico tramite una lettera perché non voglio dirtelo così semplicemente tramite delle parole...ma. Ti volevo dire che se vuoi, ho prenotato un volo per New York per tre giorni, solo io e te. Non chiedermi il perché ma voglio stare solo a godermi i giorni con la mia piccolina... Ti sei meritata la mia fiducia e io la tua, ci amiamo a vicenda e viaggiare sarebbe una prova per noi due. Che ne dici?
Ti amo Tuo "piccolo" Payton
Sorrido e lo guardo negli occhi, mi avvicino e gli appoggio una mano sulla testa e mi avvicino a lui. "come faccio a rifiutare?" sorrido, oggi, non sto tanto bene, ho molto mal di testa e in più le parole che hanno detto quei due ragazzi mi rimbombano per la testa, ma questa lettera mi ha tirato su il morale. Mi da un bacio e sorride guardandomi negli occhi in cui si perde e mi perdo. "partiamo dopodomani" sussurra mentre rimetto la lettera nella busta, sorrido e annuisco abbracciandolo, non ci credo che andremo a New York, ho mostrato poche emozioni ma lui sa che sono felice. "ti amo anche io" dico in risposta alla lettera, sorride e diventa tutto rosso per gli sguardi di tutta la classe, ridacchio e continuiamo a seguire la lezione insieme.
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"amore, vado a prendere qualcosa alle macchinette" dice Payton uscendo con una ragazza che era appoggiata all'uscio della porta a parlare con Jackson, sono un po' gelosa ma mi fido di lui. "si sono abbracciati" dice Avani sporgendosi verso il grosso corridoio del nostro piano, perché me lo ha detto? Avrei preferito non saperlo. "e se mi fa soffrire?" sussurro guardandola mentre si siede, scuote la testa guardando il mio disegno. "tu non farti problemi Sophie, lui ti ama tanto e non c-" si zittisce appena entra in classe guardandomi, si avvicina con la ragazza che..è Anne, la sua amica di Charlotte. "lei è Sophie, la mia ragazza" dice indicandomi, sorrido e annuisco vedendo la ragazza con uno sguardo di sfida. "piacere sono Anne" esulta la ragazza sedendosi al banco di Charli che oggi non è presente in classe, sorrido e poso lo sguardo sul quaderno su cui stavo disegnando.
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"come ha detto Payton..sono Sophie" dico sussurrando, guardando i suoi occhi verdi con qualche sfumatura azzurra, Payton mi da un bacio e si accoccola a me. "è tuo il disegno?" mi chiede, annuisco senza guardarla, se lo facessi probabilmente mi metterei a piangere. "siete bellissimi insieme" sorride lei, la ringraziamo e finalmente torna nella sua classe, credo che Payton abbia capito che sono gelosa e se non lo avesse capito non ho intenzione di dirglielo, perché farei la parte della purga e di quella che non si fida. "quanto mi sta sulle palle" alza gli occhi al cielo. "non sembrava" sussurra Avani, alzo lo sguardo su di lei per farle capire che ha sbagliato a dirlo. "perché scusa?" chiede Payton giocando con i miei capelli neri lasciati sciolti. "abbracci, risate.." scrolla le spalle, scuote la testa appoggiando il mento sulla mia spalla, continuo a disegnare senza guardare nessuno dei due. "è una mia amica da otto anni e le voglio bene ma non ci starei assieme, per niente" sussurra. "se lo dici tu" annuisce la mora. "sappi solo che lei ti sta dando tanto amore, forse anche troppo" mi indica. Alzò lo sguardo e vedo Payton accasciarsi sulla sedia senza più controbattere, guardo Avani che esce dalla classe. "lascia perdere, è preoccupata" appoggiò la mano sulla coscia del mio ragazzo. "cosa c'entra lei" sbuffa afferrando il mio indice. "esatto, vieni qui" sorrido.
