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"smettila di sminuirla cazzo!" sento un urlo, la voce sembrava quella di Payton, è intervallo ed è uscito ma non torna più da un po'.
Mi alzo di corsa vedendo Avani impanicata e esco dalla classe, vedo Payton che viene picchiato da Quinton e viceversa, dio...ora cosa faccio?
"Payton!" urlo avvicinandomi a lui che mi guarda ricevendosi un pugno nello stomaco da Quinton, inizia a piangere e corre in bagno...non sto capendo niente.
Lo rincorro vedendolo piegato, riesco a prenderlo e lo fermo ma mi guarda preoccupato.
"devo vomitare!!!" urla scansandomi e entrando in bagno.
"Payton! cazzo!" urlo aprendo la porta del bagno, sono nei bagni dei maschi ma non mi interessa più di tanto.
"alzati" dico prendendolo piano, lo avvicino al lavandino e gli lavo la bocca con un po' di acqua fredda.
"guarda come ti sei conciato" dico prendendogli la mano.
"ti ho difesa" sussurra sorridendo con il labbro spaccato, scuoto a testa passando un pezzo di carta per raccogliere il sangue.
"non c'è bisogno di passare alle mani" lo guardo male, si mette a ridere e gli pulisco il sopracciglio e il labbro inferiore.
"si, c'era bisogno So" sbuffa lavandosi le mani, scuoto a testa guardandolo negli occhi, appoggiò la mano sul suo collo.
"continua a sminuirti tutti i giorni e mi da fastidio, così ho agito" sorride.
"hai agito male" ridacchio baciandogli la guancia, scrolla le spalle continuando a guardarsi allo specchio.
Quinton sono anni che fa risse e sono anni che non gli succede niente, tranne una volta che si è rotto il naso con un pugno da parte di Josh.
"hai capito? smettila di sminuirla cazzo!" dice Payton infuriato, lo faccio sedere.
"Pay, smettila di piangere, gliela dai vinta" sussurro facendolo girare verso di me.
"tutto apposto?" chiede Avani sedendosi davanti a noi, annuisce e ritorna a guardarmi, in questo momento credo voglia solo me.
"mi da fastidio però" dice sbuffando e abbassando lo sguardo facendo cadere delle lacrime sulle sue mani.
"tranquillo, non mi interessa delle sue parole, escono dalla bocca di quel demente" ridacchio prendendogli le guance, gli do un bacio sulla guancia per non fargli male alle labbra.
"no, me lo dai qui?" sussurra facendo il labbruccio e indicando le sue labbra.
"ma ti faccio male" dico, scuote la testa guardandomi con il broncio, sorrido e lo bacio, inserendo anche la lingua dato che ama i baci così.
"hai bisogno della fidanzatina? aww che patetico" ride Quinton facendoci staccare. Lo guardo infastidita e disgustata e gli rispondo a tono.
"smettila Quinton, qui il patetico sei tu!! Svegliati! Hai bisogno di sminuire le persone per avere un po' di attenzione, hai bisogno di attirare tutti gli occhi su di te se no non sei contento, basta. Sono anni che vai avanti così e di sentirmi dire di ogni cosa ne sono stufa" esulto, Payton mi stringe la mano giocando con i miei anelli.
"stai zitta grissino" risponde, scuoto la testa e guardo Payton che è appoggiato allo schienale della sedia dando la schiena agli altri banchi, sta piangendo.
"ti ammazzo" si alza andando verso Quinton e sbattendogli la testa contro il muro della classe; facendo allarmare tutti i nostri compagni.
"Payton! Payton!" mi alzo pochi secondi dopo guardando il moro che alza le mani al mio ragazzo il quale sta continuando a dimenarsi.
"se osi ancora dire una parola sulla mia ragazza sei morto!" gli urla contro schivando un pugno. Afferro le sue braccia allontanandolo da Quinton.
"basta ti prego" lo guardo. Mi spinge via lasciando solamente un alone del suo profumo invadere le mie narici.
"sei un coglione! Vai all'inferno cazzo! Ti rendi conto di cosa fai? Ti rendi conto testa di cazzo?" esulta Payton stringendomi la mano.
"provaci ancora una volta e ti mando dalla preside a calci nel culo" borbotta Quinton sedendosi con del ghiaccio in testa.
"vaffanculo, avvicinati una seconda volta a Sophie e sei morto coglione!" sbotta Payton mentre si siede sulla sedia davanti al suo banco. Guardo Avani perplessa. Sono arrabbiata con tutti e due; non dovevano picchiarsi e Payton non doveva andare su tutte le furie in classe.
"vieni qui Payt" cedo vedendolo entrare con le lacrime agli occhi e un fazzoletto sul labbro. Si siede alza dato io grosso colpo alla schiena che ha ricevuto.
Si tuffa nelle mie braccia mentre singhiozza, sorrido e lo stringo a me facendolo sentire protetto.
"sei scemò, non dovevi trattarlo così; dovevi essere superiore" sussurro spostando il suo ciuffo bagnato che gli cade sugli occhi.
"non mi interessa" si asciuga le lacrime. Lo aiuto a sedersi e appena entra il professore tutto torna come se niente fosse successo.

———

"amore, ho male allo stomaco" si lamenta Payton mentre torniamo a casa, afferro la sua mano e mi fermo guardandolo.
"mi dispiace" dico guardandolo, ha ricevuto un bel pugno in quel punto, credo che lo abbia fatto stare malissimo.
"adesso arriviamo a casa e beviamo una camomilla"
rido entrando nella via di casa mia, annuisce abbracciandomi fortissimo.
"solo se mi coccoli" sbuffa fermandosi.
"che domande" rido aprendo la porta, si toglie lo zaino e corre in bagno mentre io preparo la tisana dato che se lui mangiasse non starebbe bene e io invece non ho fame per quello che è accaduto oggi.
"tieni" dico porgendogli la tazza, mi metto nel letto con lui e sorseggiamo la bibita bollente insieme, ha la testa appoggiata sulla mia coscia e ha le gambe in aria appoggiate al muro.
"come sei messo?" ridacchio spostandogli il ciuffo, ride anche lui e finiamo di bere per poi metterci sotto le coperte tutti e due e ci riposiamo tutto il pomeriggio.
"amore" sussurra facendomi svegliare, lo trovo in piedi davanti a me.
"dimmi" accenno, si siede a fianco a me stringendomi la mano, mi siedo velocemente appena sento che trema come una foglia.
"ho rigurgitato" dice con la voce tremolante, non pensavo che questo ragazzo fosse cosi sensibile, pensavo che fosse un "duro" invece...
"vieni qui" sorrido aprendo le braccia, si sdraia su di me e coprendosi con la coperta che prima era appoggiata sul mio corpo.
"tanto?" chiedo appoggiando una mano sulla sua testa, annuisce e mi stringe forte tremando, quanto mi dispiace.
"è tutto apposto, non spaventarti" sussurro sentendo delle leggere lacrime che scendono sul mio collo.
"ho paura" sussurra.
"di cosa?" ridacchio.
"di...di...morire" dice piangendo, mi metto a ridere e lo guardo, spostò qualche ciuffo dalla sua fronte e la bacio per poi abbracciarlo di nuovo.
"ma non dire cavolate Payton dai" sussurro grattandogli la schiena.
"sicura?" mi chiede impaurito.
"al cento per cento" rido, tira fuori il suo solito sorriso che mi fa stare bene e mi parla come se fosse un bimbo, mi fa delle domande molto buffe ma sono qui per lui e sono disposta ad aiutarlo.
"e...e...se succedesse?" chiede singhiozzando, lo stringo forte e scuoto la testa.
"Payton, dai, sai che stai dicendo una cavolata"
rido, mi stringe attaccando la sua testa alla mia.
"mi strozzi così" rido facendogli allentare la presa.
"e..se ti stufi di me?" chiede, il mio cuore non regge tutta questa dolcezza, ha un cuore d'oro questo ragazzo.
"Payton, ti faccio il solletico se continui" rido, si mette a ridere anche lui e lo coccolo, ha il petto nudo e la sua schiena è così liscia e morbida da coccolare.
Il suo corpo profuma di vaniglia, tranne le sue ascelle che non profumano proprio tanto.
"dobbiamo preparare la valigia" sussurro mentre passo la mia mano sulla sua spina dorsale.
"ancora un po' di coccole" sussurra coprendosi, mi metto a ridere e faccio come mi ha chiesto mentre si risposa, sento il suo stomaco brontolare tanto e a volte sento che stringe i denti per qualche fitta.

then - payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora