Un Dolce Risveglio

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Sento un caldo raggio di sole sfiorami il viso. Non riesco ad aprire ancora gli occhi, mi voglio godere ancora per un po' questa sensazione di pace che mi riempie il cuore.
Sento il respiro regolare di Shannon sul mio collo, con le sue forti braccia mi tiene abbracciata mentre con una delle sue gambe è intrecciata alla mia. Jared non è lontano, ho le mani strette nelle sue mentre mi tiene stretta l'altra gamba.
Se qualcuno arrivasse all'improvviso e si trovasse davanti una scena simile, mi rendo conto che sarebbe davvero difficile riuscire a spiegare l'innocenza di quel risveglio, eppure non mi importa. In fondo da sempre siamo stati così, nessuno è mai riuscito esattamente a spiegare cosa ci unisse tanto, come nessuno si è mai spiegato come da un momento all'altro fosse stato possibile vivere ognuno per conto proprio.
Quando ero bambina ho sentito spesso litigare i miei genitori per il legame che c'era tra me e i ragazzi, spesso li ho anche sentiti discutere con la zia e lo zio. Quando eravamo più piccoli hanno provato ad allontanarci un per un po', ma è stato sempre del tutto inutile, per poterci vedere ci cacciavamo nelle situazioni più pericolose e particolari. Si arresero il giorno che all'età di 13 anni mi ruppi un braccio cadendo dal tetto mentre cercavo di entrare in camera dei ragazzi perché ammalati. Il giorno dopo tolsero i blocchi alle finestre e in camera dei ragazzi comparvero dei letti estraibili per me quando dormivo da loro.
Le voci in paese, andavano ad ondate. Shannon più di una volta si è fatto coinvolgere in qualche rissa per "ristabilire" il mio onore mentre Jared inevitabilmente gli andava sempre dietro.
Credo solo che il tempo abbia fatto sì che la gente si abituasse alle nostre "stranezze". Gli ultimi anni, non erano stati poi così difficili, soprattutto dopo che sembrava chiaro che fossi la ragazza di Shannon...
"Buongiorno" sussurro a Jared quando riesco ad aprire finalmente gli occhi e lo trovo a fissarmi.
"Buongiorno principessa"
"Da quanto sei sveglio?"
"Un po'... mi piace guardarti dormire, mi dà una sensazione di pace..."
"Dormi un po' troppo poco, lo sai?"
"Dormirò quando sarò morto"
"Allora lascia dormire chi non lo è ancora!" grugnisce Shannon alle mie spalle.
"Meglio darti un caffè subito o resti acido tutto il giorno" rispondo mentre si stiracchia dietro di me.
"Buongiorno angelo" mi sussurra ad un orecchio un attimo prima di alzarsi dal lettino.

Guardo l'orologio della cucina, sono le 10.30. Sul tavolo ci sono dei Muffin che ci ha lasciato zia Annie prima di uscire, su un foglietto una calda raccomandazione di darne solo uno a Jared. Mentre accendo la macchinetta del caffè li guardo dalla vetrata della porta finestra sdraiati al sole come delle lucertole. Un'ondata di ricordi cominciano a riempirmi la testa dandomi quasi il capogiro.
Senza farmi sentire mi dirigo lenta in soggiorno dove c'è la mia borsa con il mio Kit da viaggio. Mentre mi infilo la siringa nel braccio, non posso fare altro che chiedermi per quanto ancora potrò tener nascosto il mio stato di salute se continueremo a vivere così. Beth ha ragione, devo trovare il modo di dirglielo... un giorno lo farò...
"Queste ultime due settimane sono passate in un lampo Beth, quasi non me ne sono nemmeno accorta!" dico sbirciando nell'armadio cosa mettermi per la consueta serata cena-cinema.
"E quei due si sono calmati un po' tra di loro?" mi chiede mangiucchiando qualcosa.
"Si, decisamente. Credo che abbiano trovato un tacito accordo su non so ancora quali basi. Comunque li ho tenuti parecchio occupati! Diciamo che il paese è tornato a parlare di noi più che mai" dico divertita guardandomi allo specchio provando un vestito fucsia.
"Del tipo?" risponde aprendo quello che credo un pacchetto di patatine.
"Beth, ma quanto mangi?! Tutte le volte che siamo al telefono in questi ultimi tempi stai sempre spizzicando qualcosa!"
"Si chiama fame nervosa la mia, Lucas mi fa innervosire parecchio in questi giorni!"
"Sempre nervosa eh? E fame ogni quanto? Beth... non sarai mica..." dico terrorizzata lanciando per terra il vestito.
"Non dire cavolate, e parliamo di cose serie, dicevamo?" mi risponde con voce un po' meno sicura di se.
"Sarà... comunque, ci siamo dati alla pazza gioia! Li ho costretti ad accompagnarmi in tediosissime ore di shopping perché il mio guardaroba piangeva disperato, loro per ringraziarmi mi hanno portato ad un concerto di un gruppo davvero, davvero strano, certi SDC amici di Shannon. Bravi davvero con tutto ciò che può essere usato come batteria, solo un po' eccentrici. Diciamo che mi hanno fatto paura quando li ho visti esibirsi".
"Immagino lo stile se sono amici di Shannon!" risponde ridendo.
"Poi siamo andati al mare un paio di giorni, abbiamo preso una camera in un B&B e abbiamo girato senza meta per due giorni. Ho anche provato a prendere lezioni di Surf!!" dico esaltata.
"E come è andata?" chiede curiosa.
"Shan a fine giornata mi ha regalato un paio di braccioli e mi ha dato una pacca sulla schiena, mentre Jared provava a giustificare la mia totale incapacità con l'istruttore che sembrava decisamente disperato!" dico depressa.
"Oh il mio piccolo ferro da stiro!" risponde ridendo.
"Poi siamo andati in un parco naturale bellissimo, se prenotavi avevi il permesso di avvicinarti a toccare alcuni animali. E' stato grandioso Beth, ho tenuto tra le braccia un Koala, dato il biberon ad una capretta e passeggiato con uno scimpanzè! Troppo dolci! Poi i ragazzi mi hanno fatto una sorpresa e mi sono ritrovata a nuotare con i delfini!"
"Sembri una bambina la mattina di natale!"
"Ti giuro Beth, è una vita che voglio fare tutte queste cose e lo sai bene che non ci avanzava il tempo quasi nemmeno di andare in bagno tra i lavori e l'università, ora mi sembra quasi impossibile tutto questo! Ti dovrò far vedere tutte le foto quando torni settimana prossima! Shannon ne scatta a miliardi, senza avvisarmi. A volte quasi non me ne accorgo, altre vedo partire il flash. È la mia ombra! Certo, alcune foto potrebbe evitarsele.." dico scrutando i calzoncini di Jeans con interesse, se solo trovassi una maglietta adeguata.
"Foto di che tipo?"
"Del tipo che quando sono entrata nel recinto per vedere i maialini, sono scivolata e finita con il sedere nel fango... sempre che fosse solo fango. Sta di fatto che Shannon mi ha fatto un book fotografico, mentre rideva come un dannato con suo fratello! Che vergogna... ridevano tutti!" dico disperata.
"Sei un caso perso, ne sei cosciente, vero?"
"Uff.. una combina guai di prim'ordine! Sta di fatto che mi hanno sciacquata con una canna dell'acqua e naturalmente Jared non mi voleva far salire in macchina conciata così, quindi abbiamo comprato una maglietta nello store del posto, l'ha scelta Shan, nera, con la scritta fluorescente che diceva –I LOVE PIGS- e un maiale gigante disegnato dietro con tanto di coda fatta in corda che pendeva. In preda al panico gli ho detto di non volere anche i pantaloni e sono rientrata a casa in mutande!"
"Con loro grande dispiacere immagino!" replica con voce maliziosa.
"Scema che non sei altro, come se ci fanno ancora caso!"
"E sentiamo, quante notti hai dormito nel tuo letto?"
"Questa settimana quasi tutte!" rispondo orgogliosa.
"Riformulo la domanda: quante notti hai dormito da sola in stanza?" Ops!
"Ecco, diciamo che abbiamo visto un paio di altri film dell'orrore, poi ci sono stati due o tre temporali estivi..." sento il rumore delle mie unghie sul vetro...
"Non ci provare nemmeno a giustificarti!"
"Non ci provo, io sto bene. Loro mi fanno stare bene, e questo mi basta. Quello che dice e pensa la gente non mi riguarda!" rispondo nervosa.
"Lo sai che stare così tanto con loro è un'arma a doppio taglio però.." dice preoccupata.
"Ormai ci sono dentro, uscirne ora sarebbe inutile. Non avrei dovuto andare a bussare alla porta di casa loro due settimane fa".
"Ok, poi ne parliamo bene faccia a faccia settimana prossima, cos'altro avete combinato?"
"Suonato! Abbiamo suonato un sacco. Ho passato ore ed ore a guardare Shannon scatenarsi sulla batteria mentre cerca di creare il battito cardiaco delle canzoni che Jared continua a scrivere mentre mi sente suonare il violino o il pianoforte.." dico esaltata.
"Quindi hanno in mente un nuovo album?" chiede con la bocca piena.
"Non lo so, in effetti sono strani a riguardo. So che Matt li ha mollati e che sono nel panico più totale a riguardo. La casa discografica li chiama un giorno sì e l'altro pure e Jared accampa una scusa meno plausibile dietro l'altra. Devo parlarci assolutamente, questa situazione li sta tirando matti! Si vede che hanno voglia di fare qualcosa, ma non sanno nemmeno loro esattamente cosa!" dico finalmente decidendomi su di un vestito rosa pallido comprato con Shan due giorni prima.
"Hai qualche idea?" mi chiede mangiando la foglia.
"Un paio, ne devo parlare con loro" dico perplessa.
"Dove sono adesso?"
"In aeroporto, sono andati a prendere Tomo, finalmente lo conosco! Sono due settimane che ci parlo al telefono come se lo conoscessi da anni! Resta qui con noi un per po'"
"E ti hanno lasciato a casa da sola? Non ci credo!" dice con finto tono sbalordito.
"Cretina! Mi volevo fare un bagno e preparare come si deve per l'occasione, oggi è venerdì, cena e cinema! E poi non voglio fare brutta impressione al loro amico!" dico passandomi un filo di matita nera sotto gli occhi.
"Quante volte ti hanno già telefonato?"
"Chi?" fingo di non capire...
"Non fare la finta tonta!" non ci è cascata.
"Tre volte... nell'ultima ora..."
"Ok, la situazione è più grave di quello che pensassi, quando arrivo settimana prossima mi tocca prendere in mano la situazione!" dice divertita.
"Tesoro meglio che vado che mi finisco di preparare, altrimenti dicono che sono sempre in ritardo!"
"Ok, ti chiamo domani che mi racconti di Matt! Non sembrava male ai concerti".
"Fai la brava, tu hai Lucas!"
"Effettivamente ho gli ormoni sottosopra in questo periodo... sarà il caldo.."
"O forse sarai incinta..." dico seria.
"Se, se.. a domani piccola!"
"Ti voglio bene!"
"Io di più!"
Mentre finisco di preparare la mia borsa sento il rombo della macchina infondo al vialetto con la musica degli AC/DC a tutto volume.

I miei ragazzi sono tornati.

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