Strane Sensazioni

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"Da quanto li conosci?" mi chiede Tomo l'indomani mattina. La sera prima dopo la chiamata alla sua ragazza, che dai toni mi è sembrata davvero un personaggio interessante da conoscere, si è sistemato nella camera vuota e dopo essersi ripulito ci ha cucinato un'ottima cenetta. Ammetto che temevo per la posizione della sua stanza, visto il leggero respiro notturno di Shannon e il rimbombo che fa da quel lato, ma Jared ed io abbiamo spiacevolmente conosciuto qualcuno che potrebbe russare ancora più forte del nostro animale. Prima tappa della giornata quest'oggi per noi due infatti è una farmacia alla ricerca disperata di tappi per le orecchie.
"Matt lo conosco solo da qualche mese, ma noi tre invece siamo cresciuti assieme" dico bevendo un sorso di tè caldo.
"Allora ti avevo riconosciuta! Sei tu nelle foto di sopra in corridoio! Carino il vestito fucsia!" dice facendomi l'occhiolino.
"Che fai lo spiritoso adesso? All'epoca eravamo alla moda sai!" dico ripetendo quello che mi ha detto Jared qualche giorno fa.
"Te lo continui a ripetere con la speranza di auto convincerti?" mi chiede con la tazza di caffè in mano appoggiato al lavandino della cucina con indosso un paio di pantaloni di Jared.
"Mi stavi più simpatico ieri sera.." dico ridendo.
Tomo ed io andremo parecchio d'accordo.
"Quindi, fammi capire, tu e Jared.." chiede curioso.
"No! Siamo solo amici, solo amici!" dico rossa in viso al solo pensiero di un me e Jared.
"E' che ti ho visto uscire dalla sua camera questa mattina e ho pensato che.. non volevo farmi i fatti vostri, solo che, non so...magari...tanto per evitare di fare gaf..." dice ridendo.
"Non hai peli sulla lingua, mi piace. Forse ci abbiamo preso con te!"
"Io dico che avete fatto un affare! Non do molto fastidio, non occupo molto spazio, sporco poco, e cucino bene! Mi faccio anche le lavatrici! Ah, beh so anche strimpellare un po' la chitarra!" dice sempre con il sorriso.
"Si infatti, quello è solo un valore aggiunto! Però russi in maniera spaventosa! Questa notte pareva che tu e Shannon faceste a gara a chi voleva rompere per primo il tavolo di cristallo!"
"Beh, devo ammettere che Shannon è un degno rivale, ma se mi impegno posso dare di più!"
"No grazie! Jared ed io non abbiamo chiuso occhio. La sua camera dovrebbe essere più riparata, eppure tremavano le pareti! Neanche avessimo acceso il Dolby Surround e lo avessimo messo a palla!" dico sorseggiando il mio caffè amaro.
"Cos'hai contro i dolci? Guardi diffidente i miei biscotti, ma giuro che non ti voglio avvelenare, non ancora almeno!" dice porgendomene uno.
"Dieta ferrea, voglio fare la modella!" affermo.
"E i 20 centimetri che ti mancano come hai intenzione di recuperarli?" chiede schivando una delle brioches che gli sto lanciando.
"Ripeto, mi stavi più simpatico ieri sera e comunque si sa che nella botte piccola c'è il vino buono" dico soddisfatta.
"Direi che qui ho davanti più che altro un contagocce ma se proprio vuoi continuare a dirti le cose per auto convincerti.." risponde schivando un'altra brioches ridendo.
Sento Jared nel bagno di sopra che sta facendo la doccia, appena l'aroma di caffè e biscotti salirà al piano di sopra Shannon si precipiterà giù da basso come un animale affamato.
"Che cosa mi devo aspettare?" chiede improvvisamente tutto serio poggiando la tazza di caffè ormai vuoto nel lavandino. Lo osservo nei pantaloni di Jared che gli stanno decisamente troppo corti e con indosso una delle magliette XL di Shannon. Il suo taglio di capelli è alquanto, come dire, bizzarro, dunque perfettamente adeguato. Benché i suoi occhi non siano di un colore particolare, emettono calore e tenerezza. Ha un sorriso dolce, e un piccolo difetto ai denti lo rende ancora più carino e simpatico.
"Non so Tomo, non sono atterrata su Marte molto prima di te. Per anni sono stata anche io dall'altra parte della transenna. Quando hanno deciso di venire a vivere a LA abbiamo perso i contatti per un po'... non credo però che la situazione sia delle più rosee. C'è parecchio potenziale, le canzoni sono buone, è solo che sembra che siano spaventati all'idea anche solo di provarci. La casa discografica preme per un altro album il prima possibile, ma l'abbandono di Luke li ha parecchio scombussolati e credo anche che si stiano appoggiando troppo a terzi, Jared è un vulcano di idee ma non gli danno retta" dico versandomi dell'altro caffè e mettendomi al suo fianco appoggiato al lavandino.
"Perché Luke ha mollato?" chiede con le braccia conserte.
"Ufficialmente? La tournée si stava allungando troppo. In quanto band di supporto di un gruppo piuttosto che di un altro, si stava allontanando sempre di più e per periodi sempre più lunghi da casa e la cosa non gli andava" rispondo soffiando nella mia tazza.
"Ufficiosamente?"
"Sinceramente? Non lo so proprio. Non l'ho mai chiesto, non mi sembrano molto propensi a parlarne e non sono il tipo da fare mille domande, quando e se avranno voglia di parlarne lo faranno. Naturalmente questa a me sembra più che altro una palla però. Se fai parte di un gruppo, quello che speri è proprio riuscire a girare il mondo e stare il più possibile lontano da casa, a meno che non ci sia qualcosa a legarti, come moglie o figli, ma non mi risulta che Luke avesse una ragazza. Io credo che si sia voluto chiamare fuori dai giochi quando ancora era in tempo. Benché l'album sia buono, non sta riscuotendo il successo che merita, qui in America siamo ancora troppo deboli e la casa discografica non vuole ancora esportare le canzoni all'estero. Posso solo immaginare che ad un certo punto si sia detto che visto che qui non sembrava decollare era meglio fermarsi prima che le perdite superassero i guadagni" non avevo mai espresso questo pensiero ad alta voce. Non ho mai conosciuto di persona Luke, lo avevo seguito ai concerti come membro della band, ma naturalmente la mia attenzione era focalizzata altrove.
"Non fai una buona pubblicità ai ragazzi così, te ne rendi conto vero? Sembrano sull'orlo del fallimento, non mi stai prospettando un gran futuro" dice fissandomi negli occhi.
"Non sono sull'orlo del fallimento. Sono sospesi su un filo sottile. Se tengono duro, arriveranno alla fine e raggiungeranno il successo, se cadranno invece..."
"Cadremo tutti assieme.." continua triste.
"Non voglio dipingerti la situazione più rosea di quella che non è. Io non ti mentirò mai Tomo, ti dirò sempre la verità" dico fissandolo negli occhi.
"Lo so, te lo leggo negli occhi" mi dice allargando le braccia e cingendomi in un abbraccio e dandomi un piccolo bacio sulla fronte.
"Tieni giù le mani, è proprietà privata!" grugnisce Shannon alle mie spalle.
"Tranquillo fratello, ho la ragazza! Considerami asessuato!" risponde cominciando a stritolarmi.
"Si anche io ne ho avute parecchie in contemporanea!" replica Jared appena sbarcato anche lui in cucina mentre io comincio a sbracciare in cerca di ossigeno.
"Ma che permalosi che siete!" dice ridendo.
Non so perché ma i ragazzi sembravano davvero fidarsi, si fosse comportato così qualcun altro la discussione si sarebbe conclusa in commissariato dopo una mega rissa, basta pensare a qualche giorno fa nel centro commerciale. Tomoè fatto così, sembra emanare fiducia da tutti i pori, vorrei tanto che anche Matt mi desse la stessa sensazione, ma non è così. Negli ultimi giorni siamo stati parecchio insieme e posso solo dire cose belle di lui. Un gran chiacchierone, simpatico, matto come pochi, con il corpo ricoperto da così tanti tatuaggi da poterci aprire un museo. Eppure, non so, ha sempre qualcosa che non riesco ancora a leggere, qualcosa nel profondo, qualcosa nel suo sguardo nei confronti dei ragazzi che non riesco ad interpretare. Mentre gli occhi di Tomo sono, come dire, puliti, chiari, limpidi e sinceri, Matt sembra nascondere qualcosa. Spero che sia solo una sensazione sbagliata, come ne ho avute mille altre, spero che non ci tiri un brutto scherzo prima o poi. Dopo Luke non so quale potrebbe essere la reazione.
"Mi manca l'aria! Tomo non respiro!" dico a fatica e rossa in viso.
"Me lo dice sempre anche Vicky che ho una bella presa!" dice rilasciandomi ridendo.
"E chiamala bella presa questa! Mai pensato di darti al rugby? Nei placcaggi saresti un dio!" dico massaggiandomi il collo.
"Che cos'ha?" chiede indicando Shannon appoggiato alla penisola con il viso retto da una mano mentre lentamente porta alla bocca un biscotto.
"Tra un paio di caffè andrà tutto bene, non ti preoccupare. Ha, come dire, una partenza un po' lenta alla mattina!" risponde Jared mentre con un balzo si siede sul tavolo accanto alla faccia del fratello.
"Chiamala lenta, sembra più che altro uno zombie. E' inquietante" replica avvicinandosi con circospetto e porgendogli una tazza di caffè fumante appena fatto.
"Bene, programma della giornata capo?" mi chiede Jared.
"Farmacia per comprare tappi per le orecchie. Dici che ci saranno quelli che usano i militari per sopportare i boati delle bombe?" gli chiedo con una smorfia.
"Sai che anche tu mi stavi più simpatica ieri sera?" si intromette Tomo con finta aria da offeso.
"Poi passiamo in agenzia che facciamo i biglietti per tornare a casa, un po' di spesa per questi pochi giorni ancora qui, ci fermiamo a prendere qualche vestito per questo sciagurato, mi è parso di capire che Vicky ci raggiungerà a Bossier, giusto?"
"Si capo, comunque non ho bisogno di molti vestiti, giusto qualcosina, un po' di cambi li ho!" .
"Non credo che un completo da spazzacamino o un vestito da teletabbies si possano esattamente definire un cambio.." dico dubbiosa.
"Ti ci vedo vestito da teletabbies color cavolo" prova a dire Shannon.
"Tu taci, sei ancora solo al primo caffè. Ne riparliamo dopo il terzo. Ah, e poi prima di partire dobbiamo anche passare da quel tipo che fa chitarre nel suo garage, così gli portiamo il tuo disegno e capiamo costi e tempi di consegna".
"Vero, ci siamo dimenticati qualcosa?" chiede Jared guardando tutti e tre.
"Io vorrei vedere degli Skateboard se possibile, mi hanno detto che al molo di Santa Monica c'è un negozio che vende biciclette e skate da panico, vi scoccia se passiamo?" chiede Tomo timido.
"No problem fratello, però tieni lontana Cristine da quei cosi, l'ultima volta che ci ha provato, si è rotta un braccio!" risponde ridendo Jared.
"E' stato solo un caso, avevo messo male il peso, nessuna protezione, calcolato male la pendenza della discesa, la velocità delle ruote.."
"Volevi tentare il suicidio?" chiede Tomo dubbioso.
"Più o meno ripensandoci... comunque guardando la faccia di Shannon direi che... al quarto caffè forse ce la fa a dirci se ha bisogno di vedere anche lui qualcosa oggi"

Mentre li guardo ridere e prendere in giro Shannon mi rendo conto che non sono stata così felice da davvero molto tempo.

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