Ripenso alle parole di Michelle costantemente, anche adesso, mentre aspetto Enrique che mi accompagnerà all’aeroporto.
Lei ha detto le frasi giuste.
Io devo ascoltare il mio cuore e credere nel nostro amore.
E soprattutto credere a Nicholas.
Dalla reception mi avvisano che è arrivata la persona che attendevo. Afferro la valigia e lascio la stanza.
Scendo nell’atrio e trovo Enrique.
«sei pronta?» domanda preoccupato.
È davvero un grande amico per me e Nicholas.
Unico!
Affermo con il capo mentre ci avviamo alla macchina.
Partiamo in direzione dell’aeroporto mentre in macchina regna il silenzio.
Continuo ad osservare il paesaggio che scorre davanti ai miei occhi e intanto penso al tempo passato tra queste strade. A quanto sono cresciuta, maturata e migliorata. Si può dire che non ho sprecato il mio tempo bensì l’ho investito, involontariamente, su me stessa.
«sei proprio diventata una donna con la D maiuscola.. Lo sai?» chiede Enrique spezzando il silenzio che ci avvolgeva.
«dici sul serio?» chiedo voltandomi nella sua direzione.
«assolutamente!!! Un tempo saresti scappata senza pensarci due secondi e senza farlo sapere a Nicholas, mentre ora guardati. Stai facendo la cosa giusta, ve lo meritate.»
«grazie Enrique!» comunico mentre lo avvolgo in un abbraccio, dopo aver spento l’auto davanti all’aeroporto.
«non farlo aspettare troppo» comunica indicando con lo sguardo il soggetto davanti a noi.
Accenno un sorriso. Scendo dalla macchina e corro incontro a Nicholas e ci uniamo in un abbraccio.
«lo sai che non è opera mia, vero?» domanda con la voce titubante.
Mi sposto per osservarlo negli occhi e trovo la risposta ai miei quesiti.
«non potrei farti questo Lola, non potrei mai» afferma.
«lo so, andiamo da Nicole? Non voglio più stare qui. Ho bisogno di andare via per questo ho voluto incontrarti all’aeroporto, ma non posso andare via senza di te. Vieni con me?» chiedo speranzosa.
So benissimo che le questioni da risolvere qui sono importantissime ma io ho bisogno di pace, tranquillità e più di ogni altra cosa ho bisogno di lui accanto a me. Non posso più sopportare il pensiero di un’altra accanto a lui. Abbiamo vissuto troppo tempo separati e non voglio più perdere neanche un secondo della sua presenza.
«lo immaginavo amore, stai tranquilla. Ho verificato ma non ci sono voli oggi da qui, così ho controllato altri aeroporti e ho trovato uno da Chicago. Ho fatto preparare il mio jet privato che ci porterà a Chicago e da lì voleremo per l’Italia. Va bene?» domanda mentre mi accarezza la testa.
In risposta gli dono un bacio a fior di labbra, uniamo le nostre mani mentre ci avviamo sul mezzo che ci porterà a Chicago.
•••Per tutto il viaggio non abbiamo parlato, lo hanno fatto i nostri sguardi e le nostre mani accompagnate dalla nostra musica preferita in sottofondo.
Non sono nemmeno riuscita a chiudere gli occhi dall’emozione di essere stretta alle sue braccia.
Arrivati a Chicago, apprendo che dovrò aspettare tutto il giorno prima di prendere il volo per casa. Così Nicholas ha deciso di affittare una macchina da utilizzare in giornata e allontanarci dall’Aeroporto finché non arriva l’ora del volo.
Salgo in auto e trovo un caffè americano.
«e questo?» domando sorpresa.
«è per te, mi sembravi stanca e ho pensato ti potesse aiutare» afferma sorridente.
«non cambierai mai» dico unendomi alla sua risata.
Finito il caffè inizio ad avvertire una strana stanchezza in tutto il corpo fino a crollare in un sonno profondo.
Quando riapro gli occhi è quasi sera e mi ritrovo davanti alla casetta sul lago.
Mi pongo seduta sul sedile in quanto è abbassato, probabilmente è stato Nicholas per farmi riposare.
Osservo l’immagine davanti a me vedo Nicholas seduto in direzione del lago.
Scendo dal mezzo e lo raggiungo.
Arrivata alle sue spalle rimango ferma per qualche attimo a osservare ciò che sta guardando anche lui.
«ehi sei qui?» domanda voltandosi nella mia direzione.
«ehm sì. Cosa mi hai fatto bere?»
Accenna un sorriso e si mette in piedi di fronte a me.
«hai riposato?» chiede accarezzandomi i capelli.
«sì» dico portando lo sguardo al polso. Mi sono ricordata che avevamo il volo mezz’ora fa.
«il nostro volo» dico a voce alta e preoccupata.
«non abbiamo nessun volo amore.. Era solo un modo per portarti qui. Dobbiamo parlare.»
Lo osservo sorpresa.
«parlare di cosa?»
«accomodiamoci.. »
Mi siedo accanto a lui in silenzio.
«anzitutto ti chiedo scusa.. In questi due giorni sono stato molto assente nei tuoi confronti.»
«ho parlato molto con Jonathan, delle mie intenzioni di essere un buon padre e presente per il bambino che aspetta Lauren. Le mie buone intenzioni lo hanno portato a concedermi la procura speciale ricevuta da mia madre. Così sono ufficialmente in possesso dei miei beni.»
«sono felicissima per te.. »
«ovviamente lui pensa che queste intenzioni comprendano il matrimonio con Lauren, ma questo è un particolare che risolveremo più avanti. Intanto ho questo per te. Leggilo con calma e se sei d’accordo metti la tua firma.»
Mi porge un plico di fogli tra le mani e si allontana passeggiando lungo il lago.
Guardo quei fogli e realizzo immediatamente il contenuto.
Mi alzo e gli corro incontro.
«hai già letto tutto?» domanda sorpreso.
«non ho letto nulla, se la mia firma serve ad aiutarti in qualche modo la metterò senza leggere… mi fido di te, più di qualunque altra persona al mondo»
I suoi occhi pieni d’amore sono il mio porto sicuro, la mia pace, la mia tranquillità.
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© Noi siamo L'INFINITO
RomanceSequel di "Tu sei il mio INFINITO", se non lo avete letto vi consiglio di farlo per capire meglio la storia di Lola e Nicholas. Dopo tre anni da quel brutto incidente, che ha cambiato definitivamente l'esistenza di Lola, la vita continua. Una nuova...