Capitolo 8

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«Signorine posso unirmi a voi?» annuncia la voce inconfondibile di Lucas mentre io e Nicky siamo in piscina.

«certamente!» rispondo.
Dal canto suo Nicole ci schizza l’acqua addosso per la felicità. Lucas le piace e si trova bene con lui. E ne sono felice. Ogni soggetto che entra a far parte della mia vita vorrei che fosse approvato anche da lei. Sapere che è tranquilla mi rasserena.

«senti, mia grande ballerina, ho una proposta per te.» comunica avvicinandosi alle mie spalle.

Quel titolo, ballerina, è da tanto che non mi appartiene. Sbarro gli occhi nella sua direzione in attesa che termini il discorso.

«che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?»

Muovo la testa in segno di negazione e lui prosegue.

«bene, mi stavo preoccupando. Allora domani sera ci sarà una festa qui in questo hotel. Un ballo in maschera e vorrei andarci con te. Ti va?»

«io e te? A ballare?» Scoppio in una risata per mascherare la realtà dei fatti.
A volte un sorriso ti salva.
Ti salva dalle brutte figure.
Ti salva dall’imbarazzo.
Ti salva dal malumore.
Ti salva da una bugia.
Ti salva dalla realtà. Ed è proprio dalla verità che mi sto nascondendo con questo semplice e innocente sorriso.

«non se ne parla, io non ballo più!»

«e perché no?»

«Lucas ho detto no e basta, ok?»

«no a cosa?» domanda la voce squillante di Luna.

«ci siamo riprese dall’emicrania?» chiedo per distogliere la sua attenzione da questo argomento.

«fresca come un fiore! Di cosa stavate parlando?» 

«della festa di domani. Un ballo in maschera.» Si affretta a rispondere Lucas.

«che bello!» esclama entusiasta Luna.

«sì, è talmente bello che ci andrete voi due» annuncio uscendo dalla piscina.

«veramente Lucas lo ha chiesto a te non a me. È giusto che tu dia una conferma non una soluzione alternativa.» Mi incalza Luna.

«inoltre, devi iniziare a guardare avanti e lasciare il passato al suo posto, non puoi continuare a trascinarlo alle spalle per tutta la vita.» Aggiunge avvicinandosi al mio orecchio.

«dai andiamo a cercare un abito, visto che è un ballo per di più in maschera!» dico in tono sommesso.
La osservo e vorrei che tutto fosse facile come le sue parole. Nessuno capisce e nessuno potrà mai capire il mio stato d’animo. Inutile provare a spiegare, se non lo vivi in prima persona non potrai mai percepire fino in fondo come ci si può sentire in una determinata situazione.

«vado in camera a prepararmi» comunico.

Nel frattempo vedo arrivare mia madre, ci eravamo accordate di darci il cambio. Dovevo essere libera per poter lavorare e invece mi ritrovo a dover andare in giro per negozi in cerca di un abito per questa festa del cavolo. Mannaggia a Luna!

«ti accompagno.» Annuncia quest’ultima. Le voglio un gran bene ma quando insiste su ciò che è giusto per me mi fa arrabbiare. Lo so che le sue intenzioni sono buone e lo fa per il mio bene.
Arrivate in camera mia inizio a prepararmi.

«ti svuoto la valigia, va bene?» esclama Luna mentre  sono in bagno.

«non ti preoccupare, ci penserò io al ritorno» dico.

«nessuna preoccupazione.»

Dopo la doccia esco e di Luna nessuna traccia. Non capisco dove sia finita. Decido di finire la preparazione e dopo un quarto d’ora la mia amica fa la sua apparizione nella mia stanza.

«Luna tutto bene? Dove eri finita?»
Ha uno sguardo strano, un misto tra preoccupazione e agitazione.

«tutto bene. Mi sono ricordata una cosa urgente e non potevo rimandarla a più tardi.»
Non so cosa stia combinando ma scommetto che mi nasconde qualcosa.

«allora andiamo!» annuncio mentre prendo la mia borsetta bianca che si abbina ai sandali dello stesso colore, un jeans blu scuro e una maglietta a maniche corte, nera, completano l'outfit di oggi.
Inizia la corsa al vestito adatto per questo ballo e devo anche trovare una maschera.

Dopo aver provato una cinquantina di abiti e girato per un ora, siamo esauste e senza niente in mano.

«dopo questo negozio torniamo in hotel» comunico a Luna mentre stiamo entrando nella struttura.

Mi guardo intorno e noto sulla destra una scia di abiti da cerimonia. Avanzo il passo e il mio sguardo si sofferma su un bellissimo vestito con scollo a v, strass in pizzo sul busto fino alle parti laterali del bacino, colore beige.

«credo che quello sia ciò che stavamo cercando!» afferma Luna avvicinandosi a me.
Mostro un accenno.
Finito con l’abito e per fortuna abbiamo trovato anche una bellissima maschera da abbinare, ci avviamo in direzione dell’hotel.

Dopo un quarto d’ora sono in camera mia distrutta. Nicole sta già dormendo. Ho scoperto che la permanenza in piscina con la nonna non è stata molto piacevole. Ha stressato un ragazzo scambiandolo per il papà, che ha solamente visto nelle foto, e per questa ragione ha pianto tanto. Voleva il suo papà. Mi sento estremamente in colpa perché sono io che ho creato questa “unione” tra lei e l’immagine di suo padre e ora cerca di collegarla a chiunque vede che gli somiglia almeno un po’. Domani dovrò cercare il ragazzo e scusarmi.

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