Sono le sette del mattino e sono già pronta per uscire dalla stanza. Stanotte non ho dormito per niente. Mille pensieri su Nicole e la carenza della figura paterna. Non so se ho sbagliato e dove. Non so cosa fare per sopperire al meglio questa sua mancanza.
Appena mia madre giunge nella stanza mi avvio alla reception per sapere la stanza del ragazzo.
«buongiorno! Mi scusi, ieri mia figlia ha disturbato un giovane che era in piscina. Sapete indicarmi chi fosse e possibilmente la sua stanza? Vorrei scusarmi personalmente dell’accaduto» domando alla ragazza presente nella reception.«ah si.. il ragazzo Americano.» beh Nicole ha avuto un buon intuito, qualcosa di simile a Nicholas c’è l’ha, la nazionalità.
«guardi è nella sala boxe e non vuole assolutamente essere disturbato. Appena si libera lo avviserò che ha bisogno di parlargli.»
«perfetto! Grazie.»
Non sono l’unica mattutina a quanto pare. Deve avere molte energie da scaricare per recarsi a quest’ora nella sala boxe. Sarà meglio che mi dedico a un po’ di lavoro.*****
Dopo aver passato la mattinata al lavoro e pranzato decido di fare rientro nella mia stanza. Ho mille pensieri che mi assillano. La storia di questo ragazzo mi ha offuscato la testa di riflessioni, ho bisogno di scrivere nel mio diario.
Ho svuotato le borse e le valigie. Guardato ogni angolo della stanza ma non l’ho trovato, non capisco!
Dove può essere finito?
Sto impazzendo! C’è ogni mio pensiero intimo lì dentro. Spero non l’abbia preso nessuno anche se in realtà non mi spiego nemmeno chi lo possa prendere. Ora che ho messo tutto sottosopra sarà meglio rimettere in ordine, forse così lo troverò!Sono le sei e non ho trovato ciò che cercavo, inoltre, sono in super ritardo per la serata con Lucas. Inizio a prepararmi velocemente. Decido un trucco semplice e leggero, matita agli occhi e lucidalabbra. Avrei fatto a meno di questa tortura. Finita la preparazione mi osservo allo specchio mentre pongo agli occhi la maschera. Guardo l’immagine davanti a me e penso all’ultima volta che ho ballato. Era con Nicholas, la sera dell’incidente. Una lacrima inizia a rigarmi il volto e il rumore alla porta mi riporta alla realtà. Mi affretto ad aprire e un Lucas molto elegante si presenta davanti a me. Indossa un pantalone nero abbinato alla giacca dello stesso colore e la camicia bianca. In mano porta la maschera per la serata. Mi osserva e sorride. Ha un bellissimo sorriso, sincero e pieno di positività.
«pronta?» domanda.
«certo! Andiamo.» Rispondo mentre chiudo la porta alle mie spalle e ci avviamo all’ascensore.
Durante il tragitto mi spiega del “ballo a giro”, lo ha definito proprio così. Ad ogni cambio di musica dovremo cambiare partner, ecco perché “ballo a giro”.
Arrivati nella sala, ci sono persone sulla pista e altri al banco bar. Lucas pone la sua maschera e nel frattempo passa il cameriere con i bicchieri ripieni di un liquido simile allo champagne. Prendiamo un bicchiere a testa e ci accomodiamo su due sedie vuote. Nel frattempo il titolare dell’hotel, nonché ideatore di questo evento, con il microfono in mano invita tutti i partecipanti a scendere in pista. Così anche io e Lucas appoggiamo i nostri bicchieri su un tavolino e ci avviciniamo alle altre coppie. Sulla destra vanno gli uomini e sulla sinistra le donne. Inizio già a pentirmi di essere venuta. Inizia la musica, un lento, io e Lucas ci avviciniamo e iniziamo a ballare.
Penso che il destino si stia divertendo con me, parecchio. Io invece no, per niente. È troppo tempo che non gioisco realmente, almeno, non come vorrei. Il mio cuore è spezzato e, per quanto io abbia cercato di attaccare i pezzi, non ritornerà più integro come una volta.
Ecco, insomma, questa situazione è surreale.
Non può essere vero!
Vorrei piangere e urlare allo stesso tempo. Poi cerco la ragione e dopo averla ritrovata penso che potrei anche ridere, tanto da farmi venire il mal di pancia.
Sembro folle, a volte credo di esserlo. Forse ora lo sono!
Non so esattamente cosa e chi sono. Sicuramente non sono più quella di quattro anni fa. Purtroppo gli avvenimenti che ci segnano, ci cambiano definitivamente. Ed io sono cambiata, parecchio. Sono grata al miracolo che ho ricevuto in dono, ma in ogni caso non sono più la ragazza ottimista e ingenua. Ora però sono arrabbiata con il fato che mi pone di fronte a queste difficoltà. Non lo accetto!
Non è corretto nei miei confronti.
Ho già sofferto abbastanza e continuo a stare male, non voglio riaprire le vecchie ferite, almeno non in luoghi pubblici.
Sapevo che non dovevo partecipare a questa stupida festa. Farò i conti con Luna che mi ha convinta a venirci. Cerco di ridurre al minimo le possibilità di avere a che fare con il genere maschile a scopo amoroso. Tutti insistono a dirmi che è passato parecchio ormai, ma per me non sarà mai abbastanza. Nicholas è stato il mio unico e grande amore, non riuscirò mai a voltare pagina, ne sono sicura.
Lui era il mio tutto.
Voleva dirmi che ero il suo infinito e non aveva capito che noi siamo l’infinito.
Lola e Nicholas sono l’infinito.
«dobbiamo cambiare partner.» La voce di Lucas mi riporta in questa sala da ballo.
«adesso! Io vado a destra e tu sulla sinistra, a dopo splendore.» mi stacca la mano e mi ritrovo di fronte ad un nuovo compagno di ballo. Quello che avevo notato poco fa. Per questo sono arrabbiata con il destino, non si fa così. È scorretto!
«sei di queste parti?» mi domanda.
Noto che siamo in vena di chiacchiere, mi dispiace per lui ma non è serata, non lo è mai. Scuoto la testa per dire no e continuo a seguire il ritmo della musica. Mi prende la mano destra per farmi fare una giravolta e noto una scia di graffi. Che mani mal ridotte penso.
È disgustoso!
Non vedo l’ora di cambiare partner, questo soggetto è da quando sono arrivata che mi trasmette agitazione. È partito il suono per il cambio del partner.
Stacco la mano per avanzare e lo sconosciuto mi afferra il polso. Mi volto nella sua direzione e lo osservo dritto negli occhi. In quell’istante il cuore manca di un battito. Quello sguardo, non può essere. Tolgo il polso dalla sua presa con forza e scappo fuori di corsa. Sento dei passi raggiungermi e il panico si impossessa di me. Afferro la borsa in cerca dello spray al peperoncino.
«ehi piccola tutto bene?» la voce di Lucas mi tranquillizza. Mi volto nella sua direzione e lo abbraccio forte.
«vuoi tornare in camera?» domanda. Annuisco senza dire niente.
«cosa è successo? Quel tipo strano ti ha fatto del male?» mi chiede. Non ho per niente voglia di parlare. Voglio solo arrivare nella mia stanza, buttarmi nel letto e crollare in un sonno profondo.
Faccio cenno di no con la testa e per fortuna non insiste con l’interrogatorio. Prendiamo l'ascensore e in pochi istanti sono davanti alla mia stanza.
«buonanotte Lucas, a domani.» Noto il suo sguardo deluso, ma faccio finta di niente.
«buonanotte anche a te» risponde frustrato.
Entro in camera, chiudo la porta alle spalle e mi siedo abbracciando le ginocchia e un pianto liberatorio fa la sua apparizione sul mio volto.
Dopo circa dieci minuti sento bussare alla porta. Non è possibile, Lucas è rimasto lì ad ascoltare il mio pianto. Mi asciugo il volto e mi alzo ad aprire la porta.
«Lu-» sto per dire Lucas in tono sorpreso quando apro la porta, ma mi blocco notando che non è lui.Spazio autrice:
Eccomi dopo tanto sono riuscita ad aggiornare.
Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?
Chi sarà alla porta secondo voi?
Grazie per il vostro tempo a questa storia!
Al prossimo capitolo.
😘
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© Noi siamo L'INFINITO
RomansaSequel di "Tu sei il mio INFINITO", se non lo avete letto vi consiglio di farlo per capire meglio la storia di Lola e Nicholas. Dopo tre anni da quel brutto incidente, che ha cambiato definitivamente l'esistenza di Lola, la vita continua. Una nuova...