Capitolo 18

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La serenità..


La tranquillità..


La calma..


La quiete..


La spensieratezza contornata dalla felicità, dalla gioia di questo istante è tutto ciò di cui avevo bisogno da tre anni.


Osservo Nicholas mentre dorme accanto a me e sento esplodere il petto dal piacere che questo momento genera dentro di me.
Abbiamo passato tre giorni qui dentro, chiusi in una stanza di questo hotel in mezzo a Istanbul, lontani da tutti e tutto.


Io e lui a raccontarci questi anni di distacco.


Manca solo una cosa, o meglio, una persona, Nicole.


La nostra creatura.


La nostra unione.


La nostra fusione generata in essere umano.


Il nostro tutto!


Lei che assomiglia a suo papà in tutto.


Lei che lo cercava ovunque.


È come se il suo sesto senso percepisse che lui fosse intorno a noi.

«cosa pensi di prima mattina?» domanda Nicholas, con la bocca ancora impastata dal sonno e gli occhi socchiusi.

«a quanto ti amo» annuncio avvicinandomi al suo volto. Lo osservo, accarezzo la sua guancia con il palmo destro e successivamente gli dono un bacio sulle labbra.

«potrei farci l'abitudine a questi meravigliosi risvegli» comunica alzandosi e ponendosi seduto di fronte a me.

«è un obbligo signor Ryan, ti devi abituare a me intorno a te ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette.»

«agli ordini signora Parodi!»

«cosa facciamo di bello oggi?» chiede alzandosi in piedi.

«potremmo andare» lo osservo e decido di non dirgli cosa ho in mente.

«potremmo andare dove?» chiede richiamando la mia attenzione.

«è una sorpresa!» esclamo sorridente.

«come mi devo vestire?»

«è indifferente, fa caldo quindi mettiti qualcosa di leggero.»

Mannaggia a me, la sorpresa che ho in mente comporta la scelta di un capo di abbigliamento preciso, ma ovviamente mentre riservavo il posto non ho pensato a questo piccolo dettaglio.
Mando un SMS a Kemal e spero che lo legga e riesca a esaudire la mia richiesta.


~~~


Dopo mezz'ora di preparativi usciamo dalla stanza, prendiamo l'ascensore e schiaccio l'ultimo piano.

«Lola hai schiacciato il tasto errato, dobbiamo uscire» afferma Nicholas osservandomi.


Scoppio in una risata sonora mentre lui mi osserva interdetto.


Nel frattempo arriviamo al piano.


Usciamo e ritroviamo davanti a noi un giovane del personale che ci consegna le chiavi.

«siamo passati da una camera all'altra?» chiede Nicholas sottovoce avvicinandosi al mio orecchio.


«non è che mi dispiaccia eh..» precisa prima che io possa rispondere alla sua domanda.

Apro la porta e l'oasi dell'amore, come lo chiamano qui, si presenta davanti a noi.


Una piscina in cima all'hotel, con vista su tutta la città.


«allora non è una semplice stanza» annuncia guardandosi intorno.


Poi si avvicina al mio volto sorridente e domanda: «lo sai che non ho il costume?»


Lo osservo e mi associo al suo sorriso. Lo so bene ahimè ho realizzato dopo di questa svista, ma non troppo in ritardo.

«guarda dietro di te, quella busta è per te!» esclamo osservando la busta dove Kemal ha lasciato ciò che gli ho chiesto.


Afferra la busta ed estrae il costume che ho fatto prendere appositamente per lui.

«non ti sfugge nulla, pensavo di farti perdere il controllo per una volta» annuncia con una nota di tristezza.

«puoi farlo anche con il costume, basta saperci fare» comunico avvicinandomi al tavolo apparecchiato per la colazione.

«hai dubbi sulle mie capacità?» annuncia avvicinandosi al mio collo. Una scossa attraversa il mio corpo.
È il suo effetto su di me!
A fatica mando giù la saliva mentre mi volto nella sua direzione.


Osservo il ghiaccio che ricopre i suoi occhi ed è l'unico che riesce a scaldare il mio cuore.
Quel ghiaccio che mi fa stare bene. Quel ghiaccio che suscita in me le emozioni più uniche, meravigliose, fantastiche e incomparabile con qualunque altra cosa al mondo.


Porto una mano lungo il suo braccio e lo accarezzo.

«non ho alcun dubbio su di te!» affermo mentre conduco le mie dita intorno al suo corpo.
Esploro un terreno già conosciuto.


Un terreno già esplorato, ma che ogni giorno ha la capacità di sorprendermi.


Lui mi avvolge tra le sue braccia stringendomi in un abbraccio caloroso e non desidero altro.


Avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita e il suo profumo invade le mie narici portando alla memoria ogni nostro abbraccio, carezza, bacio... tutto ciò che mi ha dato la forza di andare avanti nonostante tutto.


Lui e ciò che lo circonda, lui e ciò che dona, lui è tutto per me.


È la mia forza.


È la mia spinta verso la positività.


È il mio benessere.

«manca una cosa sul tavolo della colazione» esclama riportandomi al presente.
Mi volto a osservare e non riesco a capire cosa possa mancare.

«aspettami qui! Cinque minuti e arrivo» annuncia lasciando la stanza. Mi accomodo a osservare il panorama che si presenta davanti a me e mi perdo nella bellezza di questa città. Realizzo che non l'ho mai apprezzata veramente, forse perché la guardavo con uno sguardo diverso.


Questo è il potere dell'amore!
Cambia tutto in un batter d'occhio. Cambia il nostro modo di osservare. Cambia il modo di pensare.


Cambia tutto rendendolo migliore.

Il suono di un nuovo messaggio sul cellulare interrompe i miei pensieri sull'amore, afferro l'apparecchio e noto un sms del padre di Nicholas: "Abbiamo un problema. Non far uscire Nick dalla stanza oggi. Parliamo più tardi!"


Ora cosa è successo?


Esco di corsa in cerca di Nicholas.


Direi che la mia tranquillità è durata troppo poco.


© Noi siamo L'INFINITODove le storie prendono vita. Scoprilo ora