«domani potresti dedicarmi un po’ del tuo tempo?» domanda staccandosi dall’abbraccio. Potrei dirgli di no? Lui forse non lo sa ma io so benissimo la risposta.
«mi dispiace ma domani ho degli impegni di lavoro. Non posso!» rispondo di getto. Mi guardo intorno e realizzo di essere stata realmente io a dirlo.
In quell’istante, nella stanza, risuonano le note di 'Total Eclipse of the Heart', la nostra canzone che io ho impostato come suoneria del cellulare. Lui si porta le mani alla testa come segno di protezione. Rimango un attimo interdetta a osservarlo.«scusa un attimo, arrivo subito!» dico mentre mi avvio a recuperare il telefono.
Noto che mi stava chiamando Luna. Quando ritorno alla porta di ingresso Nicholas non c’è. Mi guardo intorno per esserne certa e purtroppo realizzo che è così.
Sì sarà offeso dalla mia risposta. Sono stata una stronza a negarli un po’ di tempo. Mi sentivo ferita e presa in giro anche se sono consapevole che non è colpa sua, ma la sua inconsapevolezza mi manda in bestia. Domani mattina andrò a scusarmi e gli offrirò il mio aiuto.Nicholas P.O.V.
Non so se essere felice o furioso con Enrique. Suppongo lui sapesse tutto, anzi, ne sono certo visto che mi conosce da parecchi anni. In questo periodo di ripresa dall’incidente insisteva affinché andassimo prima in Italia e poi questo viaggio insensato in Turchia. Inizialmente pensavo fosse impazzito, poi quel giorno che mi accompagnò alla casa al lago uscì fuori quel bigliettino scritto da me e pensai che non fosse matto. Io realmente avrei voluto fare questo viaggio e così lo dissi a Lauren e ci organizzammo. Ora che ci penso bene Lauren non capiva di cosa stessi parlando, ma accettò a patto che lei ci fosse rimasta solo una settimana. È una ragazza molto riservata e abitudinaria. Non affronta facilmente nuove realtà.
Siamo qui da cinque giorni, ma bastano per fare ritorno a casa. Ho letto il diario di Lola e ci ho trovato tanta sofferenza e tristezza dovuta alla mia mancanza nella sua vita. Se dicessi che non mi ha toccato affatto mentirei. Unico problema è che per quanto mi sforzo non riesco a ricordarla. Il suo tocco mi ha trasmesso delle sensazioni particolari e quella canzone ha fatto emergere delle immagini sconosciute nella mia testa ed ora sono confuso più di prima. Dopo aver lasciato la sua stanza sono andato in reception e ho chiuso il conto, preparato le valigie e domani mattina all’alba lasceremo questo posto.Sono le cinque del mattino, non ho dormito per niente migliaia di pensieri affollano la mia mente. Ho avvisato Lauren, affinché si prepari, e a breve lasceremo la struttura.
Scendo nell’atrio con le valigie in attesa del taxi.
«Nicholas sei sicuro?» domanda Enrique.
Evito la scenata qui davanti a tutti, ma appena saremo a casa dovrà darmi delle spiegazioni valide.«sono sicurissimo Enrique, a casa parleremo. Vai a vedere a che punto è Lauren, dieci minuti e andiamo via.»
Lui esegue le mie istruzioni in silenzio.
Sono offuscato dalla rabbia.
Non so più di chi fidarmi.
Mia madre e Lauren mi hanno sempre raccontato la stessa versione, Enrique di fatto non ha mai appoggiato loro, anzi ha sempre cercato di farmi arrivare alle cose a modo mio come questo viaggio dove ho scoperto una parte ignota della mia esistenza. Ho scoperto Lola e la sua verità. Ora sono troppo confuso e combattuto. Una parte mi dice di rimanere qui e approfondire il mio rapporto con Lola, mentre, un’altra mi porta a lasciare questo posto e tornare a casa.«eccomi!» esclama Lauren euforica.
«Nicholas sono contentissima che torniamo a casa non ne potevo più di questo posto e di questa gente.»
La osservo e mi domando cosa ci sia di così insopportabile in questo posto. A volte mi chiedo cosa ci ha unito visto che siamo talmente differenti.Nel frattempo giunge il taxi e così saliamo. Lei continua a esprime la sua gioia mentre io ascolto in silenzio e la mente fa ritorno all’ultimo istante con Lola. Quella melodia per niente nuova alla mia memoria sta risvegliando attimi che non ricordavo.
«siamo arrivati amore!» richiama la mia attenzione Lauren.
Mi volto a osservarla e noto che nemmeno mi guarda. Scende e si avvia verso la struttura. Continuo a guardarla e mi domando quanto c’è di vero in quello che mi ha sempre detto. Scendo dal mezzo e la seguo con le mille domande che mi tormentano.«dammi i biglietti» annuncia voltandosi nella mia direzione.
«si, un attimo»
Prendo i biglietti e glieli passo.«Nicholas sei sicuro?» sussurra Enrique.
«si» rispondo titubante. Non sono sicuro di niente, è questo il problema. Non so cosa sia giusto per me, se partire o rimanere qui per approfondire il ruolo di Lola nella mia vita. Le sensazioni percepite ieri sono incise sul mio cuore e mi portano a tornare da lei, ma dall’altra parte c’è Lauren che mi è stata accanto da sempre.
Mi sono risvegliato e lei c’era.
Avevo bisogno di cure e lei era accanto a me.
Ho voluto questa vacanza e lei ha acconsentito per me.
È indubbio che ci tiene a me.«scusami Nicholas, non voglio stressarti, ma secondo me stai sbagliando. Lola ha diritto ad una possibilità e secondo me non ti perdonerà mai se ora te ne vai.» dice Enrique sedendosi accanto a me.
Mi volto a osservarlo.«non mi importa! Per me conta chi mi sta accanto. Chiudiamo qui questo discorso. Ok?» rispondo in tono alterato.
In realtà non sono arrabbiato con lui è che mi irrita la condizione in cui mi trovo. Probabilmente Enrique è l’unica persona di cui mi dovrei fidare.Spazio autrice:
Eccomi qui con un nuovo aggiornamento. Come promesso anche questa storia avrà una fine. Seguitela e fatemi sapere la vostra opinione.
Grazie!!!
Al prossimo capitolo!
😘😘
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© Noi siamo L'INFINITO
RomanceSequel di "Tu sei il mio INFINITO", se non lo avete letto vi consiglio di farlo per capire meglio la storia di Lola e Nicholas. Dopo tre anni da quel brutto incidente, che ha cambiato definitivamente l'esistenza di Lola, la vita continua. Una nuova...