Capitolo 13

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LUNA P.O.V.

Si dice che i fratelli non li scegliamo mentre gli amici si.
Ecco, per quanto mi riguarda, mia sorella, nonché, migliore amica, l’ho scelta. Non mi è stata imposta, ci siamo incontrate e scelte seguendo la nostra volontà.
Abbiamo legato in tenera età ed è il legame più profondo, prezioso, unico e insostituibile della mia esistenza. Ogni gesto, ogni pensiero e ogni azione che svolgo legato a lei lo eseguo con molta cura e dedizione. Lola è la mia migliore amica, la sorella che non ho avuto dai miei genitori, ma che mi sono trovata da sola. Le voglio un bene dell’anima e per questa ragione, per niente insignificante, sono molto attenta al suo benessere. Quando ho saputo della morte di Nicholas è morta anche una parte di me, perché sapevo il dolore immenso che la mia sorellina avrebbe provato. Ho cercato di essere sempre positiva, ottimista e sorridente per il suo bene. Mi sono alzata e ho combattuto per il bene della mia amica. In apparenza sembrava che anche lei si fosse ripresa, ma io che la conosco troppo bene sapevo benissimo che era solo una facciata. Sì mostra forte per Nicole, per i suoi genitori e amici.
È sempre stata così.
Mette la tranquillità degli altri prima della sua. Conoscendo il suo buon cuore mi sono occupata del suo benessere. Sapevo dei sentimenti di Lucas per lei e, realmente, speravo potesse riportare un po’ di sole nel suo costante buio, invece ho scoperto che Nicholas è vivo.
Questa notizia ha stravolto tutto.
Quando l’ho visto non potevo credere ai miei occhi. Avrei voluto prendermi a schiaffi da sola per capire se fosse reale o un sogno ad occhi aperti.
Per fortuna era vero.
Lui è vivo!
Non potevo desiderare di meglio per la mia amica.
Purtroppo l’incidente ha cancellato la sua memoria. Speravo che il diario di Lola lo potesse aiutare, ma non è stato così. Inoltre mi aspettavo una reazione differente dalla mia amica.
Forse sbaglio!
Pensavo sarebbe impazzita di gioia invece ha fatto l’opposto delle mie aspettative. Ha sicuramente le sue buone ragioni per reagire così. Ha sofferto molto! Sì è creata un muro per proteggersi e ora abbatterlo non sarà semplice.
Per quanto il destino sia stato clemente per loro, li ha portati nella città che volevano visitare insieme, il tempo non è dello stesso pensiero.
Quel tempo di cui Lola ha bisogno per elaborare questa nuova realtà non rientra nelle aspettative di Nicholas che ha deciso di lasciare oggi la città.
Ho appena visto Enrique uscire con la valigia. Era arrabbiato con me per non avergli detto che Lola sta con Lucas. Sono cascata dalle nuvole. Probabilmente ha frainteso qualcosa, anzi, sicuramente ha confuso qualche elemento. Dopo aver saputo di Nicholas dubito fortemente che Lola si sia buttata tra le braccia di Lucas o qualunque altro ragazzo.
Mi preparo al volo e vado da Lola per avvisarla che Nicholas sta partendo. Forse vuole provare a fermarlo.
Arrivo in camera sua e non c’è. Scendo nell’atrio e la receptionist mi comunica che è andata al piano superiore da poco. Risalgo, la cerco nella sua stanza, ma non la trovo. Sto per scendere quando la vedo arrivare. Le vado incontro e noto che è giù di morale.
«Lola dove eri? È tutta la mattina che ti cerco!» annuncio andandole incontro.
Mi osserva per qualche attimo, per poi abbracciarmi.
«Nicholas è partito!» annuncia in lacrime.
«come fai a saperlo? Ti cercavo per dirtelo.»
Si stacca dall’abbraccio e le asciugo le lacrime dal volto.
«sono andata nella sua stanza per parlargli e ho scoperto che è andato via. Sono stata cattiva Luna. L’ho trattato male ieri sera. Volevo scusarmi!» esclama disperata.
Ecco che tutte le sue barriere crollano. Lei è follemente innamorata di quel ragazzo. Non so nemmeno dove ha trovato il coraggio per trattarlo male. Deve aver fatto una grande fatica.
La incoraggio ad andare all’aeroporto e dopo qualche tentennamento riesco nella mia missione, grazie anche al fatto che sua mamma e Nicole devono partire.
Saliamo sul taxi e dopo mezz’ora siamo all’aeroporto. Lascio Lola ad accompagnare sua mamma e Nicole mentre io corro a vedere il volo che mi aveva indicato Enrique.
Osservo il tabellone e non so come comunicare la notizia a Lola. Continuo a osservarlo e dopo un tempo che mi è sembrato infinito si avvicina accanto a me la mia amica. La osservo e penso che il mio sguardo parli da sé.
«sono partiti vero?» domanda con le lacrime agli occhi.
Mostro un accenno di consenso con il capo. Sento le parole bloccate in gola. Speravo realmente che si potessero riunire. In cuore mio credevo che il destino avesse pensato a loro fino in fondo. Ricordavo del loro primo bacio all’aeroporto e mi illudevo che potesse accadere anche questa volta. Mi sento tremendamente in colpa perché mi ero fatta un film mentale ed ero convinta che la realtà sarebbe stata così.
«scusami» dico con un filo di voce.
«non è colpa tua!»
«ho bisogno di stare da sola» annuncia sedendosi su una sedia a disposizione dei passeggeri in attesa.
«ci vediamo più tardi in hotel.»
La abbraccio e poi mi allontano in lacrime.
Anche questa volta percepisco il suo dolore. È come una simbiosi.
Ciò che vive lei attraversa anche me.

Spazio autrice:
Eccoci con un nuovo capitolo.
Purtroppo il destino ha stravolto le aspettative di tutti 😓😞
E ora cosa pensate succederà?
Al prossimo
😘😘

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