Capitolo 28

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L’attività più rigenerante e rilassante per me è passeggiare in riva al mare, con le cuffie alle orecchie e non pensare a niente, se possibile. Trascino i piedi nella sabbia e penso alla morbidezza con cui mi avvolge, a ogni passo, la sabbia accetta i miei piedi. Credo che ogni tanto dovremmo essere un po’ sabbia e accettare chi si introduce nella nostra esistenza senza preavviso.  Accettarlo per come arriva, senza giudicarlo ma accoglierlo. Forse un tempo esisteva questa bontà che si è persa. Quel modo genuino di affrontare il prossimo a noi sconosciuto. Tendiamo a etichettare tutto e tutti. A prescindere uno deve essere buono o cattivo dall’apparenza. Soprattutto se abbiamo subito ferite tendiamo a essere più diffidenti, ma oggi ho compreso che non sono servite a questo le ingiustizie che ho subito.
Sono caduta, ho perso tutto e mi sono rialzata, riprendendomi quanto avevo perso e questo non deve maturare in me cattiveria bensì voglio essere una persona positiva. Voglio che tutte queste esperienze negative lascino in me solo del bene, che mi ricordino che per quanto si può cadere ci si può rialzare sempre e magari un po’ più forti di prima.
Per tutte le lacrime versate ci saranno dei sorrisi inaspettati ad asciugarle.
Per tutta la tristezza vissuta verrà la gioia a risplendere l’anima.
Perché il sole sorge sempre e così sarà anche quando vediamo tutto buio, dobbiamo ricordarci che verrà la luce a illuminarci, basta solo un po’ di pazienza.
Se non avessi maturato questa indole positiva in me, forse a quest’ora, questa busta che tengo tra le mani sarebbe già finita nell’immondizia appena vista, ma ho compreso la lezione della vita.
Bisogna imparare a perdonare per stare bene.
Bisogna imparare a dare una seconda possibilità non per gli altri, ma per noi. Sembrano gesti fatti per gli altri ma in realtà i benefici sono nostri. Imparando a stare positivi staremo bene con noi stessi.
E poi, la positività porta positività.
Rigiro la busta tra le mani e mi soffermo sul nome del mittente:
“Lauren Brown”
Dopo ore di incertezza decido di darle una possibilità, apro la busta e inizio a leggere la lettera all’interno:

Ciao Lola,
non so se leggerai questa lettera o semplicemente la butterei appena vedrai il mio nome sull'intestazione. Se lo farai non ti biasimo affatto, anzi, comprendo benissimo. Sembra incredibile ma forse dovevo cadere troppo in basso per comprendere quanto io fossi una persona sbagliata. Dovevo sbatterci la testa per realizzare che ciò che stavo facendo era orribile. Io sono la causa del tuo grande dolore. Io sono la motivazione per cui Nicole è nata senza un padre accanto e ha dovuto fare i conti con questa assenza per tre anni. Lo so. Ora so benissimo cosa ho fatto. So che essere meschino sono stata. Non ti scrivo per chiederti perdono perché non me lo merito.
Semplicemente volevo dirti grazie.
Grazie per la tua pazienza.
Grazie per il tuo amore per Nicholas. Grazie per la tua tenacia.
Tu mi hai dimostrato cos’è l’amore vero. Tu mi hai insegnato quanto e, soprattutto, come si deve lottare per ottenerlo.
Il mio non era amore.
Io ero semplicemente malata, ma sto guarendo.
Piano piano uscirò dal mio tunnel e vedrò la luce.
Tutto questo lo devo a te.
Non smetterò mai di ringraziarti.
Buon proseguimento Lola.
Ti auguro di vivere solo giorni pieni d’amore e felicità perché è ciò che ti meriti.
L.B.”

Chiudo la lettera e anche gli occhi e rimango immobile rivolta verso il mare. Respiro il profumo del mare e assaporo questo momento di serenità che mi avvolge. Non sono l’unica ad avere raggiunto la tranquillità, anche Lauren ce l’ha fatta. È riuscita a capire cosa sia giusto per lei. Non mi servono le sue scuse e tanto meno i ringraziamenti, a me basta che lei abbia compreso il suo comportamento.
Mi basta sapere che è in pace con se stessa.
Mi basta sapere che ha acquisito la lucidità che aveva perso.

«chi sono?» domanda la voce dietro alle mie spalle con le mani appoggiate sui miei occhi.

«dammi un indizio» rispondo divertita.
So già chi è, la riconoscerei in mezzo a mille persone la sua voce. Quel suono che mi accompagna da quando sono venuta al mondo.

«per tutti appaio di notte, ma per te ci sono sempre, h 24»

«mia dolce Luna, come farei senza di te?» dico voltandomi nella sua direzione e avvolgendola in un abbraccio.

«in realtà non potrai liberarti facilmente di me» annuncia sorridente.

«nemmeno mi passa per la mente liberarmi di te»

«ti devo dire una cosa Lola.. Non so come la prenderei ma io non c’è la faccio più ad aspettare il momento giusto.. Che poi questo famoso momento giusto esiste? Chi lo decide se è il momento giusto per dire o fare qualcosa? Come ci accorgiamo del momento giusto? E se non arrivasse mai?»

«che succede Luna?»

«io e Justin stiamo insieme» annuncia quasi sottovoce.

«sul serio? Che bella notizia!»

«non sei arrabbiata?» domanda sorpresa.

Probabilmente si aspettava che mi potessi infuriare, ma non potrei mai..
Chi sono io per decidere chi deve amare la mia migliore amica e mio fratello?

L’amore non è a comando.

L’amore non è un’opzione.

L’amore è istinto.

L’amore è colpo di fulmine.

L’amore è pazzia.

L’amore è follia.

L’amore è qualcosa di inaspettato.

L’amore è magia.

L’amore è vita.

Ed io non potrei mai proibire tutto questo alla mia migliore amica, alla sorella che non ho mai avuto ma che mi sono ritrovata.
Bensì sono felice che lei possa esplorare gli effetti magici dell’amore. In questo caso saranno due persone per me molto importanti a provarle.
La mia migliore amica e mio fratello innamorati, sono felicissima per loro.

Spazio autrice:
Eccomi con un nuovo aggiornamento.
È stato un periodo incasinato, ma non abbandonerò Lola è Nicholas a metà strada.
Al prossimo capitolo.
😘

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