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CAPITOLO DUE
LA CITTÀ SOTTERRANEA

C'era un solo posto che spaventava particolarmente i cittadini di Mitras: La città sotterranea

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C'era un solo posto che spaventava particolarmente i cittadini di Mitras: La città sotterranea.

All'epoca, i bassifondi della città erano teatro delle scorribande violente di gang di giovani criminali. Non solo giovani, infatti, tra di loro c'erano uomini maturi, ma anche ragazzi appena ventenni, abituati alla vita di strada e poco timorosi della legge, cresciuti in bande violente. La città sotterranea era famosa per i loro borseggiatori e i ladri, frequentatori assidui.

Molti membri delle gang lì presenti erano stati in guerra, ma gran parte di loro era avvezza alla violenza ben prima di quegli eventi. La loro passione per le risse era una specie di vizio, e con la formazione di un'unica sola banda, la situazione peggioró.

Il potere sociale della banda si fondava su rapine, violenza, racket, bookmaker illegale e controllo del gioco d'azzardo. La banda aveva un alto livello organizzativo, con i suoi sistemi di gerarchia.

Molti di loro preferirono tacere sulle proprie esperienze giovanili, si vergognavano di quello che avevano fatto quando erano più giovani. Altri invece, non si preoccuparono troppo e continuarono a condurre una vita illegale.

Lì era nato e cresciuto Levi Ackerman.

Il capo gang diventato famoso in tutta la città per via del suo irrefrenabile desiderio di morte. Non si sapeva molto di lui, però. Veniva rappresentato come un uomo violento, ma sempre difficile da descrivere. Maltrattava le donne, i bambini, i suoi stessi parenti. Una persona che nessuno avrebbe voluto ritrovarsi accanto.

Per colpa di Levi Ackerman, la città sotterranea divenne un vero e proprio centro di violenza. Ogni quartiere era in pericolo, nessuno scampava.

C'era una particolare cura per l'outfit, l'abbigliamento. Si trattava di un dettaglio ampiamente studiato dalla polizia militare, in modo da poter riconoscere i membri della gang tanto temuta: il fazzoletto al collo.

Oltre a dei cappelli per coprirsi il viso, i membri della banda erano soliti indossare pantaloni larghi, definiti a zampa d'elefante, e portavano anche questi famosi fazzoletti bianchi al collo.

Ottennero il dominio eliminando tutti i loro rivali, come il poliziotto Djel Sanes.

Egli riuscì a trovare il posto dove si riunivano, parlavano d'affari e bevevano insieme: un bar posto al centro della città, quasi distrutto per via dei bombardamenti e sparatorie avvenute lì vicino.

Levi era anche conosciuto per la sua intelligenza, però. Infatti, non appena scoprì che Sanes li stava osservando, non tardó ad ucciderlo. Come? Non si sapeva. Non uscivano notizie da quella città.

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