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VENTISETTE
GHIACCIO (18+)
⚠︎︎ ǫᴜᴇsᴛᴏ ᴇᴅ ɪʟ ᴘʀᴏssɪᴍᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴀʀᴀɴɴᴏ ᴘɪᴇɴɪ ᴅɪ ᴄᴏɴᴛᴇɴᴜᴛɪ ʙᴅsᴍ (ᴜᴍɪʟɪᴀᴢɪᴏɴɪ, ᴅᴇɢʀᴀᴅᴀᴢɪᴏɴᴇ, ᴅɪʀᴛʏ ᴛᴀʟᴋɪɴɢ, sᴀᴅɪsᴍᴏ/ᴍᴀsᴏᴄʜɪsᴍᴏ, sᴘᴀɴᴋɪɴɢ): ʟᴇᴠɪ ɪɴsᴜʟᴛᴇʀᴀ̀ ᴍᴏʟᴛᴏ ᴀʙɪɢᴀɪʟ, ᴍᴀ ᴏᴠᴠɪᴀᴍᴇɴᴛᴇ, sᴏɴᴏ ɪɴsᴜʟᴛɪ ᴇʀᴏᴛɪᴄɪ ᴇ ᴄᴏɴsᴇɴsɪᴇɴᴛɪ. ʟ'ᴜᴍɪʟɪᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴇʀᴏᴛɪᴄᴀ ᴇ̀ ᴜɴᴀ ᴘʀᴀᴛɪᴄᴀ sᴇssᴜᴀʟᴇ ᴄᴏᴍᴇ ᴜɴ'ᴀʟᴛʀᴀ, ᴄᴏᴍᴜɴᴇᴍᴇɴᴛᴇ ᴅᴇғɪɴɪᴛᴀ ᴅɪʀᴛʏ ᴛᴀʟᴋɪɴɢ.
sᴇ ᴠɪ sᴇɴᴛɪᴛᴇ ᴀ ᴅɪsᴀɢɪᴏ, ɴᴏɴ ʟᴇɢɢᴇᴛᴇ. ⚠︎︎

Abigail aprì gli occhi

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Abigail aprì gli occhi. Si trovava nella solita stanza di sempre. Alla sua destra c'era il solito comodino, con sopra il solito vaso di fiori secchi, e le pareti intorno a lei avevano lo stesso colorito giallognolo. Era ancora lì, per fortuna. Era sera, si era addormentata nel pomeriggio dalla stanchezza.

Si sollevó a sedere sul letto, scostando le coperte leggere, e appoggiando i piedi nudi sul freddo pavimento. Era leggermente chinata in avanti, con le mani appoggiate alle ginocchia, e i suoi capelli mori le caddero davanti al viso. Spostó le mani davanti a lei, all'altezza degli occhi, e si accorse che erano sudate. Era la paura. La paura di tornare a Mitras se Hitch l'avesse catturata. La paura di scoprire quanto ancora sarebbe andata avanti quella situazione. La paura che Levi sarebbe potuto morire.

Non lo voleva morto, lo desiderava più di ogni cosa. Benché fosse più grande di lei, aveva già una mente decisamente adulta che trovava irresistibile. Si era creata un'intesa forte: era fantasioso e pieno d' iniziativa e lei per una naturale vocazione si lasciava coinvolgere con entusiasmo nelle sue fantasie.

Gli mancava troppo, così digitó i numeri su un cellulare che le aveva prestato Hanji, chiamando Levi per sentire dove fosse. Si sdraió nuovamente sul letto, portandosi il telefono all'orecchio mentre squillava.

"Pronto?" rispose.

"Levi...sono Abigail."

"Ciao, piccola. Dimmi."

"Dove sei?"

"Sto tornando a casa, ero con Erwin a sbrigare degli affari."

"Non è pericoloso stare fuori?" domandó Abigail, mentre con una mano si toccava dalle mutande, semplicemente per noia.

"Si, ma ho portato anche lui apposta, abbiamo scoperto una cosa." le raccontó dov'erano stati, ma la ragazza non ascoltó niente del suo discorso. Si concentró ad accarezzarsi, sentendo del calore dentro di sè. Aveva davvero il bisogno di toccarsi.

"Mi stai ascoltando?" le domandó, facendola spaventare.

"Hmm? Sì, certo." disse con un filo di voce.

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