𝘭𝘦𝘷𝘪 𝘢𝘤𝘬𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯 𝘹 𝑜𝑐
sesso, in ogni sua forma e angolazione, l'antinomia che vive in tutti noi e ci rende umani, imperfetti, peccatori e bisognosi di redenzione.
"Trovagli una schiava, e assicurati che sia bellissima."
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"Ti amo."
Levi rimase in silenzio. Fissó il soffitto bianco, dopo aver sentito le parole dette da Abigail. Non riuscí a rispondere, era come immobilizzato. La sua testa si riempí di pensieri, di domande, di dubbi. Nessuno gli aveva mai detto quella frase.
"Vado un attimo in bagno." si limitó a rispondere.
"Oh...okay."
Ci fu un attimo di silenzio, di panico. Levi si alzó, prese i suoi boxer e camminó verso il bagno. Era un duro colpo per lei ricevere un rifiuto silenzioso, dopo aver trovato il coraggio di dirgli che lo amava, soprattutto, era doloroso vedere che si allontanava al punto da non parlarle. Abigail aveva sempre creduto che l'amore ed il rapporto di dominanza e sottomissione avessero potuto non solo coesistere, ma anche rafforzarsi a vicenda.
Si rivestí, ma rimase ferma sul letto, in attesa di poter parlare di nuovo con Levi. Le facevano male le gambe, le braccia, i polsi e pure il cuore. Si sentiva ancora un enorme peso addosso, nonostante avesse lasciato andare delle parole che non aveva mai detto a nessuno. Forse era stato tutto uno sbaglio, pensó.
Eppure si sentiva così bene con lui. Aveva finalmente trovato la possibilità di liberare il proprio spirito, ciò che le dava una sensazione di rinascita, come se tutto fosse iniziato in quel momento. La purezza, l'innocenza, la sincerità, sensazioni che alimentavano giorno dopo giorno una grande e meravigliosa fiducia reciproca che permetteva loro di poter essere nudi nell'animo e senza maschera. Avveniva tutto in quei pochi istanti in cui lei stessa non capiva come quella reazione di dolore insopportabile avesse potuto subito dopo mutare in una sensazione di profondo benessere fisico e spirituale. Il dolore che prima le sembrava insopportabile, diventava qualcosa di sempre più piacevole.
Avrebbe mai provato queste cose con un altro uomo, se non Levi?
Quando il corvino uscí dal bagno, la guardó e sorrise come se nulla fosse successo. Prese i suoi vestiti da terra, mettendoseli addosso con molta calma. Poi si voltó di nuovo verso di Abigail, era apparentemente pensieroso in viso. Lei guardava il suo volto, la sua figura in piedi, vedeva ancora l'uomo che le donava l'effetto di ieri.
"Stai bene?" le chiese.
"Si."
"Okay. Ho una riunione con Hanji ed Erwin, vuoi venire?"
Abigail abbassó la testa. Si sentí delusa, imbarazzata, triste. Aveva esagerato ed era tutta colpa sua. "No, sto qui, grazie." rispose dolcemente. Quante brutte figure doveva fare ancora? Sospiró.